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Sir Daeltan Fernagdor

Circolo degli Antichi
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  1. Il link all'articolo non mi si apre... Potresti copiare e incollare l'articolo, ad uso di chi, come me, sarebbe interessato?
  2. Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Eventine a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    Al contrario, dovrebbe comparire... Almeno, la mia firma attuale compare anche in messaggi da me scritti prima di avere la firma tale qual è adesso.
  3. Io ti consiglierei, se non sei molto pratico dell'E6, di utilizzare comunque D&D 3.5. Nulla ti vieta di far comunque creare ai giocatori dei personaggi di basso livello. In un'avventura horro è importante avere sotto controllo ogni cosa, anche nel sistema di gioco.
  4. Sono d'accordo, è senz'altro da premiare, ma senza esagerare. Molto bene il premio in PE, la resurrezione gratuita, forse anche i 2 punti in SAG; ma secondo me è meglio evitare il potere soprannaturale, mi sembra un po' stonato... Piuttosto, potresti fargli avere un premio più "simbolico", ma interpretativamente più rilevante: la sua chiesa, chiesa di Pelor, lo premia attraverso un'ordinazione particolare (l'equivalente dell'ordinazione episcopale cristiana, che innalza a vescovo un sacerdote), con conseguente diritto di portare vesti di un certo colore (che so, una tunica bianca con orli dorati e una banda dorata che va da una spalla alla cintola, il tutto sopra l'armatura), che lo rendono facilmente riconoscibile come sacerdote di alto rango. Visto che il giocatore si è dimostrato molto bravo e attento all'interpretazione, secondo me questa sarebbe la soluzione migliore: il suo PG viene comunque potenziato, abbastanza, anche, ma senza esagerazioni sbilancianti; in più, ottiene dei vantaggi molto gratificanti sul piano interpretativo. Cosa ne dici?
  5. La classe di prestigio dell'Adepto della Stella Verde, sul Perfetto Arcanista, credo. Se non sbaglio immunizza ai critici, ma non so se è ciò che ti serve.
  6. Io direi B, in quanto è più facile attaccare un nemico a terra essendo nascosti che attaccare un nemico in piedi essendo nascosti o attaccare un nemico a terra essendo visibili. Da ciò deduco V+V=2V, pertanto direi 2V+S=2V-V=V.
  7. Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Chiavix a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    Mi sento in dovere di portare il mio omaggio a un grande uomo. Grazie, Claudio.
  8. Il mio storico gruppo teneva perché riuscivamo ad avere un appuntamento settimanale, con cibarie e co., ma soprattutto perché i giocatori stavano incollati alla sedia, e fuori dalle sessioni continuavano a scervellarsi su questo i quello... Tipicamente, il mio vicino di banco di allora (mio giocatore) ogni dieci minuti mi chiedeva "e se facessi così... risolveremmo quella situazione?", "è possibile che quel tizio sia in realtà...", "eppure, se usassimo quell'incantesimo, e il ladro facesse... Secondo te ci riusciremmo?"; oppure (peggio!), al fatidico momento del passaggio di livello, sostituiva i libri di testo coi manuali, e mi interpellava di continuo "e se scegliessi questo talento?", "che mi dici, prendo un livello in questa CdP? Però non so se è coerente col background [seguono ore e ore di disquisizione sul background]...". Poi però i troppi impegni e il cambio di alcuni giocatori hanno diviso il gruppo e rovinato un po' la campagna.
  9. Che meraviglia... Anch'io ero riuscito a fare qualcosa del genere, portando un gruppo dal primo al diciottesimo livello (ero il DM). Certo, non è il trentesimo, ma l'ambientazione era un territorio piuttosto piccolo, e poi non abbiamo proseguito per via dei troppi impegni in real e per il fatto di dover praticamente perdere metà gruppo e sostituirlo con giocatori nuovi, che non avrebbero saputo gestire PG di così alto livello, non per altro... Io faccio quasi sempre cominciare le campagne con PG al livello 1.
  10. Quindi in realtà il valore lì indicato è un errore, e io continuo a dare 3 PE?
  11. Domanda: vorrei che i visitatori del mio profilo vedessero prima la pagina con i messaggi dei visitatori, come una volta, e poi, solo a loro scelta, premendo il bottone apposito, le mie attività. Esiste un'impostazione che mi permetta di far sì che sia così, o non c'è proprio? EDIT: Altra domanda: ora nelle mie impostazioni c'è scritto "reputation given: 1"; ma, come socio D'L, non dovrei dare 3 punti?
  12. A tale proposito, essendo stata citata la "forza" di un allineamento, vi rimando a un mio vecchio lavoro, una proposta di HR. Ecco il link.
  13. Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Yumeko a un messaggio in una discussione Giochi di società
    Se la cosa non prende troppo tempo, io ci sono.
  14. Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Yumeko a un messaggio in una discussione Giochi di società
    A me non dispiacerebbe, ma prima bisognerebbe prendersi la briga di tradurre il tutto in italiano, per rendere il tutto più accessibile a tutti e, visto che si tratta di regole, per rendere l'interpretazione delle regole stesse non troppo discussa.
  15. Io, nei tempi in cui lavoravo come capo animatore, responsabile e coordinatore generale di un centro estivo parrocchiale, ho avuto modo di utilizzare il GdR come strumento educativo pastorale, specialmente su spinta del vice parroco, che allora era uno dei miei giocatori. Vi erano stati molti contrasti tra me e il sacerdote in questione in merito all'organizzazione del gioco: io intendevo mantenere inalterato il flavour fantasy del GdR cui ci siamo ispirati (D&D 3.5) e lasciarlo comunque soprattutto un gioco, da cui potessero essere tratti insegnamenti, e non volevo trasformare il GdR in una maschera per una predica. Alla fine l'ho spuntata (non tanto nel confronto tra le due posizioni, quanto nella pratica: visto il mio ruolo di organizzatore e direttore praticamente di ogni aspetto del centro estivo, spettava a me incaricarmi di creare il gioco, e alla fine l'ho fatto a modo mio, ignorando ciò che non ritenevo giusto fare): i ragazzi e i bambini si sono divertiti, e l'aspetto educativo era a loro evidente. Infatti loro stessi sono stati coscienti per tutto il tempo dell'aspetto educativo e di ciò che dovevano imparare, così da non sentirsi "imbrogliati" alla fine, scoprendo che tutto il gioco era una maschera per una predica. Va detto che il gioco era pensato per una settantina di bambini/ragazzi (prima 70 bambini, poi, la settimana successiva, 70 ragazzi), in spazi anche aperti e con poco gioco ai tavoli; l'interpretazione era richiesta di persona (come in una recita) e i ragazzi erano divisi in gruppi di avventurieri; ciascuno aveva una sua scheda, utilizzata solo in particolari occasioni e secondo metodi particolari; non intendo dilungarmi sui dettagli, ma vale la pena di far notare che del GdR avevo preso solo alcuni nuclei fondamentali e non la struttura regolistica/funzionale. L'esperienza è stata estremamente faticosa e difficile da preparare e ha richiesto un grandissimo impegno da parte mia e della squadra che coordinavo, ma siamo riusciti ad ottenere un buon risultato, sia dal punto di vista educativo che ludico, e siamo riusciti a non tradire lo spirito appunto ludico del GdR. Invece la nota dolente fu all'epoca proprio il gruppo di D&D che allora gestivo come DM, gruppo di cui faceva parte il sacerdote che ho citato sopra. Tale sacerdote mi aveva chiesto di gestire il gruppo (formato da sette/otto giocatori); io avevo accettato, ma dopo non molto tempo mi ero trovato contrapposto a lui, che voleva che il mio modo di "masterare" la campagna si adattasse alle esigenze che lui riteneva proprie del gruppo; tra le altre cose, in pratica ricevevo fortissime pressioni per inserire sempre un messaggio educativo velato nelle avventure, per trattare i diversi giocatori in modi differenziati, perché nessuno fosse scontento e decidesse di andarsene (esempio banale, il giocatore di un barbaro in armatura che quasi se ne andò quando il PG dovette combattere contro un rugginofago e perse l'armatura, o che si offese a morte quando, dopo che il PG aveva commesso un omicidio ingiustificato in mezzo a una strada affollatissima e ben sorvegliata (informazioni che lui aveva chiaramente avuto), fu arrestato, processato e giustiziato: secondo le pressioni che ricevevo, io avrei in pratica dovuto sacrificare la coerenza dell'ambientazione e altre cose (ad esempio, il divertimento di altri) pur di conservare quel giocatore all'ambito parrocchiale); insomma, avrei dovuto piegare tutto il GdR ai suoi fini, tuttavia nascondendo (in un modo che a me è parso un po' subdolo e ingannevole) tale modifica. Tali contrasti tra la mia posizione (il DM deve fare il DM, non il demagogo o l'imbonitore) e la sua (secondo la quale dovevo usare il GdR solo come catena per tenere tali persone nell'ambiente parrocchiale ed educarle) hanno poi portato al mio distacco da quel gruppo. Mi piacerebbe pertanto, anche alla luce delle mie esperienze, potermi confrontare con la senz'altro approfonditissima tesi da voi citata.
  16. Ho votato il legale buono. Largo all'onore, all'ordine e all'autodisciplina del nobilissimo ordine della cavalleria!
  17. Mi permetto un appunto: non puoi far leva sulle differenze tra le opinioni di due utenti distinti per portare avanti la tua tesi... Entrami gli utenti hanno mostrato posizioni contrarie alle tue, con sfumature diverse e senza perfetta identità tra le loro opinioni, ma accusarli di incoerenza non funziona: ciascuno dei due è stato coerente con se stesso, che poi non abbiano la stessa opinione, è loro pieno diritto. Tra l'altro entrambe le loro opinioni, per quanto distinte e con differenze, sono decisamente distanti dalla tua, mi par di capire...
  18. Non conosco Chtulhu, ma da DM ti posso dire: fa' sì che o interpretano o si bloccano. Per esempio: sono prigionieri, disarmati, legati. O riescono a convincere il carceriere (magari un adepto molto giovane di una gilda, una donna, o comunque una persona psicologicamente manovrabile) o non riescono a fuggire. Oppure, ancora: falli affezionare a qualcuno (per esempio, aggiungendo un PNG al gruppo, che agirà insieme a loro per un po' e diverrà "uno di loro". Dopodiché, fa' capitare qualcosa di brutto al suddetto tizio... Se non sono proprio degli insensibili, se ne avranno a male, e magari cercheranno (giusto per fare un esempio) di scoprire chi l'ha rapito, torturato e ucciso, per fare vendetta...
  19. La democrazia in D&D sta, a mio avviso, solo nella scelta del DM. Democraticamente si sceglie il DM; da questo momento in poi, il DM ha potere assoluto su ogni singola cosa, ogni aspetto della campagna, ogni HR. I giocatori hanno ogni diritto di proporre o richiedere, ma il DM è l'unico a decidere. Questa però non è una tirannia: perché in una tirannia chi ha il potere se lo tiene, e basta. Al limite, se lo tiene per un periodo di tempo predefinito. Invece il DM può essere "deposto" in qualunque momento. Il DM non ha neanche la possibilità di dire "o giocate come dico io o non giocate", tecnicamente: il DM dice solo: "o giocate come dico io, o giocate senza avere me come DM". Così come un giocatore ha tutti i diritti di andarsene, anche il DM ha tutti i diritti di rifiutare di fare il DM.
  20. Io avrei preferito la vecchia regola secondo cui più tiri forte i cristalli per estirparli, più danni subisci... Ma è questione di gusto personale.
  21. Non mi confondo affatto: si tratta appunto delle regole create da un gruppo sociale. Il tuo. Nei miei gruppi, e non solo nei miei, non funziona così. Pertanto non puoi assolutizzare le leggi create dal tuo gruppo sociale e ritenerle valide per tutti. Questo è ciò che chiamo dogmatismo. Quelle leggi sono valide nel tuo gruppo sociale, e in esso possono fungere da postulati per la discussione. Ma visto che questa discussione non è limitata al solo insieme costituito dal tuo gruppo sociale, non puoi utilizzare come postulati delle leggi valide solo all'interno di esso. Il gruppo ha tutto il diritto di intervenire sulla campagna attraverso i personaggi. Se io creo una storia e la propongo al gruppo, la storia non è più mia, ma è del gruppo: fin qui sono d'accordo. Ma il gruppo ha il diritto di agire sulla storia solo dall'interno, attraverso i personaggi. Non può pretendere che io modifichi dall'esterno la campagna, se non voglio. Mi spiego. Se io creo un bellissimo PNG, approfondito, ben costruito, cui intendo far giocare un importante ruolo nella storia, e i giocatori lo uccidono, io non ho il diritto di lamentarmi: la storia è di proprietà del gruppo. Se avessi voluto impedire che lo uccidessero, come da te detto, avrei dovuto scrivere un libro. Ma ciò non toglie che loro possano intervenire sulla storia solo ed esclusivamente dall'interno. Io creo la campagna; loro la giocano secondo le mie regole, ovvero con le mie HR. Questo non impedisce loro di esercitare influenza sulla storia. Ma STORIA e CAMPAGNA sono concetti diversi. La storia è ciò che succede, la campagna è l'ambito in cui le cose succedono. La prima è liberamente modificabile dai giocatori, attraverso i PG. La seconda è una mia creazione, e solo io ho il diritto di modificarla.
  22. Prescelto di Mystra è un archetipo, se non ricordo male, quindi RAW esiste eccome...
  23. Mi ritengo quasi offeso dal tuo dogmatismo. Dove sta scritto che nessuno può obbligare nessuno a fare o non fare qualcosa? Si tratta di una regola che tu ritieni valida, ma io non la ritengo tale affatto! Io DM ho ogni diritto di obbligare i giocatori a seguire le mie HR e le mie varianti, fintantoché si gioca la mia campagna, che io ho creato e io ho immaginato come tale. Se la mia campagna a loro non garba, loro, anche se sono in maggioranza, non possono stabilire alcunché. Io rifiuto di modificare la mia campagna perché loro sono in maggioranza: se vogliono giocare la mia campagna, si devono adattare, altrimenti picche, si cerchino un altro DM. Il lavoro è mio, mia la creazione, i giocatori non hanno il diritto, solo perché sono in tanti, di modificare le mie creazioni. Se a loro non garba la mia campagna, non la giocano. Non ritengo affatto che, se a loro non garba la mia campagna, possano stabilire, in quanto maggioranza, di apportarle delle modifiche. La campagna è mia, sta a me apportarle delle modifiche, se e solo se lo desidero.
  24. Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a KlunK a un messaggio in una discussione D&D 3e regole
    MIK: A naso direi che era per Lord of Darkness, ma potrei sbagliare...
  25. A costo di andare controcorrente, dirò che preferisco l'incantesimo come era stato pensato da Drimos, che come diventerebbe con le modifiche proposte da Blackstorm. Molto più fantasioso, meno standardizzato e banale.