Dipende. Dipende dal luogo e dal momento: nel Sacro Romano Impero, alle origini, i territori erano contee (dal latino COMES, COMITIS --> compagno, divenuto poi COMITE dall'accusativo COMITEM, e in francese COMTE, conte), tant'è che, nella celeberrima Chanson de Roland i pari di Francia (i 12 nobili più importanti alla corte di Carlo Magno) sono conti. Diversamente accadeva per i feudi di confine, detti MARCHE e affidati perciò a MARCHESI, che erano, all'epoca, dello stesso rango dei conti, ma detentori di un feudo più rilevante sul piano difensivo (dovevano difendere i confini dell'Impero); per questo successivamente il titolo di Marchese è divenuto più elevato di quello di Conte; il titolo di DUCA (dal latino DUX, DUCIS --> condottiero [la stessa parola che ha originato il termine duce]) è in seguito divenuto più elevato in quanto, in battaglia, il Duca comandava un più ampio numero di uomini, tra i quali vi erano molti conti (che accorrevano per la guerra alla chiamata dell'Imperatore, cui erano legati dal vincolo feudale).
Al di sotto di tutti vi erano i BARONI, che detenevano piccoli territori e non dipendevano mai in modo diretto dal re o dall'imperatore.
In epoca più tarda, i vincoli feudali mutarono, e si ebbero titoli dipendenti gli uni dagli altri in ordine di importanza: i Duchi avevano dei Conti per vassalli, i quali avevano per vassalli dei Baroni, che a loro volta avevano dei Cavalieri per vassalli. Tuttavia la dissoluzione dell'Impero, specialmente in Francia, fece sì che molti alti nobili diventassero di fatto (e a volte anche di nome) indipendenti; pertanto si ebbero diversi Duchi che non dipendevano dall'Imperatore né da un Re, diversi Conti che non erano più vassalli di nessuno, lo stesso per i Marchesi. In seguito, dal Seicento in poi, i titoli cominciarono a contare in base alla loro anzianità e non in base al loro rango: una famiglia che poteva vantare il titolo di Conte da più di cinque secoli (in realtà non venivano contati gli anni ma le generazioni) veniva considerata di nobiltà più alta rispetto ad una famiglia di Duchi che fossero tali da un paio di secoli. Nel Settecento tale fenomeno si acutizzò (Basti pensare al Conte d'Albafiorita e al Marchese di Forlipopoli nella celeberrima Locandiera del Goldoni; nell'Ottocento, dopo la creazione di molti nobili da parte di Napoleone, divenne ancora più evidente, in quanto i nobili da lui creati furono considerati per un certo periodo di tempo "nobili di serie B" dopo la Restaurazione.
Qui ho preso come riferimento la situazione franco-italiana; se vuoi delucidazioni ulteriori sul sistema dell'Impero Germanico o su quello Britannico, decisamente diversi, non hai che da chiedere.