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mostri D&D
Non distruggerei così il tentativo di Maso di proporci qualcosa di suo... Da quel che leggo è nuovo della Tana dei Draghi, non facciamolo a pezzi subito: vogliamo che scappi immediatamente? Detto ciò, a me farebbe piacere vedere la scheda completa del mostro. Non perché intenda umiliare o distruggere alcun PG (concordo che non è questo lo scopo del DM), né perché sia convinto che non si possa fare di meglio con un GS 58; ma diamine, vogliamo dare un po' di spazio anche alla creatività fine a se stessa, libera da applicazioni pratiche? Io vedrei volentieri questo mostro, come ho detto. Tanto per curiosità, e perché penso che il risultato possa essere apprezzabile dal punto di vista della creatività.
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Cosa stai ascoltando in questo momento??
- giocatore/PG incontrollabile che VUOLE morire...
A me pare proprio che il giocatore stia peccando di ὕβρις... Voglio dire, chi è lui per stabilire qual è il destino di tutta la campagna e dei personaggi altrui? Chi è lui per opporsi a quanto il DM decide? Tu Dungeon Master hai il potere assoluto: usalo. Stabilisci che se lui creerà un nuovo personaggio questo dovrà necessariamente essere della stessa razza e classe del precedente, e che non potrà attingere a nessun materiale all'infuori di quelli sul Manuale del Giocatore. Oppure che il suo PG sarà di tre livelli inferiore al più basso tra gli altri PG; e che se in qualche modo egli raggiunge un numero di PE tale da permettergli di accorciare questa distanza, non passa comunque di livello finché il personaggio più indietro tra gli altri della compagnia non è salito di livello. Et cetera. Un'altra cosa: qui il giocatore fa palese metagaming. Ovvero, fa agire il suo personaggio in base a motivazioni esterne ad esso, proprie del giocatore e non del personaggio. Dunque, battilo sul suo stesso campo: il suo PG viene incenerito da un fulmine (il classico "Master ex Machina") prima che possa danneggiare gli altri. Ogni nuovo PG che non sia identico in tutto e per tutto al precedente viene incenerito allo stesso modo. Insomma: fagli capire chi comanda.- liber mortis VS libris mortis
Spoiler: Infatti indicando DE LIBRIS MORTIS non intendevo un ablativo di argomento, ma di provenienza. Come ho scritto prima (e riporto sotto spoiler la citazione dal mio precedente intervento) DE LIBRIS MORTIS è traduzione latina appropriata per From the Books of Death. Anche per questo non è da indicare DE MORTIS LIBRIS: perché a questo punto avremmo DE MORTIS come complemento di argomento, e LIBRIS che non si sa più cosa ci stia a fare: infatti ci vorrebbe a questo punto LIBER, nel caso di un libro solo (omissibile, come da altri specificato), o LIBRI nel caso di più libri; ma il significato diventa assolutamente diverso rispetto a quello di From the Books of Death, che è invece l'espressione tradotta da DE LIBRIS MORTIS (per chiarezza, "Dai Libri della Morte", con significato identico all'espressione inglese). Questo giusto per chiarire che indicando la traduzione DE LIBRIS MORTIS non intendevo proporre una traduzione per "Libro della morte", "Libro sulla morte", "Libri della/sulla morte" o altre cose di questo genere, ma solo per From the Books of Death. Per quanto riguarda le osservazioni sull'omissione della parola "LIBER": i latini non intitolavano mai nulla con LIBER. Sono stati portati come esempi il De Bello Gallico e il De Rerum Natura: De Bello Gallico non sta per Liber De Bello Gallico, ma per Commentarii De Bello Gallico; De Rerum Natura non è un'abbreviazione di un titolo più esteso, dunque non sottintende il termine Liber. Pertanto già il titolo stesso, qualunque sia l'utilizzo dei casi, non è filologicamente corretto, nel caso in cui si volesse scrivere un titolo latino in tutto e per tutto. Inutile pertanto disquisire sull'ordine delle parole o sull'omissione di parte di esse. Gli interventi di FeAnPi sullo stile restano sine ullo dubio apprezzabili e corretti, sia per quanto concerne gli arcaismi che riguardo allo stile cesariano piuttosto che epico o poetico, ma rimane un ostacolo insormontabile: se vogliamo parlare di stili secondo la codifica classica degli stessi dobbiamo prima eliminare la parola LIBER dal titolo... Possiamo invece, senza cambiare le parole da utilizzare, (ed è giusto, secondo la mia personale opinione) discutere sulla correttezza grammaticale dei casi: il latino, anche successivamente al periodo del latino classico, varia molte strutture, molti usi nella titolazione delle opere, ma i casi rimangono quelli, anche nel latino ecclesiastico. Pertanto, le varie traduzioni grammaticalmente possibili, con i rispettivi significati in lingua moderna, sono: De Libris Mortis (From the Books of Death, o Estratti dai Libri della Morte, dove "della Morte" è inteso "appartenenti alla Morte"); Ex Libris Mortis (idem come sopra, con in più il significato di Dalla Biblioteca della Morte - ovvero, appartenente alla Morte); Liber Mortuorum (Libro che appartiene ai Morti); Liber Mortis (Libro che appartiene alla Morte); Liber de Mortuis (Libro che parla dei Morti); Liber de Morte (Libro che parla della Morte). Probabilmente quest'ultimo significato è quello che gli autori del libro volevano ottenere.- liber mortis VS libris mortis
From the Books of Death può effettivamente corrispondere a "Libris Mortis", a rigore secondo i casi del latino: libris da liber, libri, seconda declinazione, sarebbe dunque un ablativo plurale. Dunque, lo si potrebbe anche tradurre con "dai libri"... ma sarebbe una traduzione estremamente libera. Infatti i latini, se avessero voluto dire "dai libri", avrebbero probabilmente utilizzato "de libris", che non significa solo "riguardo ai libri", ma anche "proveniente dai libri"; quindi avremmo avuto DE LIBRIS MORTIS, ovvero in un certo senso "estratti dai libri della morte", che equivale a "From the Books of Death". Come è correttamente riportato nella citazione inglese, Libro dei Morti si tradurrebbe con Liber Mortuorum; ma sorge un altro problema. Noi intendiamo "dei morti" come "che parla dei morti"; peccato che un latino, leggendo "Liber Mortuorum" intenderebbe "Libro che appartiene ai morti", non ci vedrebbe un'indicazione sul contenuto del libro. Allo stesso modo intenderebbe "Liber Mortis" e "De Libris Mortis" rispettivamente come "Libro che appartiene alla Morte" e "Estratti da libri che appartengono alla Morte". Per rendere "Libro dei Morti" come "Libro che parla dei morti", dovremmo scrivere "LIBER DE MORTUIS"; per rendere il titolo "Libro della Morte" (della cui traduzione siamo tanto fieri, perché crediamo aver corretto l'errore degli americani, e scriviamo "Liber Mortis") intendendo "Libro che parla della morte" e non "Libro che appartiene alla Morte" dovremmo scrivere "LIBER DE MORTE".- Aiuto, gruppo che non ruoleggia...
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a II ARROWS a un messaggio in una discussione Discussioni GdR GenericheSecondo me invece è possibilissimo far sì che i personaggi debbano interpretare. Io ci sono riuscito, con alcuni miei gruppi. La soluzione più drastica è costringerli ad interpretare. Per esempio: Dopo aver affrontato un intero dungeon in stile palesemente eumate, giungono alla stanza del tesoro, ancora sigillata e piena di oggetti di valore e denaro. Li fai faticare un bel po' per entrare (trappole, serrature, enigmi, strani congegni da attivare, et cetera). Poi, una volta aperta la porta ed entrati, la porta si chiude alle loro spalle. A questo punto, da alcune fessure nella parete, fuoriesce uno strano gas... I personaggi svengono. Rinvengono dopo un po', coscienti di essere stati raggiunti da una terribile maledizione. A questo punto, se vogliono liberarsene, dovranno cercare informazioni, parlare con persone in giro, ottenere che il "vecchio saggio della montagna" dica qualcosa, convincerlo, presenziare in modo onorevole a un banchetto di corte senza fare brutta figura, per sperare di ottenere un appuntamento con il mago di corte, che forse ha qualche informazione... e chi più ne ha più ne metta.- Idee per avventura breve (likeablue that's not 4u!)
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Ambientazioni e AvventureE se uno dei giocatori giocasse il personaggio "Dungeon Master"? Mi spiego; per chiarezza chiamerò DMg il personaggio DM, ovvero quello risucchiato insieme ai giocatori, che in realtà è gestito da un giocatore, e DMM il vero Dungeon Master, ovvero te. Il DMg mantiene in parte la capacità di alterare il mondo a suo piacimento, che aveva prima di essere risucchiato, ma questa capacità è limitata e non immediata; non è semplicemente parlando (come invece accade al tavolo da gioco) che la realtà viene alterata, ma in modo più complesso. Il giocatore che gestisce il DMg dovrà pertanto scoprire come fare a gestire questo potere. Nel frattempo i giocatori devono scoprire l'esistenza di un portale e poi trovarlo; tale portale li riporterà nella realtà, ma, una volta davanti ad esso, per tornare al mondo reale il DMg dovrà aver assunto il controllo su tutti i propri poteri (tali quali essi sono in questa realtà) e i giocatori dovranno aver colto la "vera essenza" dei personaggi in cui si sono incarnati. Il DMM (tu) gestisce tutto ciò rimanendone al di fuori, come un tradizionale Dungeon Master.- Allineamento: Varianti e Proposte
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Sir Daeltan Fernagdor a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons-cut- Tizioizit: è sostanzialmente ciò che intendevo. Come ho scritto più sotto, in un intervento in cui spiegavo a grandi linee come utilizzo la regola senza scendere nel dettaglio (-cut-), per esempio, concentrandosi per un round in più, l'incantesimo "Individuazione del male" rivela se il personaggio è M o m. L'idea dell'aura di un M più forte di quella di un m non mi era venuta, ma la trovo ottima, e la adotterò inserendola nel mio sistema.- quale scuola proibita
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a shalafi a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriScelgo negromanzia, più che latro per la mia ostilità verso il male; e la negromanzia col male ha quasi sempre a che fare. Altrimenti, avrei votato ammaliamento.- Cosa stai ascoltando in questo momento??
J. S. Bach Concerto for Oboe and Violin BWV 1060R Magnifico...- png no combattimento, tutto fare, spocchioso
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a smemolo a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriUsare il factotum, creandone una variante priva di incantesimi, da sostituire con qualche altro privilegio di classe?- PNG Generator
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Uberix a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriPotresti mandarlo anche a me, se io ti dessi il mio indirizzo e-mail?- Caccia ai Demoni
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Vehil a un messaggio in una discussione Ambientazioni e AvventureTrova anche un modo per far sì che i giocatori possano anche combattere attivamente contro i demoni che sono in loro. Per esempio, devono vincere se stessi comportandosi in un certo modo, o resistendo a certe tentazioni, o resistendo alla pazzia; e questo fa sì che i demoni in loro si indeboliscano. Altrimenti c'è il rischio che il giocatore si senta frustrato, non potendo far nulla per liberare il proprio PG, se non finire l'avventura/campagna. E allora almeno qualche giocatore, se non tutti, non vedrà l'ora di finire l'avventura per poter liberare il proprio PG, e si perderà il divertimento nel mezzo.- Una "panoramica" sulla 3.5?
Secondo la mia personale opinione, questa è la lista: Indispensabili: Manuale del Giocatore; Guida del Dungeon Master; Manuale dei Mostri. Utilissimi: Perfetto Avventuriero; Perfetto Arcanista; Perfetto Combattente; Perfetto Sacerdote; Manuale dei Livelli Epici. Discretamente utili: Libro delle Imprese Eroiche; Libro delle Fosche Tenebre; Manuale dei Piani; Dei e Semidei; Manuale dei Mostri II; Arcani Rivelati. Utili: Razze delle Terre Selvagge Razze di Pietra; Razze del Destino; Draconomicon; Manuale Completo delle Arti Psioniche. In quanto alle ambientazioni, quella probabilmente più facile da utilizzare e con più materiali a disposizione è senz'altro Forgotten Realms; io trovo molto ben fatta e sinceramente ottima, anche se meno nota, e con meno materiali in italiano, Kingdoms of Kalamar (Il manuale dell'Ambientazione, in italiano, è più che suffficiente, e lo trovo meraviglioso).- Avventura Horror-Investigativa
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a petrogass a un messaggio in una discussione Ambientazioni e AvventureChiedo scusa per i miei errori. Non avevo modo di controllare, e i miei giocatori hanno PG di alto livello, per cui questi problemi regolistici non mi si pongono da un bel po' di tempo. E il mago non è specializzato. Comunque, il modo migliore potrebbe essere proprio terrorizzare i giocatori, a mio avviso. Un giocatore spaventato funziona meglio di un personaggio spaventato, ai fini di un'avventura horror. Mettici anche una musica adeguata, magari.- Avventura Horror-Investigativa
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a petrogass a un messaggio in una discussione Ambientazioni e AvventureDevo essermi sbagliato, allora. Ma ciò non toglie che, se l'avventura è una buona avventura horror, si spaventerà il giocatore, il che basterà a rendere l'agire del suo personaggio se non quello di un PG impaurito, quello di un PG almeno timoroso. Dopotutto, l'horror si basa su meccanismi psicologici, che in fin dei conti si possono attivare solo sui giocatori e non sui personaggi. Poco importa se tutti i PG sono scossi o tremanti, se i giocatori ridono e scherzano l'avventura avrà ben poco di horror.- Avventura Horror-Investigativa
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a petrogass a un messaggio in una discussione Ambientazioni e AvventureL'immunità alla paura del Paladino fa sì che il personaggio non subisca gli effetti e gli incantesimi di paura; però non impedisce che egli si spaventi. Pertanto un ambiente adeguatamente terrorizzante, inquietante o pauroso può fargli paura comunque. Se poi l'atmosfera è ben costruita puoi riuscire a mettere paura al giocatore; il che ottiene effetti anche migliori. Per quanto riguarda la divinazione, da che livello parte l'avventura? Perché ai bassi livelli le divinazioni non dovrebbero creare problemi. Altrimenti, puoi regolarti imponendo all'arcanista del gruppo di essere un mago e non uno stregone, e metterti d'accordo off-game col giocatore affinché lo specializzi, scegliendo come scuola proibita divinazione. I personaggi possono essere sia legali che caotici; anzi, se i giocatori sono bravi a interpretare, sarebbe una ricchezza per il gruppo avere entrambi gli allineamenti. In un'investigazione, i legali potrebbero essere molto portati a seguire le prove e a lavorare in modo metodico (stile Sherlock Holmes, o Hercule Poirot); i caotici a seguire l'istinto e le sensazioni ("è stato lui, me lo sento. Dobbiamo solo provarlo."), un po' in stile Tenente Colombo.- Perchè ai giovani non piacciono i gdr
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a diego mangani a un messaggio in una discussione Discussioni GdR GenericheSono contento per te, e ritengo tu sia molto fortunato, da questo punto di vista. Io invece ho dovuto applicare diversi cambiamenti, e ciò ha attenuato, senza cancellare, la differenza tra il numero di giocatori e quello di giocatrici.- Il Mago Combattente
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Subumloc a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriNon vale la pena di perdere qualche magia, in cambio dell'immortalità (o quasi), e della perfezione smeraldina? Oltre naturalmente a quel meraviglioso colorito...- Il Mago Combattente
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a Subumloc a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriCosa ne dici dell'adepto della stella verde? Sto citando a memoria, non posso al momento controllare sul manuale... potrei sbagliarmi.- Chierico (7)
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a The Black Bard a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriCredo anch'io che sia così. Credo che lo si possa trovare su Magia del Faerun o su Fedi e Pantheon, entrambi manuali per Forgotten Realms.- Perchè ai giovani non piacciono i gdr
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a diego mangani a un messaggio in una discussione Discussioni GdR GenericheSono pienamente d'accordo, non ho nulla da contestare. Però, quando si tratta di creare nuovi gruppi, è opportuno, nel caso si ritenga di far entrare delle ragazze, che il DM cambi il proprio atteggiamento, anziché pensare che l'approccio di queste al GdR sia uguale a quello dei ragazzi. Come ho detto, è questione di mentalità. Non intendevo dire che si dovesse cambiare il modo di agire e giocare in un gruppo per far entrare delle ragazze, ma che non bisogna a priori impedire loro di partecipare ad un nuovo gruppo, allontanandole dal GdR agendo in un modo tale da rendere il gioco stesso non accattivante per loro.- Chierico (7)
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a The Black Bard a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostriPerché non dovrebbe essere possibile applicare la metamagia agli incantesimi di dominio? Non ho al momento la possibilità di controllare, ma credo proprio che sia possibile.- Votazione Miglior Erboristeria
Ho votato per la Chiatta di Neb, a mio avviso l'idea più originale, comunque ben dettagliata e sviluppata.- Perchè ai giovani non piacciono i gdr
Sir Daeltan Fernagdor ha risposto a diego mangani a un messaggio in una discussione Discussioni GdR GenericheCerto, ma visto che il topic della discussione riguarda coloro cui "non piace" il GdR, ho voluto escludere da questa categoria coloro che non ci giocano perché non possono e non perché il GdR non piaccia loro, o non interessi. Non intendo dire che non si debba tener conto di background culturale, età e interessi. Sono tutte cose da tener conto. Quello che dico è che, a parità di background culturale, età e interessi di una ragazza e di un ragazzo il DM deve adattarsi (secondo quanto detto prima) e agire in modo diverso se ad essere nel gruppo è la ragazza. Naturalmente si tratta di opinioni; come hai detto tu, possiamo concordare di non concordare. - giocatore/PG incontrollabile che VUOLE morire...