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Mezzanotte

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    Blades in the Dark, Mondo di Tenebra, Cyberpunk2020, Eclipse Phase

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  1. Ormai è prassi che io venga qui ad ogni nuova uscita a tema Cyberpunk.
    Hai visto BladeRunner 2049 poi? Io sono uscito dalla sala un'oretta fa.

    1. Visualizza i commenti precedenti  8 altri
    2. SilentWolf

      SilentWolf

      @Mezzanotte In realtà sul nostro futuro e sulla relazione uomo-macchina o uomo-tecnologia c'è ancora molto da dire, come mostra chiaramente un'ottima serie TV come Black Mirror (se non l'avete vista vi consiglio decisamente di rimediare :D). E un seguito di un film del calibro di Blade Runner avrebbe dovuto presentare una nuova riflessione sul nostro futuro, proprio per rispettare il valore del film originale. Come avevo scritto a Latarius, il problema è che sembra che gli sceneggiatori si siano limitati a fare il buon compitino, senza avere interesse a tentare di portare avanti la riflessione sul nostro futuro iniziata dal primo film. Ed è qui che nasce la caduta di stile: un seguito di un film riflessivo che non si propone di fare una nuova riflessione.....
       

      @Latarius Quando fai un seguito di una cosa, non puoi prescindere da ciò che è l'originale e cosa questo rappresenta. Se il film originale è un Noir Cyberpunk che riflette sul significato del rapporto uomo-tecnologia in un ipotetico futuro, il seguito deve essere un film che porta avanti quella riflessione verso nuove frontiere. Se, invece, l'originale è un film d'azione adrenalinica che non ha interesse verso le speculazioni filosofico-scientifiche, per rispettarne l'identità il seguito devi farlo come film d'azione adrenalinica.
      Altrimenti puoi aver fatto anche un buon film......ma non avrai rispettato l'eredità lasciata dal film originale. Piuttosto rischi di tradirla.

      Come ho scritto in precedenza, un vero seguito di Blade Runner sarebbe stato una sorta di Black Mirror cinematografico, ovvero una nuova e magari diversa riflessione sul nostro futuro, sul rapporto uomo-tecnologia. Mentre il film del 1982 esplorava la tematica uomo-tecnologia basandosi sulle conoscenze degli anni '70-'80, il nuovo film avrebbe dovuto portare avanti la riflessione tenendo conto delle nuove scoperte tecnico-scientifiche di oggi.
      La delusione sta proprio nel fatto che il nuovo BR, pur essendo un film godibile, non solo tradisce l'eredità del film originale evitando di confrontarsi con l'aspetto della riflessione filosofico-scientifica che era caratteristica fondamentale del primo film, ma oltretutto proprone tematiche che sono piuttosto stra-vecchie e oramai stereotipate (pur essendo ben presentate).

      Riguardo all'uso dei colori, sì, sono scelte stilistiche interessanti. Per quanto, però, le scelte stilistiche meritino una buona considerazione, esse non fanno il film. In parole povere, ci vuole molto più che la gestione attenta di colori o suoni per ottenere un film di valore.

      Riguardo, invece, i Nexus 9, il discorso sui ricordi che fai ha pienamente senso. Il problema, però, rimane. Se l'incapacità dei Nexus 9 di ribellarsi si basa semplicemente sul fatto che essi hanno dei ricordi che li spingono a ubbidire, si crea un grosso problema nel momento in cui tu mi presenti un mondo pieno di Replicanti pienamente consapevoli di esserlo e in cui qualunque umano ti ricorda ogni secondo che sei artificiale. La storia dei finti ricordi funziona come deterrente solo se tu Replicante non sai di esserlo. Se sai di esserlo, infatti, sei pienamente consapevole del fatto che i tuoi ricordi sono fasulli e, quindi, li metterai in discussione.
      Non a caso nel primo Blade Runner si era trovato il geniale escamotage di non rivelare a Rachel, ma soprattutto a Deckard, la propria vera natura. La pura convinzione nasce dal non sapere. Sempre non a caso Rachel mette immediatamente in discussione tutto e fugge, non appena Deckard le prova che i suoi ricordi sono falsi.
      In un mondo in cui tutti ti ricordano che sei un "Lavoro in Pelle", puoi avere tutti i ricordi fasulli del mondo....ma saprai bene che non significano nulla, che ti sono stati impiantati, che sono falsi.
      Quindi viene meno la ragione per ubbidire ciecamente.

    3. Mezzanotte

      Mezzanotte

      Direi che le critiche di Silent sono molto pertinenti e mi sento di condividerle in pieno.

      Pur non avendo ancora visto Black Mirror so le tematiche che affronta ed indubbiamente spunti in tal senso se ne potevano trovare.

      Il problema è che allora non potevi chiamare il film Blade Runner e rifarti direttamente al primo titolo, semmai.

      Perché Blade Runner = Replicanti. Il che equivale ad una grossa limitazione in termini di libertà creativa. Francamente non so se avrebbe senso chiamare un film Blade Runner senza i Replicanti o con essi relegati ad un ruolo di contorno.

    4. SilentWolf

      SilentWolf

      @Mezzanotte No, beh....la mia citazione di Black Mirror serviva solo per fare un esempio di un prodotto che mira a portare avanti la riflessione sul nostro futuro in maniera innovativa. ;-)

      E' naturale che, nel caso di un nuovo Blade Runner, si sarebbe dovuto fare una nuova riflessione nel campo del tema dell'uomo artificiale vs uomo naturale. Il problema è che non c'è stata una nuova riflessione.

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