Mezzanotte

Indra Devanagari Matheson "Ora scrive racconti dell'orrore, Aaron", gli risponde con un mezzo sorriso "Non riesco a capire se a ispirarlo maggiormente è il suo vecchio lavoro o il nostro nuovo matrimonio" aggiunge con la sua solita, caustica, ironia. Sa perché è amata alla centrale. La loro storia è come una fiaba. Il cavaliere salva la fanciulla in pericolo dall'orco che la teneva prigioniera. Poi si ammala di un male terribile ma la ragazza, riconoscente, resta al suo fianco e lo sposa, persino. Sorride. Proprio una bella storia. Una strana fiaba però. Nessuno capisce che il cavaliere ha sposato il mostro. O meglio, il gigante. Non è tanto l'apparente lieto fine; è la lealtà che la storia racconta a piacere a questi uomini in blu. La fedeltà è qualcosa che ammirano. Li lega fra di loro più della divisa, del distintivo che indossano. E lei è pronta a sfruttarla. In ogni modo possibile. "E tu come stai? La situazione non sembra delle migliori"

Temo che se continui a prestarti come riluttante sicario andrà sempre peggio. Non viene niente di buono se ci si violenta a giocare in un determinato modo senza sentirlo nelle corde del personaggio. Ti sei accorto che vogliono usarti e ti ribelli, tutto qui. Non vuoi essere il dispensatore di morte di nessuno. Non nego che sarà probabilmente difficile per te sottrarti al destino che gli altri vogliono importi ma questa può divenire la tua missione. Meglio fuggiasco che di nuovo servo!

Pensavo di usare quelle di Kimiko ma già che sono qui, se la pratica è veloce, ne approfitto.

Strano! Hai sempre giocato a Dungeon, Dragons & Chirichetti? .-P Scherzo! .-D Devi decidere, le crisi di coscienza ormai sono troppo frequenti. Il personaggio è fondamentalmente buono (sei pure Penitente e Riconciliatore) perciò credo in tutta onestà che dovresti giocarlo così, rifiutandoti di sottostare ai ricatti di mortali ed altri demoni tuoi simili. Ti consideri ancora un angelo, dopotutto. Continui ad amare l'umanità e lotti contro il tuo stesso tormento che ti spinge verso la dannazione. è colpa tua e degli altri caduti ribelli se l'uomo è stato maledetto con la maledizione della morte: questo non lo dimentichi mai.

Indra Devanagari Matheson  "Le assicuro che io non sono come gli altri avvocati" lo avverte snobbando la sua mano e alzandosi dalla sedia. "Mi ringrazierà quando la tirerò fuori di qui" Poi il suo occhio si socchiude e, fissando da sotto la palpebra il prigioniero con sguardo torbido, aggiunge: "risparmi il suo povero cuore mr Grace; sono sicura troverà il modo di ripagarmi in futuro" Perché persino le buone azioni hanno un prezzo. Ma ora ha molto da fare. C'è gente che deve trovare, piegare, forse distruggere. Il trasporto, la gioia che prova nel farlo è qualcosa impossibile da descrivere. Va provato. Meglio del sesso. Si sente un po' in colpa mentre lo ammette, come se fosse un supremo atto di slealtà nei suoi confronti del suo buon marito. Ma il povero Richard non sa cosa sente quando è sul punto di nutrirsi e si perde, incapace di capire dove finisce lei ed inizia l'incubo. Passa tutta la vita a cercare di controllare la bestia che si porta dentro e l'unico momento di vera libertà, pace, di comunione perfetta, è quando ogni scrupolo e barriera morale cede di fronte all'ineludibile realtà di quello che è diventata. Il pensiero del pasto agita il Centimane nella sua tana, giù nel Sogno. Ancora un po' di pazienza. Per prima cosa si recherà alla polizia: il nome di suo marito dovrebbe permettergli un accesso preferenziale alle informazioni sul caso.

👍

Indra Devanagari Matheson "La ragazza per ora sta bene" gli dice, "ma se non la scagioniamo in fretta, mr Grace, tornerà ai servizi sociali" "Ha detto custodisce del materiale che potrebbe essermi utile a casa sua. Come ci entro?" "Intendo senza commettere un'effrazione"

Indra Devanagari Matheson "In effetti il fatto che lei sia vivo lo conferma. Facevo solo notare che ucciderla quando potevano avrebbe ottenuto lo stesso scopo, ma in maniera più sicura. Quando mandi un avversario al tappeto è stupido concedergli la possibilità di rialzarsi, non crede? Ma come ha detto lei, probabilmente qualcuno vuole farle male in modi più sottili" "Detto fuori dai denti tutta questa messa in scena fa pensare a qualcosa di dannatamente personale, mr Grace. Sicuro di non avere la minima idea di chi voglia vederla soffrire, strapparle Kimiko?"

Non me la prendo. Anche se leggendo certi romanzi l'idea ogni tanto devo dire mi sfiora .-P D'altro canto il mondo è già pieno di scrittori mediocri. Anche io da bambino mi sono fatto rapire dalla saga di Gord il Miserabile di Gygax, non lo nego, ma oggi sono un filino più esigente ed ho altri metri per misurare la qualità di un racconto. E credo di poter essere giustamente scettico nei confronti degli scrittori di D&D che in fondo hanno a che fare con un pubblico drogato. Perdonami il termine probabilmente eccessivamente forte ma avere un pubblico sicuro, una "fanbase" consolidata che compra qualsiasi cosa esca con un determinato marchio di richiamo, converrai non aiuti certo la qualità.

L'area attorno al palazzo imperiale è un ampio spazio composto da viali e giardini molto frequentato dai podisti che amano fare il periplo delle mura di cinta, sopratutto il fine settimana. Oggi è meno trafficato e tu constati con piacere che Shotaro Taoka corre, apparentemente, solo. Lo yakuza che hai strapazzato deve aver tenuto la bocca chiusa su quanto avvenuto nel vicolo, preoccupato di dover ammettere di aver avuto un crollo nervoso mentre pestava un ragazzino. Sono cose che l'Onorata Società non vede di buon occhio. Shotaro indossa un completo fluorescente della nike, ha i capelli corti e la faccia da bravo ragazzo. Nulla a che vedere con l'animale fisicità di quella bestia di Saigo Nakamori. Eppure entrambi sono iscritti nella tua personale lista di future morti premature. Shotaro si siede su una panchina e inizia ad armeggiare con il cellulare. Ti guardi ancora intorno, ma non vedi traccia di guardie del corpo. Quando Fumiko-san ti ha detto che uccidergli il figlio sarebbe stato come bere un bicchiere d'acqua pensavi fosse sarcasmo. Invece, a quanto pare, ha fatto di tutto per offrirti la sua testa su di un piatto d'argento.

Indra Devanagari Matheson "Ad essere sincera sono perplessa, mr Grace" "Lei ha perso conoscenza per ritrovarsi in un magazzino in fiamme assieme ad altre persone. Se qualcuno avesse voluto ucciderla avrebbe avuto tutto il tempo e la sicurezza per farlo prima, non crede?" "Inoltre se ad architettare tutto fosse stato un suo vecchio nemico probabilmente sapeva che l'incendio non l'avrebbe fermata. La polizia potrebbe essere stata avvertita. Perciò, forse, lo scopo era quello di incriminarla fin dall'inizio" Si infila la Camel spenta fra le labbra e lo osserva attraverso l'unico occhio che ancora ha. "Mi sembra un piano stupidamente elaborato. Lei è una persona pericolosa e piena di risorse mr Grace: se fosse mio nemico io la ucciderei il più velocemente possibile" E, dopo una breve pausa, aggiunge "Le altre persone rinchiuse assieme a lei, nel magazzino in fiamme, le conosceva? Pensa fossero umane?"

è questo di cui non mi capacito. Soth può essere stato benedetto da una divinità malvagia per farne il suo campione (qui penso avrebbe più senso se gli dei sponsorizzassero campioni qualora fossero interdetti da intervenire in modo più diretto negli affari del mondo, cosa che invece si concedono molto liberalmente. Che senso ha agire per interposta persona quando il più delle volte fanno direttamente quello che gli pare?) e quindi reso immortale e potente. Oppure essere maledetto per i suoi peccati da una divinità della giustizia e quindi tormentato in eterno. Che riceva entrambe le condizioni assieme appare bizzarro. Oltretutto per una divinità "malvagia" non è molto logico tormentare il suo campione con il rischio che a un certo punto -come puntualmente infatti accade alla fine della saga- questo si ravveda e sfanculi il male per accettare la giusta punizione. Questa visione manichea della realtà e l'infantile banalità con cui vengono giustificate svolte narrative fondamentali a me ha sempre fatto pensare a scrittori dilettanti -e pure poco originali-

Indra Devanagari Matheson "Stava scappando da un rogo in cui sono bruciate vive delle persone, mr Grace. E credo lei abbia fatto più che chiedergli perché la stavano fermando" osserva con aria scettica. Questa cosa della resistenza e delle lesioni ai poliziotti la preoccupa. Più dell'accusa di omicidio. Poi sente parlare di demoni. "Vuole dire che a volte ritornano? Mi dia dei nomi"

Be', questa concezione del divino ha a che fare con una sensibilità che io trovo anche narrativamente scorretta. Quando leggo che X, dopo lungo penare, è riuscito ad uccidere Y dopo una epica battaglia. Un momento, no. In realtà dopo la divinità Z ha resuscitato Y. Peccato X, ritenta e sarai più fortunato. Forse. Le divinità classiche almeno avevano il buon gusto di trasformare chi "salvavano" in animali, piante, stelle, oggetti del paesaggio in modo che la loro rimozione dalla narrazione avesse un senso e la loro resurrezione fosse solo metaforica. Proprio per la scriteriata invadenza del divino le ambientazioni high fantasy di D&D per me sono scritte da incapaci.

Indra Devanagari Matheson "Meglio, mr Grace, meglio" "La leggittima difesa è qualcosa su cui possiamo lavorare, anche se la sua resistenza all'arresto dovrà essere convenientemente giustificata" Estrae una Camel dal portasigarette d'oro e la rigira fra le dita, senza accenderla. "Ora deve passare in rassegna la sua lista di nemici e darmi un nome. Il più probabile. Qualcuno di qui"

Fra le altre cose. Ma se Soth è bruciato, i crini di cavallo del suo elmo erano d'amianto? .-D Possibile che in D&D l'unico modo di punire una persona veramente malvagia sia renderla immortale, potentissima e dargli l'opportunità di conquistare il mondo? -_-' Kitiara si faceva mezza Krynn? Perché ho perso il conto degli amanti che saltano fuori nei romanzi .-P Gli dei di D&D sembrano bambini deficenti. Davvero. Sono loro che degradano l'ambientazione facendola apparire, spesso, come governata da un infantile capriccio.

L'Uccisore si fa finalmente vivo, nella tua testa. "Son riuscito a fuggire, i nostri nemici avranno qualche problema per qualche giorno. Come ti sei mossa durante questi giorni? Hai avuto dei problemi?"

Mummu Sollevi una mano e la serranda scatta verso l'alto cigolando di malumore seguendo il tuo movimento. Oltre vedi la rampa di cemento che porta in superficie. Gli agenti sono sempre più agitati, nessuno osa avvicinarsi alla tua terrificante persona per arrestarti (con cosa poi? Ora sei così grosso da rendere inutili persino le manette) ma allo stesso tempo il loro senso del dovere gli impedisce di scappare. Qualcuno afferra una radio e chiede rinforzi a gran voce. "Fossi in te non ci proverei neanche", urla Occhiblu immaginando cosa ti passa per la testa "dove credi di poter scappare ormai?" "Stenditi a terra!" urla un altro agente, più coraggioso degli altri. "Stenditi subito o sparo!" Il suo dito trema percettibilmente, sul grilletto dell'arma che ti punta contro. Non è un grosso calibro, ma a volte qualche colpo trova comunque il modo di infilarsi fra le placche metalliche che ricoprono la tua forma apocalittica, perciò stai imparando a rispettare le armi da fuoco dei mortali.

Indra Devanagari Matheson Normalmente non sarebbe così calma in presenza di un Cacciatore. Ma questo è ammanettato e con una accusa di omicidio sulla testa: renderlo suo debitore potrebbe aprirgli interessanti prospettive. Senza contare che ora sa che nasconde succulenti segreti. "Lei non è nato nel '61, signor Grace" gli dice a muso duro, "o meglio, sono convinta sia quello che afferma il suo documento di identità, ma non è la verità. E mi sta nascondendo anche altre cose, sulla situazione in cui è stato coinvolto. Non va bene così. Se vuole che l'aiuti ad uscire da questa brutta situazione deve fidarsi di me" "Oppure", aggiunge un attimo dopo voltandosi verso l'uscita della cella, "posso alzarmi, andarmene e riconsegnare la ragazzina ai servizi sociali. Kimiko avrà un futuro miserabile assicurato, lei marcirà in prigione per il resto della sua vita e i suoi nemici avranno vinto" "Le piace perdere, signor Grace? Io lo odio. Ma la scelta ora è solamente sua"

Indra Devanagari Matheson I suoi occhi si fanno più attenti, penetranti. "Signor Grace, i colloqui con il suo legale sono protetti per legge dal massimo riserbo. Nessuno ci ascolta, qui. E se anche lo facessero non solo non potrebbero usare le informazioni ottenute contro di lei in un processo, ma dovrebbero affrontare gravissime conseguenze penali" "Perciò la invito ad essere assolutamente franco con me, o non potrò svolgere al meglio il mio lavoro"

Sai che spasso. Avvocato Difensore, saltando in piedi sullo scranno, braccio teso e indice puntato: "Signor testimone dell'accusa, lei sta perdendo i denti!" Testimone: "Cos.... Whahaaaaaa!!!!" *si mette a raccattare denti immaginari dal banco* Avvocato Difensore *si sistema la benda da pirata sull'occhio*: "Vostro Onore, il teste è ovviamente inaffidabile" Giudice: "Obiezione accolta!"

Nessun problema, aggiungerò l'Aspirazione come a breve termine ("Chi bracca Papà Gambalunga?") dopo essere riuscita a scarcerare Tyrone e aver risolto la precedente aspirazione. E attiverò Mimir al momento giusto ;-D

Indra Devanagari Matheson Longlegs. Come il Papà Gambalunga del romanzo di Jean Webster. Anche a lui piace aiutare piccole orfane mantenendo un certo anonimato, a quanto pare. Peccato che i segreti arrapino la sua Bestia come una liceale al ballo di fine anno. "Sì, il signor Longlegs è una persona piuttosto riservata", si limita a borbottare. "Mi racconterà quell'episodio dopo che l'avrò fatta uscire di qui. Sarà la parcella che le toccherà pagarmi" "Ma ora perché non parliamo dei fatti che l'hanno portata all'arresto?"

Ho rarefatto i post perché è un periodo piuttosto complicato per me, ma stiamo andando avanti. Nial dovrebbe farsi vivo fra poco.