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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. "Allora la chiamerò così, Tonda" "Perché siate ospiti indesiderati" "E se decideremo mai di farla uscire di qui, Tonda-san, lei dovrà fare più che trovare i suoi simili per noi" "Dovrà distruggerli uno ad uno" "Forse allora le concederemo di esistere nel nostro mondo" Fuyutsuki ti rivolge uno sguardo freddo e spietato prima di uscire dalla tua prigione sigillata. Lasciandoti con il dubbio di chi sia il vero demone fra di voi.
  2. Gli si avvicina con passi lenti e calcolati "L'amante di una obscura che mi interessa" "Perdonami, ma non credo tu sia propriamente vergine riguardo ad atti criminali" Le solleva gentilmente il mento con l'indice, per fissarla negli occhi, mentre torreggia su di lei. I suoi sono freddi dischi di ossidiana. "Non dovresti costringermi a ricordare il tuo debito, Jathari" "Ma se può addolcire la mia richiesta posso rivelarti che è per una buona causa" "E ti garantisco che non voglio fare del male all'uomo. Solo parlare." "Possono bastarti queste rassicurazioni, topolino? Mhhh?" La reazione dell'avventuriera l'ha sorpreso, forse anche incuriosito. "Come mai tanti scrupoli così all'improvviso, Jathari?" "Non mi dire che ti sei innamorata anche te" "Vuoi rigar dritto per qualcuno che ti sta a cuore?" "Se è così provo pietà per lui, piccola vipera" "O per lei"
  3. Sumire si strappa una zecca da dietro l'orecchio e se la mangia, leccandosi il palmo della mano subito dopo. "La Gai'nan dice non fare nulla, troppo pericoloso" "Ma gli Scuri hanno preso padre di Sumire, perciò lei accetta. Però bakemono tradito parola. Fiducia della Corte" Ti fissa dal basso verso l'alto e i suoi occhi ti appaiono rossi, come quelli dei conigli "Tuo fratello deve pagare. Tu sta fuori, sì?"
  4. Getta un'occhiata intorno, per assicurarsi di essere soli. "Devi rapire Lutz per me, Jethari. Pensi di esserne capace?" va subito al sodo. Usare la violenza in questo caso non lo esalta. è rischioso. Ma con la terribile fama che ha fra i lost-H concedere la possibilità di sottrarsi all'incontro non è un'opzione.
  5. "Oh sì" squittisce Sumire "Lui e il suo schiavo" "Ma non la polizia. Gli Scuri. Loro hanno falsi nomi e guidano macchine nere" Ti torna in mente il furgone dai vetri oscurati su cui è stato caricato il cilindro con il simbolo del pericolo radioattivo. Tre bonzi con i loro grandi cappelli a scodella di paglia gialla che gli coprono gli occhi sembrano osservarti dall'altra estremità del corridoio.
  6. Il tono dell'ultima frase di Zedelghem ha qualcosa di laido che lo infastidisce. "Se tieni alla tua integrità fisica ti limiterai ad osservare la mia compagna da rispettosa distanza" comunica secco. Poi se ne va. Sei. Non riesce a non pensare a lei, ora, mentre scende dalla torre. Per il fatto che si è spinta nell'abisso con tanta noncuranza. Sembrava conoscere bene il luogo. Forse sa anche altre cose, ma avvicinarla senza avere un piano sarebbe stupido, visti i trascorsi. Per questo gli serve Lutz. Se questa storia è grande e pericolosa come sembra potrebbe unire i loro destini. Almeno per un po'.
  7. Per un istante sembra che Fuyutsuki possa persino mettersi a ridere "Non è così semplice. Devo prima convincere i miei superiori che il rischio di lasciarla libero può essere bilanciato da un equivalente vantaggio" "Convincerli che non ci tradirà, capisce, sì?" "è una fortuna per lei che abbiamo catturato il suo uomo. Forse potremo usarlo come garanzia. Ma dovrà avere pazienza" Il Salaryman guarda l'orologio che porta al polso, scuote la testa e si alza. "Il mio tempo con lei è finito. Devo andare" Si avvicina alla parete, ma indugia un istante "A proposito, come la dovrei chiamare?" "Non credo che Takeshi Masamune sia il suo vero nome, esatto?"
  8. "Al contrario. Non voglio gli accada nulla di male. Hai la mia parola: è molto importante che io parli con lui prima possibile. Importante per la salvezza del Dromo" "Sai dove trovarlo? Sei un suo amico?"
  9. "Sumire" dice solamente. Noti che ha degli incisivi piuttosto sviluppati. I denti sporgenti e le guance scavate gli conferiscono un'aria bizzarra da roditore perennemente affamato. Non che sia brutta, a guardarla bene. Probabilmente pettinata, lavata, con un vestito pulito ed un paio di pasti decenti nello stomaco sarebbe persino carina. Di una bellezza strana e un po' animale, ma carina. "Lui era come te. Noi vi riconosciamo dalla puzza" Arriccia graziosamente il naso annusando l'aria e fa una smorfia, come se avesse colto nel vento uno sfiatare di fogna. "Lui li ha condotti qui. Aveva detto si sarebbe consegnato, invece si è battuto" "Alcuni della nostra stirpe sono stati portati via per colpa sua, dalla polizia" "Sumire lo odia" "Forse odia anche te" "Avete lo stesso odore"
  10. Rientri nella metro che lentamente sta tornando alla normalità. C'è stata battaglia. In alcuni punti scorgi tracce di sangue che gli inservienti stanno cercando di ricoprire frettolosamente con della segatura. La realtà è stata strappata di recente in questo luogo. Riconosci le smagliature lasciate dalla Sapienza della Carne e della Forgia. Come sospettavi c'era un tuo simile, qui sotto. Difficile dire a che casata appartenesse: durante la guerra vi siete scambiati i poteri talmente tanto che i puristi sono rimasti in pochi. Ma ora che hai assaggiato la sua impronta sul reale sei piuttosto fiducioso di poterla riconoscere, se ne offrisse l'occasione. "Ti avevo detto di andartene" La ragazzina Hello-Kitty è accucciata a pochi metri da te e ti scruta con malanimo. Non l'hai sentita avvicinarsi. "Lui non c'è più. Lo hanno portato via"
  11. "Vedremo" "Confido che i tuoi simili siano abbastanza intelligenti da capire quale è il pericolo maggiore per loro" e se così non fosse... Passa una mano eburnea su una console coperta di polvere e studia i granelli che gli sono rimasti attaccati alle dita, come se fossero importanti. Più importanti del Dromo e di coloro che lo abitano. ...nessuno rimpiange gli stupidi. "Dimmi, perduto, conosci un lost di nome Lutz?"
  12. "Stava scritto su internet!" esclama Juju. La madre le preme una mano sulla bocca per farla stare zitta. Trovi questa cosa chiamata "internet" nei ricordi di Reiko ed inorridisci. Non puoi credere che questi mortali abbiano rapito, seviziato ed ucciso dei loro simili basandosi esclusivamente su informazioni anonime e non controllate. Anzi, no, questo è quello che penserebbe la razionale Reiko Hirohata. Come Araldo caduto conosci fin troppo bene il potere delle menzogne. Delle mezze verità. "Comunque sia deve essere vero, dato che sei qui" conclude con sufficenza Aki. "Perciò adesso puoi stringere un dannato patto con noi akuma-san oppure, se non ti sta bene, tornare all'inferno da dove sei venuto" "Ora che abbiamo la conferma che il metodo funziona, chiameremo qualcun altro"
  13. Il salaryman aggrotta la fronte, sconcertato dalla tua vera -o presunta- ingenuità "Che cercheremo di controllarla, ovviamente. E mi creda, questo è lo scenario migliore per lei fra tutti quelli possibili" "Come le minacce che combattiamo noi non esistiamo" "ufficialmente" precisa dopo un attimo. "Siamo l'ultima linea di difesa di questo Paese contro... l'inconcepibile"
  14. "Lo spero proprio, Masamune-san" risponde Fuyutsuki, "perché, mi perdoni, sto trovando le sue risposte alquanto generiche e confuse" "Io comprendo che lei abbia i suoi segreti e non li voglia rivelare... tutti in un colpo. Spero però capisca che, almeno per ora, siamo costretti ad essere cauti nei suoi confronti" Ripone la foto nella cartella e sospira. "Temo dovrà accettare un certo livello di coercizione per il momento ma, se la nostra intesa avrà successo, la sua condizione migliorerà, ha la mia parola"
  15. "Coloro fra voi che hanno un genoma puro sarebbero condotti nelle zone sicure..." Si interrompe perché Zedelghem ha ragione: per tutti gli altri, il destino sarebbe assai più cupo. Le libere comunità come quella del Dromo sono un problema per gli Esecutori; funzionano da riserve di cibo per gli hekath. Eppure pochi Executor si spingono ad epurare come lui, all'occorrenza, i perduti ancora umani. Ma non si tratta di essere crudeli e spietati: la ragione guida la sua mano. "Non siamo nemici" è costretto ad ammettere alla fine "In questo caso il nostro interesse a fermare qualsiasi minaccia stia montando sotto di noi, coincide"
  16. "Perché" risponde Aki che sembra aver ripreso coraggio, "ti servono le nostre anime, giusto?" "è quello che ti nutre. Altrimenti diverrai così debole che tornerai all'inferno" "Perciò hai bisogno di noi. Devi esaudire i nostri desideri"
  17. Io suppongo (non dovrei essere costretto a tanto) che gli hyonos, anche se sprovvisti degli apparati fisiologici preposti, riescano a replicare più o meno fedelmente i sensi mancanti tramite altre percezioni. Ad esempio potrebbero dedurre temperatura, udito, tatto, olfatto ecc... dalle interazioni che subisce la materia a livello atomico, qualcosa del genere. In fondo loro sono una specie di anomalia magnetica e fondamentalmente tutto è fisica. Anche qui mi sento di criticare il lavoro degli estensori del manuale. Non si possono introdurre elementi del genere e non degnarli della minima attenzione, non curarsi delle importanti implicazioni che possono derivarne per il giocatore. La loro ambientazione sembra descritta in modo assolutamente approssimativo e parziale. In definitiva un prodotto poco professionale e curato.
  18. Osserva Shino agitarsi nel suo giaciglio, preda del delirio. "Potrebbero esserci armi sconosciute laggiù, forse ancora pericolose" "Avete costruito la vostra casa sulla cima di un vulcano"
  19. Stavo pensando. Se gli Hyonos sono una specie di golem, cioè spiriti che animano simulacri di materia inerte, non respirano e non mangiano, esatto? Quindi dovrebbero essere anche sprovvisti di sensi come il gusto e l'olfatto, senza contare la mancanza delle funzioni sessuali. Probabilmente dovrebbero anche vedere e sentire in modo diverso da quello dei comuni esseri umani. Non sono particolari da nulla ma, mi pare, colpevolmente ignorati nella loro descrizione.
  20. "Purtroppo" commenta mesto, quando Zedelghem menziona gli orrori che calcano quel che resta della Terra. Il Sogno è lontano. Ormai irraggiungibile. Nessuno di loro può più farvi ritorno. Sono costretti ad arrancare qui, nel fango, combattendo quelle ombre che prima o poi finiranno per inghiottirli, come è successo a Sandii. Sandii. Il suo nome è una ferita aperta. Brucerebbe amaro come sale la sua lingua, se il suo corpo non fosse poco più che una statua, un simulacro di materia inerte. Un burattino, polvere tenuta assieme e mossa da una volontà indomita ed invincibile. Secoli sono passati dall'incolmabile perdita, eppure Sandii strazia ancora la sua anima ed il dolore gli appare reale, come lo squarcio scavato dalle zanne di un gamma, non importa quante volte ricostruisca il suo corpo. Le parole di Shino sembrano dettate dal delirio, eppure la minaccia gli appare subito preoccupante. Deve aver visto qualcosa laggiù, prima del loro incontro. E lui potrebbe non avere il tempo di aspettare il recupero del Faro. "Tu sembri diverso dagli altri" dice rivolto al suo ospite "Dimmi cosa sai dell'Abisso"
  21. Soddisfacente. è quello che pensa. Non crede sia possibile ottenere di meglio, in questa realtà in rovina. "Nel mondo da cui provengo" dice rivolto più a sé stesso che al suo accompagnatore, "le torri ospitano principesse addormentate" "prigioniere di draghi e stregoni potenti" depone delicatamente Shino nella branda "in attesa dei loro principi"
  22. Redarguisce duramente Zedelghem per come trasporta la sua compagna e gliela strappa dalle braccia. "Non è un sacco di patate. Portala come faresti con una principessa addormentata" Lo segue per assicurarsi che Shino sia alloggiata in un posto decoroso, adeguato al suo rango di guerriera sacra.
  23. "Già" ammette il detective Kawajiri "difficile credere che un ragazzino di quattordici anni possa arrivare a tanto" "Ma" continua stavolta rivolto ad Akihiro, "un vicino ha visto il figlio della coppia fuggire dalla scena del crimine subito dopo il fattaccio" Con il mento accenna alla finestra della sala da pranzo, sfondata. "Non molto credibile visto che siamo al quinto piano e il testimone giura che il sospettato strisciava lungo la parete verticale del palazzo" Fa un cenno al suo kohai che si allontana e poco dopo ritorna con un vecchietto dall'aria stranita. "Se ci tenete ad interrogarlo..." dice il detective descrivendo con l'indice dei cerchi attorno alla tempia. Ovviamente Kawajiri è convinto che il vecchio non abbia tutte le rotelle a posto. Kaeros'nyn
  24. Certo che no, loro venerano la grande discarica, ma attirano gli hakath e noi siamo i soli che possono difenderli.
  25. La donna incrocia le braccia sul petto quando ti si para davanti "Il mio nome è Aki Azumisara. Lavoro come biochimica alla Koruchem. E tu devi uccidere il mio principale"
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