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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Si, bellissime queste retrospettive. Scritte con il cuore, pure.
  2. Una onesta recensione del prodotto sarebbe interessante.
  3. Fortunatamente con l'editoria 2.0 (o siamo alla 3.0?) è più facile per i nuovi autori affacciarsi sul mercato o addirittura autoprodursi. Allo stesso tempo però manca il filtro delle case editrici e le professionalità che queste possono mettere in campo per guidare gli esordienti (e i bravi editor sono importanti persino per gli autori affermati). Il fantasy assieme alla fantascienza è stato a lungo appannaggio quasi esclusivo del mondo anglossassone, ma non faccio i salti di gioia quando vedo un autore italiano nutrire una specie di sudditanza psicologica e linguistica. Senza offesa, ma a me un tizio che si fa chiamare Manowar fa pensare al manga di Bastard o ad un gruppo heavy metal... insomma non il miglior attestato di coerenza ed originalità (a meno non si scopra che il suddetto Manowar è un metallaro degli anni '80 finito ad Ansorac e scambiato per una divinità eh!). Però magari altri lettori apprezzeranno. L'impressione che ho avuto io è di uno stile ancora non completamente maturo, ma è un inizio e sembra che la passione non manchi, perciò un grosso in bocca al lupo e l'augurio di alzare più possibile l'asticella della qualità.
  4. Bell'articolo. Ho scaricato anni fa il manuale e devo ancora averlo da qualche parte. Perché non parli anche di Katakumbas? Anche lui, se ricordo bene, piuttosto minimalista (o forse no, c'era una tabella con tipo cento demoni da invocare casualmente). Sicuramente con Lex Arcana condivideva gli anni, l'italianità degli autori e una certa originalità (Fantasy Italia medievale) oltre che un'ottima veste grafica. Ricordo ancora l'illustrazione a tutta pagina della classe dell'evocatrice... da me credo non a torto ribattezzata "provocatrice" .-P
  5. Le scelte degli adattatori mi piacciono di più .-) Vigorilla sembra il nome di un afrodisiaco, ma certamente comunica più che Laumspur. Ramas ha un sapore esotico un po' indiano lì dove probabilmente Kai doveva richiamare suggestioni da ninja nipponici. Il fatto che Dever scrivesse un libro in poche settimane a me non stupisce più di tanto: non si tratta di racconti particolarmente corposi. E bisogna ricordare che aveva già studiato tutta l'ambientazione prima di scrivere Lupo Solitario. L'idea era di lanciare il Magnamund come gioco di ruolo alla D&D fin dall'inizio, ma visto che l'editore voleva pagarlo poco, Joe ebbe il fiuto di usare il materiale già prodotto per i librogame. Anche io all'inizio mi ero fatto abbindolare dalla pagina introduttiva che sosteneva si potevano finire i libri giocando "bene". Non è così, purtroppo. A pochissimi paragrafi dall'inizio del primo libro ad un bivio, senza alcun indizio per decidere saggiamente, se si gira a destra invece che a sinistra si muore di colpo ad esempio. E cose del genere capitano di continuo nella prima parte della saga. Nel secondo, se ti fai soccorrere dai marinai e fai di tutto per non fidarti di loro, quelli ti rapinano comunque (e senza denaro muori poco più avanti). Poi se giochi saggiamente, crepi lo stesso (devi avere un'arte particolare per non venir massacrato nella galleria di Hammerdal oppure, facendo a pugni contro ogni buon senso, devi aver sottratto una lancia magica ad un un Helgast, che tutti sanno sono immortali e vanno evitati come la peste prima di mettere le mani sulla spada del Sole). Tantissime altre volte poi si crepa neanche per le proprie scelte, ma perché estrai un numero sbagliato dalla Tabella del Destino. Questi difetti affliggono maggiormente i primi volumi. Poi vengono un po' mitigati dal fatto che il tuo personaggio diventa superman se ha giocato il secondo volume (e quindi preso la Spada del Sole) e ammucchiato le discipline. I combattimenti infatti diventano più che altro una pratica da sbrigare in un paio di turni al massimo. Per fortuna che Dever si è accorto che qualcosa non andava! >_<
  6. Anche per me il primo librogame è stato Nel Regno del Terrore (conoscevo già gli "Scegli la tua avventura" ma lì non c'era un sistema di gioco sotto e la storia non era coerente, cambiava completamente, ed in modo imprevedibile, ad ogni bivio). Ero già stato introdotto a D&d, ma non avendo un gruppo di gioco le avventure in solitaria era il massimo a cui potevo ambire. Inutile dire che mi si aprì un mondo. Letteralmente. Nella mia tenera ingenuità di fanciullo, sovrastimando lo spessore del libro, ero convinto che eseguendo le giuste scelte avrei potuto veramente visitare tutte le località della mappa di gioco compiendo chissà quali imprese! .-D Dunque Lupo Solitario e Joe sono stati un autentico mito della mia infanzia, anche se oggi giudico i suoi migliori libri quelli dall'1 al 6 appunto e non ho mai sopportato il cambio di illustratore. Per me il Magnamund era è sarà sempre nelle suggestive grafiche di Gary Chalk. Neanche a farlo apposta la notizia della scomparsa di Dever mi ha colto durante la riscoperta della saga grazie al progetto Aon e alla bella app che permette di ripercorrere i libri sul proprio smartphone. Se da ragazzino Lupo Solitario lo avevo vissuto più che giocato (infatti baravo impunemente ,-P), con la app non si scappa, ti tocca stare alle regole. E non ho potuto fare a meno di notare i difetti insiti nel sistema ordito dall'autore. Mi riferisco in particolar modo al modo gratuito e scorretto di punire il giocatore, quasi che il racconto sia un percorso ad ostacoli da indovinare per tentativi e il successo sia un mix di scelte azzeccate e puro culo. Giri a destra invece che a sinistra? Sei morto. Tiri 1 invece che 2? Sei morto. Non hai questo oggetto o una determinata abilità? Indovina un po', sei morto! Scusa Joe, ma questa è una merdata. Per me resta il facino dei ricordi di bambino, dell'ambientazione spade e magia, delle mappe, delle illustrazioni di Chalk, e di un metaplot che lega felicemente i primi capitoli della saga. Spiace che ora questa epopea resti incompiuta. Ma poi qualcuno sa dirmi perché i Kai son diventati Ramas nell'edizione italiana? Sempre preferito essere un Gran Maestro Ramastan ad un Kai Lord.
  7. Io in questo momento sono in fase pornografico-rinascimentale. Sonetti lussuriosi Testi: Pietro Aretino (1492-1556), musiche: Mchael Nyman, voce: Marie Angel.
  8. Penso all'avvertenza che oggi viene stampata all'inizio di praticamente ogni regolamento dei giochi di ruolo: "ricorda che tu non sei il tuo personaggio!" Ovviamente ciò è dettato dall'inveterata paura che i giocatori confondano realtà e finzione ed inizino a comportarsi come Conan il barbaro, magari prendendo a spadate gli amichetti. I GDR sono stati guardati con diffidenza se non aperta ostilità in passato. Ricordo che è stato persino scritto un racconto e girato un film dove li si accusava di pervertire i ragazzi e portarli alla morte (racconto e film furono ispirati da un reale fatto di cronaca nera riguardante la morte di un giovane giocatore americano mentalmente fragile).
  9. Allora posso considerarmi abbastanza libero immagino. Ho delle idee per dei personaggi cyberpunk che volevo sviluppare da tempo, ma ci devo lavorare sopra. Se il risultato mi sembrerà soddisfacente potrei anche partecipare. Se nel frattempo si fa vivo qualcun altro, sono pronto a lasciargli il posto semmai.
  10. Ciao. Io vorrei sapere di più sull'impianto dell'avventura. Se ha forma aperta (i personaggi vivono 'semplicemente' le loro vite disfunzionali durante le quali alcuni eventi possono o meno accadere) o è a missione (il narratore scrive un canovaccio con dei punti fermi e un obiettivo da raggiungere). Chiedo perché nel secondo caso immagino non sia possibile calare qualsiasi personaggio ci venga in mente.
  11. Concludo il mio volo pindarico chiudendo un cerchio ideale con un ultimo esempio di fertile fusione multimediale. Il seguente videoclip su Safe and sound dei Capital Cities, monta spezzoni con l'evoluzione del ballo nel corso dei decenni con gli avanzamenti bellici delle rispettive epoche. Le immagini, unite al testo, producono un effetto ironico e surreale.
  12. Che non ricordo se avevo già postato .-P Interessante notare come videoclip di Moby proponga un suggestivo sodalizio fra animazione vintage e nuove estetiche. Questo tema non è nuovo, come vediamo nel videoclip dei Labyrinth Ear che presenta spezzoni dal cortometraggio Snow White di Betty Boop del 1933. Che è fantastico per la verve grottesca e surreale. Tra l'altro il corto di Fleischer è considerato uno dei capolavori di tutti i tempi dell'animazione mondiale. Anche il personaggio di Betty Boop è sorprendentemente moderno, nonostante i suoi antichi natali: trasgressiva eroina sexy con un cane per amante nel tondeggiante ed imprevedibile mondo dell'animazione americana anni '30.
  13. Funziona bene l'idea di usare un simpatico stile "retro-disney" per accentuare l'impressione di straniamento. Però il video della canzone di Moby è negativo all'ennesima potenza. Qualche anno fa avrei probabilmente adorato il suo pessimismo cosmico cartoonesco (filone che annovera notevoli videoclip animati come il vecchio Do the Evolution dei Pearl Jam fra gli altri), ma oggi sento maggior bisogno di speranza quindi mi sparo un Agosto dei Perturbazione. Annata 2004.
  14. Dalla colonna sonora del distopico sim-city stalin-comunista Soviet City.
  15. In tema di animazione: Fa strano ascoltarla mentre la città esplode. C'è da dire che io preferisco di gran lunga l'interpretazione di Di Stefano del 1955. Per chi è interessato: https://www.youtube.com/watch?v=4BHp8R30Wtk
  16. Fantastico. Sembrano due demoni in calore .-D
  17. Bisogna aggiungere che è disponibile davvero tanto materiale gratuito per questo Stars, ne ho scaricato un po' e sembra pure fatto bene, anche se sintetico. Al volo mi sembra di aver letto di astronavi "che sanguinano" e poi c'è un minicompendio (4 pagine) che descrive i Red Sangha, una setta di "mercenari buddisti" esperti di arti marziali (praticamente jedi-shaolin mercenari) con le regole per usarli come personaggi giocanti. Insomma ci si può sbizzarrire.
  18. Sorge un parallelo con i così detti videogiochi rogue-like che sono tornati alla ribalta negli ultimi anni. Anche lì vengono riproposte le caratteristiche della vecchia scuola videoludica, in primis la costruzione casuale dell'avventura. Senza contare il grande richiamo che esercita l'idea di proceduralità in alcuni dei titoli moderni (No men sky, Elite Dangerous, Star Citizen, ecc...) che ambiscono ad offrire ai giocatori interi universi con cui interagire fuori da trame-binario prefissate. Questo secondo me rivela senza ombra dubbio la perdurante influenza -e il fascino!- esercitato dai mondi immaginari dei primi gdr sui videogiochi.
  19. Che bella scoperta! Grazie. Sistema utilissimo anche applicato ad altri giochi sci-fi come Eclipse Phase (e non mi riferisco solo ai mondi alieni del gatecrashing). Non sapevo che il filone della pre-generazione casuale fosse una vestigia dei vecchi giochi di ruolo. In effetti questo darebbe prospettiva storica alle tabelle per generare casualmente background in vecchi sistemi come Cyberpunk2020.
  20. Grazie per l'approfondita indagine ,-D Spero modifichino il sistema in futuro per renderlo più coerente e sicuro (basterebbe vietare di postare in una conversazione deserta o, almeno, aggiungere un avviso in calce ai messaggi). Per il resto il sistema della conversazione è sicuramente più elegante e pratico di quello dei PM tradizionali.
  21. Sarà, ma avrei preferito un sistema che non lasciava spazio ad ambiguità. Non ha molto senso permettere di postare in una discussione che nessuno oltre te può leggere.
  22. Mmmh, ma questo impedisce al secondo utente di appendere messaggi alla discussione orfana? Perché magari uno fa reply senza accorgersi che quello dall'altro capo del filo se ne è andato. Vorrei l'assicurazione che questo meccanismo non dia adito ad incomprensioni, tipo uno che manda messaggi che l'altro non leggerà mai.
  23. Vorrei un chiarimento per quanto riguarda la funzione di cancellazione dei messaggi privati (lo spazio, prima o poi, finisce). Da quello che ho capito l'unico modo per recuperare spazio è cancellarsi da una conversazione. In questo caso un messaggio di avviso avverte che il tuo interlocutore continuerà comunque a vedere il carteggio anche se tu non potrai più parteciparvi. Cosa succede se io cancello una conversazione e l'altro utente vi aggancia un nuovo messaggio? Io non lo riceverò mai ne saprò che mi è stato inviato?
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