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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Aggiungo che se provo ad accedere con il mio vecchio account ora ricevo il messaggio d'errore: Si è verificato un problema Qualcosa è andato storto. Riprova. Codice errore EX1146
  2. Anche se non ricordo la mail con cui mi ero a suo tempo registrato?
  3. Il mio problema è che pur ricordando perfettamente id e password (sul vecchio forum mai avuto problemi a loggare), probabilmente la mail di riferimento con cui mi ero registrato anni fa è stata ormai chiusa e oltretutto neanche sono più sicuro di quale sia. Che si può fare in questo caso? Perdere il vecchio account solo per la migrazione mi sembra un peccato.
  4. Salute, sono l'utente Mezzanotte. Non riesco a loggare con il mio vecchio account. Ho provato a rimpostare la password facendomene inviare una nuova ai vecchi indirizzi email, ma di questi il forum non ne riconosce nessuno.
  5. Per un istante soppesa l'arma nel palmo della mano. Avrebbe preferito un calibro maggiore, la struttura in polimeri e le dimensioni compatte la fanno sembrare un giocattolo per bambini, buona al massimo per sforacchiare le magliette di kevlar dei ragazzini che spacciano crack nei bassifondi, ma meglio di niente. Prende il caricatore dal cassonetto e lo innesta nel manico della pistola, poi infila tutto nei pantaloni, dietro alla schiena, dove l'arma se ne starà ben nascosta sotto l'ampio maglione prestatole da Yuri. Ora cercherà un terminale pubblico e lascerà un messaggio sulla bacheca di Face the Fax. Qualcosa di vago per non attrarre l'attenzione di chi stia eventualmente setacciando la Rete alla ricerca di sue tracce, ma abbastanza intrigante da far drizzare le antenne del re dell'informazione sotterranea. Qualcosa tipo "Container di bambini africani comprato da banca dei corpi" Assolutamente disgustoso, vago ma plausibile, e non collegabile alla sparatoria di quella mattina. Quindi perfetto. La notizia conterrà l'indirizzo ad una casella di posta usa e getta. Con un po' di fortuna potrebbe riuscire ad avere un incontro con la voce più libera ed ascoltata della Rete. Qualcosa di troppo grosso e duro persino per le chiappe corazzate della SafeChild.
  6. Dubita che Sigurdson avrà meno problemi per averla sottratta alla custodia della polizia e poi "persa". Però quello che gli ha detto è vero. Non crede di avere alcuna possibilità di ritrovare il bambino. Si era messa in caccia per orgoglio, cieca ostinazione. Ma questo prima di scoprirsi completamente sola. Ora è ricercata, sta agendo su iniziativa personale contro gli interessi sia della famiglia del bambino che dei suoi vecchi datori di lavoro. Anche se per puro miracolo i rapitori avessero lasciato una pista da seguire, non potrebbe certo garantire l'incolumità di Junior. Gli brucia ammetterlo ma con tutta probabilità il moccioso ha più speranze di sopravvivere se lei non fa nulla. Sì, nelle sue condizioni cercare i rapitori avrebbe peggiorato la situazione e lei non poteva permettersi di morire o finire in prigione. Per Vania. Junior era solo il suo lavoro. Vania era la sua vita. La sua vita. Strano, non lo aveva mai ammesso prima. Aveva sempre pensato al piccolo come ad un lavoro, un rischio da gestire come tutti gli altri. Aveva rifiutato l'aborto che gli aveva offerto l'esercito senza capire il perché. Che madre disgraziata. Suo figlio, e lei non era sicura neanche di amarlo. Solo ora comprendeva veramente l'importanza del cucciolo. Vania era la sua umanità. Una piccola scarica elettrica alla base del cranio. Sandevistan di nuovo carico sotto polimeri e muscoli trapiantati. Quel poco che le rimaneva. Spoiler: Il piano è minacciare di vendere la storia ai tabloid per cercare di ottenere dalla Safe buonauscita e immunità
  7. "Potremmo cercarli insieme" suggerisce "Ora che l'azienda mi ha scaricata ed ha comprato la polizia sarà difficile, se non impossibile, per me muovermi da sola. Provare a rintracciare i responsabili ed affrontarli richiede mezzi, una squadra addestrata..."
  8. Assume un'espressione sorpresa, poi capisce che la sua deposizione deve essere finita dritta nel cestino della spazzatura. "La sparatoria è stata causata dagli uomini responsabili del rapimento del figlio di Juan Orlando, un imprenditore che lavora nell'edilizia credo. I miei ex datori di lavoro, la Safe Children, e il padre del ragazzino stanno cercando di tenere la cosa segreta, persino alla polizia. Forse la Safe ha convinto mr. Orlando che così hanno più possibilità di riavere il moccioso vivo, ma soprattutto a loro non piace far conoscere i loro fallimenti. Però cercare di farmi fuori su due piedi... credo abbiano paura di qualcosa"
  9. "Io non so cosa cerca, tenente" c'è una traccia di sofferenza nella voce "so solo che un commando di uomini hanno attaccato la macchina su cui viaggiavo, stamattina, e rapito il bambino che ero pagata per proteggere. Subito dopo la società per cui lavoravo ha eliminato il mio codice operativo e poco fa ha tentato di uccidermi su di un cellulare della polizia, dopo averne pagato gli agenti" guarda l'ingresso terribilmente vicino dell'edificio come se fossero le fauci di un leviatano o le porte dell'inferno, pronte ad inghiottirla. "Lei sostiene di non essere un giudice, tenente Sigurdson, ma si sbaglia. Perché se mi consegna alla polizia corrotta mi condannerà a morte. Condannerà me e condannerà mio figlio. Avrà due innocenti sulla coscienza"
  10. L'antidolorifico è spento. Mugula dal dolore. Forse anche con le mani libere avrebbe problemi a battere Sigurdson, per via della ferita alla spalla. "Ritiro quello che ho detto sulla cortesia" Newport in vacanza? La sta prendendo in giro o c'è qualcosa che non sa? Ci sono un mucchio di cose che non sa. È stanca di non sapere, cosa sta accadendo, cosa vogliono veramente da lei. Deve farsi di droga. Ha ancora le benzo in tasca, ma se la internano è quasi certo che gliele leveranno. Non vuole andare in astinenza in prigione. Ha visto vecchie troie prostituirsi per una dose di fendimetrazina. Preferirebbe infilarsi la canna di una pistola in bocca e tirare direttamente il grilletto che ridursi come una di loro. Ma c'è Vania. Vania, Vania, Vania. Potrebbe mai perdonarla? E lei, potrebbe mai perdonarsi? "Ho un bambino piccolo" dice rivolta al tenente "Si chiama Ivan. Ha solo sei anni. Se finisco in prigione lui finisce in strada"
  11. "Desolata che le vostre signore non ve la diano stanotte" aggrotta la fronte fintamente dispiaciuta. Il palazzo della polizia è davanti a lei, pronta ad inghiottirla, non a proteggerla. Lo osserva per qualche istante immersa nei suoi pensieri "Non preoccupatevi, dirò al giudice che siete stati cortesi con me. Che non dovrebbe incriminarvi per aver fermato il trasporto di un indiziato e averlo sottratto alla custodia con la minaccia delle armi per ottenere da lui informazioni per scopi personali. Credo che il sergente Newport della polizia federale sarà più che felice di confermare la mia versione dei fatti" Si prepara ad uscire "Qualcuno di voi mi accompagna o devo andarci da sola a fare questa cavolo di deposizione?"
  12. Si lascia ricadere pesantemente sul sedile posteriore "Non sia ridicolo, i poliziotti fanno accordi tutti i giorni per ottenere informazioni" Il telaio del SUV geme oltraggiato sotto i suoi muscoli trapiantati e gli strati di polimeri antiproiettile mentre cerca una posizione più comoda. Poi sospira. "Mi spiace, se non può aiutare me io non posso aiutare lei. Temo abbia ingaggiato il grande Carlos per nulla"
  13. "Le informazioni si pagano" osserva lei senza battere ciglio "mi levi i braccialetti e io le racconterò la mia schifosa mattinata se proprio ci tiene" Gli porge i polsi ammanettati con aria innocente "comincio a sentirmi come se fossi sposata a qualcuno"
  14. Le dannate manette sono a prova di manomissione, però continua a rigirarsele sui polsi, come se la cosa potesse farla sentire meno impotente. "Mi fa piacere che lei sia un uomo di sani principi felicemente sposato... e che la mia virtù non corra rischi" aggiunge un attimo dopo con un pizzico di ironia. Perché non esistono uomini di sani principi. Non più. Quelli sono stati i primi a morire, a perdere tutto. Poveri stupidi. "Ora perché non mi dice quale è il suo vero obiettivo tenente Sigurdson? Così potrò aiutarla meglio"
  15. "E io sono pronta a collaborare tenente, ma in cambio voglio la libertà. I miei vecchi datori di lavoro sembra mi vogliano morta e la polizia non può proteggermi"
  16. Esamina da vicino le manette nella vana speranza di trovare un modo per manometterle "Un favore per conto di chi? Neanche il padre del moccioso mi è sembrato molto interessato a riaverlo tutto intero. Quando gli ho offerto il mio aiuto mr. Orlando mi ha minacciata"
  17. Il sedile imbottito del suv è più morbido della panca d'acciaio del furgone, però lei è sempre ammanettata. Questo le ricorda che è ancora prigioniera, che questi uomini non sono suoi amici, che per quanto ne sa potrebbero essere finti poliziotti, o corrotti. Che il tenente Sigurdson potrebbe passare da parlare al finestrino dell'Escalade a puntargli una pistola alla tempia in un secondo. Non può fidarsi di nessuno. "Ho rilasciato una deposizione al commissariato" fa notare, guardinga. "Non l'ha letta?"
  18. Tutto accade con esasperante lentezza, per via del Sandevistan. Quando l'uomo la sgancia dal furgone lei è pronta per spezzargli il collo in un battito di ciglia. Terribilmente pronta. Come una liceale sul punto di perdere la verginità durante il ballo di fine corso. L'impulso è forte. Oh vorrebbe tanto ballare con il Collega e spezzargli le ossa, e scaricare tutta la rabbia per essere stata tradita e quasi uccisa. Ma chissà come poi reagirebbero gli uomini attorno a lei vedendoglielo fare. Ha già abbastanza problemi da risolvere per volerne degli altri. Spegni, subvocalizza, e l'impianto nel suo cervello rallenta il mondo fino ad una velocità umana. Scende dal furgone della swat per salire sulla macchina. Ha solo cambiato carcerieri, ma almeno adesso non stanno minacciando di farle saltare le cervella. Non ancora. Comunque un notevole miglioramento.
  19. @master Spoiler: Immagino che la frenata abbia fatto avvicinare il "collega". Se ne ho la possibilità attiverei il Sandevistan per provare a disarmarlo e stringergli il collo fra i polsi ammanettati, usandolo come scudo umano. Non è che ho la garanzia che questi galantuomini rispettino i saggi consigli di un uomo di legge
  20. "Forse ti stupirebbe sapere quante persone sono disposte ad aiutarti se hai dei soldi da dargli" risponde ironica. "Cos'è, non avete i tracciati della mia carta di credito? È bello sapere che le banche si fanno corrompere meno della polizia" Poi ci prova "Però prima di passare al commissariato ho incontrato un amico e gli ho raccontato tutto. Sai, nel caso mi fosse successo un incidente o mi avessero sbattuto in prigione con una falsa accusa"
  21. Si stringe nelle spalle, il dolore della ferita è solo un rumore di fondo. "Mi avevano sparato. L'idea era di inseguire i rapitori, ma perdevo troppo sangue e non riuscivo a contattare i superiori. Il telefono si comportava in modo strano. Ho pensato ci fosse qualcosa che non andava e così l'ho gettato e mi sono trascinata da un bisturi clandestino; lui mi ha rattoppata senza fare domande in cambio di un po' di eurodollari" Lo guarda di traverso "Potrei aver raccontato la storia del rapimento a qualcuno. È questo che ti preoccupa?"
  22. "Io ti servo" continua lei, come se tutto il resto fosse privo di importanza in quel momento "sono probabilmente l'unica possibilità che hai di riuscire nell'incarico che ti è stato assegnato. Vedi come vengono ricompensati i fallimenti" e a sottolineare il concetto solleva i polsi ammanettati. No, non le può sparare, e lei non può finire in prigione. Chi penserebbe allora a Vania? Osserva le due guardie armate sedute con loro prima di riportare il suo sguardo su di lui: se le hanno corrotte per arrestarla, possono certamente fare lo stesso per liberarla. "Fai cadere le accuse e io ti aiuterò a non rovinare il tuo stato di servizio, collega" Sorriso malizioso "Potrebbe stupirti quello che so fare senza manette"
  23. "Sembrava una IA" mezzo secolo di progressi nel campo delle intelligenze artificiali e ancora le facevano con la voce da barattolo di latta. No, la cosa era voluta. Non volevano venissero scambiate per esseri umani. "Davvero vuoi spararmi davanti a degli agenti?"
  24. "Allora devo essermi persa qualche circolare aziendale" esclama beffarda dando uno strattone alle catene "Nessuno si è degnato di informarmi di nulla. E quando ho chiamato il numero d'emergenza mi avete CANCELLATO. Se volete che torni a lavorare per voi voglio una spiegazione convincente, collega"
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