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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. il Fato deve farsi perdonare parecchie cose!
  2. Anouk Quaqtaq - Glabro (in Furia) La Rabbia ora scorre potente in lei, ed è una rabbia buona, non lordata dalle abominevoli oscenità che a volte la Furia porta con sé. Anouk ha sentito storie, nel lungo tepore raccolto dei fuochi di sterco di caribù degli accampamenti invernali, di fratelli e sorelle così logorati dalla Guerra da abbandonarsi senza alcun controllo ad atti indicibili sui corpi dei caduti, nemici e amici. Per un garou la Furia è la più grande benedizione di Madre Luna, ma cadere schiavo degli impulsi propri del Wyrm è la massima vergogna. Alcuni wendigo si uccidono quando accade, tale la loro disperazione di fronte all'orrore degli atti compiuti. Ma l'oscurità non ha ancora toccato Anouk, che per la prima volta si abbandona a questa nuova travolgente sensazione. Forse, pensa, è un po' come stare vicino ad un bel ragazzo che ti piace. Come quando lui ti tocca è c'è quella specie di scarica elettrica che ti attraversa tutta e non ti fa capire più nulla. Quando tutti i freni saltano e senti che potresti fare qualunque cosa. Per lui. Con lui. Anouk non ha avuto molti ragazzi nella sua giovane esistenza perciò la Furia le sembra persino meglio. Il mento della guardia cede come cristallo quando il suo pugno si abbatte con la potenza di una cannonata. Sente l'osso incrinarsi, forse rompersi, con un suono di legna secca che viene spezzata. Ed è una sensazione nuova ed esaltante, bellissima, che la riempie di gioia infantile. Chi ha bisogno di sguardi furtivi, timidi tocchi e parole lasciate in sospeso quando può avere QUESTO? Accucciata sul petto della sua preda ormai semicosciente rimane con il pugno sospeso a mezz'aria, nell'atto del colpo di grazia, quando vede l'ultima delle guardie darsi alla fuga. Si passa la lingua sulle labbra perchè sta salivando abbondantemente. Altra legna secca.
  3. Fulminatori non è forse il più felice degli adattamenti, ma qui stiamo parlando di adattare, e una delle regole dell'adattamento è che a volte si può rinunciare ad una traduzione letterale per restituire un significato al fruitore della lingua di arrivo. Vero anche, poi, che ostinarsi ad adattare il meno possibile può portare a risultati deleteri. Secondo me bisognerebbe sempre valutare attentamete caso per caso senza voler tradurre per forza tutto il traducibile, ma anche senza rinunciare completamente a farlo. Ricordo ad esempio il nefando adattamento di un OAV di Gundam in cui venivano usati a manetta termini inglesi. Questi erano presenti anche nel master giapponese e l'adattatore, probabilmente rifacendosi alla scellerata scuola di messer Cannarsi, li aveva importati tutti acriticamente nella versione italiana per restare il più caninamente fedele possibile a quella nipponica. Il problema era che erano tutti termini di uso più o meno comune facilmente traducibili tipo, giusto per fare un esempio, "detriti". Siccome nel cartone i giapponesi si ostinavano a chiamare i detriti spaziali debris, pure in italiano ti dovevi sorbire bestialità tipo "oh, ma guarda, abbiamo avvistato un campo di debris". Roba da matti. Comunque usare Maglia in Eclipse Phase (giusto per fare un altro esempio) per me è persino doveroso. Questo perché un inglese legge Mesh e capisce proprio Maglia (corrispondenza perfetta). Un italiano invece legge Mesh e non capisce proprio nulla. Non ha senso usare l'italiano e lasciare non tradotti termini di facile resa solo perché a qualcuno sembrano più belli. Così facendo si perde il significato che l'autore voleva fosse evidente al lettore della sua opera. Il che equivale ad un tradimento superiore a quello della traduzione stessa.
  4. Mmh, io la penso un po' diversamente. Perché è indubbio che un (buon) adattamento permetta a un pubblico più vasto di godere pienamente l'opera restituendo un'immersione che altrimenti il non madre lingua perderebbe. Credo che l'ottimo sarebbe poter scegliere come gustarsi un prodotto: in originale con i sottotitoli magari, oppure adattato. Nella mia esperienza ho incontrato opere che ho amato in lingua originale, altre a cui ho preferito l'adattamento per ragioni varie. A prescindere da questo trovo un buon adattamento opera di massimo merito e considerazione. Arte difficile di grande rispetto, perché non sempre basta conoscere la lingua per comprendere pienamente un'opera.
  5. Io vedrei queste occasioni più come opportunità che come problemi. Tutto l'inglese che so io l'ho imparato giocando alle avventure grafiche della Lucasarts su Commodore 64. Ho dovuto imparare se volevo giocare perché la localizzazione dei videogiochi allora era roba rara. Oggi preferisco comunque una buona localizzazione se posso scegliere, ma a MasterX dico che la fatica di impratichirsi con l'idioma d'albione vale -ovviamente- la candala, ti si aprono orizzonti prima impensabili fosse anche solo per il piacere personale (pensa solo al piacere di godere di libri e fumetti non tradotti ad esempio). Fatto questo bisogna ammettere che Eclipse Phase non è proprio il massimo per imparare l'inglese. Il manuale è pieno di tecnicismi e complessità anche linguistiche. Basti pensare all'assurda nomenclatura di gioco utilizzata 😆 Però i racconti nei manuali sono proprio appassionanti.
  6. Io invece credevo che fosse l'opzione corpo a corpo la più coerente. Sicuramente un octomorph è più indicato al corpo a corpo che al combattimento a distanza, sia per il becco, che per le capacità mimetiche/infiltrazione e sì, per le otto braccia! I tentacoli dei polipi sono tutt'altro che deboli (in effetti sono tutto muscoli) e le ventose assicurano prese formidabili. Anche solo usare i tentacoli per immobilizzare la preda per poi usare il becco dovrebbe essere degnamente rappresentato in gioco a mio avviso. Si tratta della forma di combattimento più naturale per un corpo simile. Per lo stesso motivo trovo abbastanza ridicolo che un octomorfo usi armi a distanza. Come le azionerebbe con i tentacoli senza protesi cibernetiche apposite? Immagino dovrebbe puntarle con i tentacoli e azionarli tramite la Maglia. Eh, potrebbe funzionare. Mi rendo conto che affidarsi al corpo a corpo contro armi hi-tech è un grosso handicap, il mio era un tentativo di coerenza. Per quanto mi faccia sorridere una grossa piovra che agita una pistola probabilmente hai ragione tu. Però non vorrei fare completamente schifo in CAC. I miei antenati erano grandi predatori degli abissi!
  7. Secondo me due hacker potrebbero pure collaborare. Il problema semmai verrebbe quando si viene alle mani. Il mio pg dovrebbe cavarsela nel corpo a corpo (ha un becco ultraduro e otto braccia, diamine!) ma per tutto il resto... mastercard? 😅
  8. Io avevo capito l'esatto contrario, cioè che si caldeggiava di variare i personaggi perché erano troppo simili 😮
  9. Mi raccomando di evitare i muri di testo! 😆 L'uso di paragrafi snelli è d'uopo, sopratutto in rete.
  10. Anouk Quaqtaq - Glabro Il Figlio di Gaia la raggiunge. Lei lascia docilmente che il mezzaluna l'aiuti a rimettersi in piedi. Ha metà del corpo intorpidita, ma per fortuna non arrivano altri colpi pieni di veleno a stenderla completamente. Vede le insegne della DNA, ma aveva già capito chi erano quando il primo dardo narcolettico era andato a segno. Il loro stile, senza dubbio. Con orrore segue il metis attaccare gli umani. Non era quello il piano! Impreca. Non possono lasciarlo indietro. Non mi farò mai parare il culo da un mulo. Afferra il braccio di Eric che già la tira via, verso la salvezza. "Aspetta", dice "ho cambiato idea. Combattiamo" La rabbia monta e lei non fa nulla per reprimerla. Assecondarla è facile, basta che pensi a suo padre. Un attimo e qualsiasi pensiero razionale, timore e paura svaniscono mentre inizia a digrignare i denti ora più simili a zanne, a sbavare. Non sente più la droga nelle vene, né Eric che muove le labbra per dirgli qualcosa, mentre cerca di trattenerla. Si scioglie dal suo abbraccio con violenza. Solo la furia scorre in lei mentre carica i nemici a testa bassa, precipitandosi al fianco di Cuore d'Ebano. Non sono ragazzi, ma garou. Tutti eroi.
  11. Cambio di programma. Mi lascio invasare dalla furia e mi unisco alla mischia.
  12. E non dimentichiamo il revival degli anni '80 che va per la maggiore.
  13. Le due guardie si guardano perplesse perché sembri appena uscita da una mattanza, ma poi decidono di seguire il tuo consiglio. Meglio evitare incidenti diplomatici con le latariane. A quanto pare Taraneh ha usato tutta l'influenza di Zadracarta per assicurare alla sua sicaria la più ampia autonomia operativa possibile pur di metterti le mani addosso. Ti concentri sul convoglio. Le donne sono poche e nessuna di loro viaggia da sola, tutte però indossano quel diamine di vestito dentro cui sparire che ti farebbe comodo. Ma ancora più comodo sarebbe un accompagnatore. Sei abbastanza sicura che se butti il chip, senza un maschio al fianco infrangeresti qualche assurda legge sessista dei Mercanti. Controlli le fermate intermedie. Non ce ne sono. Sei su un diretto che fa la spola fra Surat e Suvali. Una voce dagli altoparlanti avvisa di fissarsi bene ai sedili con le apposite cinture e poco dopo senti tornare la gravità. I vagoni arrivano alla stazione dell'habitat e la gente comincia a defluire fuori dal convoglio.
  14. Siamo nel 3200 Dopo Cristo in mezzo alle stelle, mica in itaglia. La cartamoneta nei posti civili non si usa più. Se butti via il chip perdi anche il credito.
  15. Snes, ma dove sei finito? .-(

    1. Ipergigio

      Ipergigio

      Tra poco è un anno intero. Peccato, lui è uno dei poichi esperti italiani di WoD & CoD!

  16. Poveri sciocchi! e... Il tizio della prima intervista: tipico dungeon master!
  17. Anouk si rialza e riprende a scappare.
  18. il mio post è che mi rialzo e continuo a scappare. L'azione non è cambiata.
  19. Sadira aveva il chip con le credenziali e il credito impiantato sotto la pelle, perciò tu le hai aperto il braccio e glielo hai strappato dalle carni. Così superi i varchi. A quanto pare Mashin aveva tutte le autorizzazioni in regola. Raggiungi uno dei raggi che collegano il porto con l'habitat e lì prendi la monorotaia per Suvali, afflosciandoti su un sedile. Gli altri passeggeri si allontanano da te spaventati, come se avessi la peste. Hai l'odore della violenza addosso. E anche l'aspetto. Vesti strappate, sangue rappreso. Un paio di hurras sale sul convoglio e ti passa vicino. Tu stringi nervosamente la metalama che ora ha la forma di un semplice braccialetto, attorno al tuo polso. Le guardie ti guardano, controllano il loro terminali. Uno dei due si china su di te e ti chiede se hai bisogno di aiuto. Grazie al chip insanguinato che hai in tasca per loro non sei Emalaith Hedayat la ricercata numero uno in tutto il Settore, ma Sadira Ziarati, attacché dell'ambasciatrice di Zadracarta su Suvali. In missione per conto di Dio.
  20. Non riuscendo a trovare subito quello che mi serviva e come funzionava (che il sito poi abbia due opzioni messe in croce rende tutto più grave) ho girato diverse volte a vuoto e questo mi ha dato fastidio. Sarà che ormai studiamo web usability e siamo abituati ad interfacce grafiche eleganti e funzionali. Comunque offre funzionalità interessanti.
  21. Mi sono registrato su Unseen Servant e alla partita. Però mannaggia che complicazioni! Dovrebbero migliorare l'ergonomia del sito.
  22. Ah sì, come minimo porti gli effetti dello scontro ben visibili su di te (sangue, vesti lacerate)
  23. Ah sì, me lo stavo studiando. In giornata provvedo.
  24. è meglio indicare sempre con chiarezza le azioni. Nel post l'unica cosa sicura che si evinceva era che hai preso l'arma. Ci sono validi motivi per cui avresti potuto lasciare le altre cose al loro posto. Ad esempio ho pensato avessi timore di farti tracciare. Per stavolta facciamo che hai preso tutto allora, però stai attento in futuro. Questi sono particolari importanti.
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