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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Tranquillo, è tutto ok. Piuttosto, ma la cronaca di mannari non parte più?
  2. Diamine, mi spiace. Però non capisco perché non siate scappati subito con Vadim oppure rifiutati di consegnarlo alle latariane se volevate l'azione. Ne avreste avuta a palate. Era chiaro che portandolo al ricevimento lo avreste scambiato per restare al potere.
  3. Plettro è assente da un po'. Finché non torna a farsi vivo prendo io il controllo del dottore.
  4. "Sono certa troverete il modo di farlo" è l'inquietante risposta di Afràs. "Buonanotte signor Ublyudok, dottor Petrov", vi saluta l'ambasciatrice. Lasciate la Kahar senza ulteriori problemi. Sul vostro mezzo, mentre tornate verso la sede della Vorota, Ivan è silenzioso. In verità non ha detto quasi nulla per tutta la serata ma lo fa adesso, fissando i finestrini su cui viene proiettato uno spot del Grande Piano di Sviluppo di Fog appena inagurato dalla Fondazione. La latariana sullo schermo è bellissima. Il suo sorriso è perfetto ed invitante mentre illustra investimenti e prospettive di crescita ad alcuni rudi balenieri che assistono rapiti. Sembra completamente a suo agio fra quegli uomini. Non li minaccia. Non gli ordina di levarsi i pantaloni e di pisciare in un buco nel pavimento. Forse ha avuto anche lei un padre. Forse è qualcosa di peggio. Siamo veramente i padroni di questo mondo, Nereo? ti chiede Ivan.
  5. Il povero Philippe dunque, da bravo cavaliere anche se lui avrebbe forse sognato qualcosa di diverso, si arrangia a dormire sul pavimento lasciandoti la cuccetta. L'apotecario ha una grande conoscienza del bioma di Pentolino e delle sue risorse, ma al di fuori di questo deve imparare tutto. Tu, con i tuoi limiti, cerchi di essergli maestra. Phil sembra accettare il fatto che non vuoi essere sua. Ma coltiva la speranza che con la prolungata vicinanza i tuoi sentimenti possano cambiare. Vivete segregati in cabina; a portarvi i pasti è il giovane mozzo della Khianat fars.
  6. Ora non esageri con le richieste, signor Ublyudok, ti rimprovera Afràs, temo dovranno accontentarsi di quanto le ho appena detto. Vi ho gentilmente fornito una versione accettabile dei fatti, per cui mi dovrebbe essere grata. Vuole veramente la verità? Quella che non la farà dormire la notte.
  7. Il ragazzino fa capire a Philippe che deve bere il latte mimando l'azione, e tu e l'apotecario eseguite il semplice rituale di benvenuto. Il Mercante sembra soddisfatto, così salite a bordo. Il Tajir poi vi fa entrare in una stanzetta e vi ci chiude dentro dicendo che non avete nulla da temere da lui, ma che il resto dell'equipaggio è un branco di animali abituato a sfogarsi sugli schiavi. Perciò, per evitare incidenti, vi farete il viaggio chiusi in cabina. Tutto per il vostro bene, s'intende. Se ne va via ridendo e così vi ritrovate, in un certo senso, di nuovo prigionieri. La robusta porta bloccata, un bagno che fa schifo e una sola cuccetta. L'unico a cui non sembra dispiacere affatto la sistemazione è Philippe.
  8. Ah! Segreti e misteri! esclama il mercante. Non mi dispiacciono. Si vendono assai meglio di schiavi, erbe e minerali e occupano meno spazio! Avrai il tuo passaggio, ragazzo, perché in genere ho fiuto per gli affari e credo spunterò un ottimo prezzo dalla femmina che ti porti dietro. La Khianat fars (خيانة فرس), la nave del tajir, è una tozza fregata mercantile color melanzana dall'aspetto trasandato con undici membri di equipaggio e l'aspetto di una cannoniera. Il mercante non ha lesinato sugli armamenti infatti: conti non meno di cinque laser multifocali e persino un lancia-torpedini. "A volte condividiamo la rotta di Pentolino con i pirati" dice il tajir a Phillippe, e nominando l'anatema dei Mercanti si produce in un energico scongiuro sputandosi nel palmo della mano e strizzandosi i testicoli. "Vengono qui per vendere i loro schiavi, ma se ne tornano con le stive vuote di solito. Perciò se sulla strada del ritorno avvistano qualche boccone succulento.." Stai imparando a conoscere gli altujjar. Quando trattano in presenza di un maschio ignorano platealmente le donne presenti, fossero anche capi di stato e regine. La loro stirpe sarebbe già stata epurata da un pezzo dalle tue sorelle, non fossero così maledettamente utili. Sulla rampa di accesso della Khianat un ragazzino offre a te e Philippe una coppa di latte di pecora. Purtroppo non sai molto della loro cultura. Hai sentito dire che per gli altujjar l'ospitalità è sacra. Aderiscono ad un codice detto alramz che gli impone alti standard di correttezza. Ma hanno anche una ricca casta di giuristi specializzati nell'indicare scappatoie per aggirarlo, alla bisogna, senza violarlo.
  9. Il mercante è irritato dal dover trattare con una donna. "C'è un solo motivo per cui una femmina dovrebbe aprir bocca", dice. Ma per fortuna Philippe si intromette e non gli fa terminar la frase, perché non sai come reagiresti ad un altro insulto. Il tuo giovane amante afferma con convinzione che sei una grande guerriera proveniente da un mondo in cui le donne combattono anche meglio degli uomini. E al tajir certo non dispiacerebbe avere un valente guerriero in più nel viaggio di ritorno. Non ci sono forse insidie fra le stelle? Philippe sta un po' abbellendo la realtà. Non è che tu abbia fatto chissà quale sfoggio di perizia bellica da quando hai messo piede quaggiù. Deve aver sentito qualcosa sulla tua provenienza mentre eri schiava di guerra, ma evidentemente non sa nulla di Zadracarta o si guarderebbe bene dal tesserne le lodi. Sia come sia il tajir ora appare più interessato. Si liscia la barba, poi arriccia i baffi. Sei una latariana? Ti chiede. è raro vedervi viaggiare da sole. Sopratutto, come è possibile che tu sia finita qui?
  10. Un piccolo aggiornamento: la campagna kickstarter di Historia si è conclusa in questi giorni (anche se sarà possibile pledggiare il progetto anche in seguito) con enorme successo. Gli obiettivi annunciati sono stati raggiunti con grande soddisfazione di tutti, perciò il piatto dei backers sarà bello ricco. Gli sviluppatori hanno anche inserito una classe extra (lo studioso) per ringraziare i sostenitori. Ora tocca aspettare fino a novembre 2020 *sigh*
  11. Sono costernata, dice Afràs, il malessere di Vadim si è dimostrato più grave del previsto. Una rara quanto pericolosa forma di reazione ad un antigene del nostro mondo natale presente al banchetto di stasera, a quanto sembra. Ho ritenuto opportuno autorizzare il suo trasferimento ad un centro specializzato, su Latarius. Vi terrò informati sulle sue condizioni, ovviamente.
  12. Ti blocchi quando il tuo insulto sortisce il prevedibile effetto. La tipa che ti ha dato della puttana esteroflette il manganello con un movimento secco. Le compagne devono saltarle addosso per evitare ti faccia del male. La bloccano a terra e la disarmano, torcendogli le braccia dietro alla schiena, schiumante di rabbia, mentre urla di lasciarle passare cinque minuti con te. Solo la ragazza che ha parlato per ultima è rimasta calma e al suo posto, immobile. Non puoi vederla in faccia a causa del visore che le copre il volto, ma senti i suoi occhi piantati su di te. "Nessuna ti ha detto di fermarti. Togliti i pantaloni. Subito" la sua voce ora è un po' più roca e ansimante. Persino i filtri della maschera non riescono a nasconderlo. In quel momento Darya Afràs entra nella stanza. Vede una delle sue ragazze fuori controllo, inchiodata a terra dalle sorelle e te, braghe calate e uccello in mano. Forse dovrei ripassare più tardi, dice. Mortalmente seria. Si scusano immediatamente tutte, con lei, non con te, per l'inqualificabile comportamento tenuto. Afràs le manda via, però ferma la ragazza che voleva guardarti afferrandola con forza per per il braccio. Preme sul suo casco per aprirle la maschera e fissarla dritta negli occhi. Darejani, ho combattuto al fianco di tua madre, sibila. Perciò ti do un consiglio. La prossima volta che vuoi divertirti spegni le videocamere di sorveglianza. La ragazza piega il capo in segno d'intesa e guarda te per un fugace istante. Ha occhi verdi e non più di sedici anni. Poi si afretta a richiudere il visore e raggiungere le sorelle della sicurezza. Tutto questo non era voluto, deve credermi, si scusa a sua volta Afràs. Le punirò, ti assicura l'ambasciatrice una volta soli. Non le facciamo mai uscire per timore di problemi con i locali, perciò si annoiano. Sono giovani e mancano di autodisciplina. Provvederò al loro rimpatrio con la prossima nave per Zadracarta, promesso. Anche lei lancia un'occhiata veloce, prima di darti le spalle. Ora, mister Ublyudok, se volesse rinfoderare l'arma...
  13. "Sta' zitto puttana" ti apostrofa una delle donne. "Sei tu che sei voluto restare" Un'altra, più urbanamente, ti informa che c'è un bagno se devi andare di corpo. Non lo avevi notato, ma effettivamente una specie di bagno alla turca si trova in un angolo della stanza. Tuttavia non ha porte o parapetti per la privacy. "Puoi usarlo, se devi" dice la ragazza. "Ad alcune di noi non dispiacerebbe stare a guardare". Un paio di guardie ridacchiano dietro i visori.
  14. Sorella maggiore è solo il modo formale di rivolgersi ad un superiore fra le latariane, non implica necessariamente un legame di sangue. Si considerano tutte sorelle in armi e dato che un numero non trascurabile di loro nasce da stupri con padri anonimi o provette numerate, la sorellanza è percepita in modo spirituale più che genetico (è il rapporto con le madri quello dominante). La situazione potrebbe cambiare se le recenti conquiste latariane nel campo della partenogenesi dovessero prendere piede nella loro società. Il sogno della ginocrazia. Un esercito di cloni nate da madri vergini, senza alcun apporto di gameti maschili ❤️ Vedete due delle donne della sicurezza trascinare Vadim via. Non sembrano tanto gentili adesso, mentre trattano il ragazzo semicosciente come fosse un sacco di patate. L'ambasciatrice si mette in mezzo, reclamando la vostra attenzione. Credo abbiate cose più importanti di cui occuparvi, ma se proprio insistete... acconsente Afràs. Venite condotti in un piccolo ambiente con un divano, un tavolo e una pianta artificiale, senza finestre. Sembra più una stanza per gli interrogatori. Quattro latariane non vi perdono mai di vista. Una di loro mette sul tavolo una bottiglia d'acqua. Non vi fanno del male, ma rimangono a fissarvi immobili dietro i loro visori opachi, come sfingi. Passate lì diverse ore senza che nessuno entri o vi dica nulla.
  15. Un numero che garantisca al guanliao il suo stretto fabbisogno di Grigio. Se i mandarini si sentiranno indipendenti nella fornitura non avranno motivo di contestare la vostra leadership sul pianeta, mentre voi potrete continuare a vendere al resto del Settore al prezzo che volete. A noi ovviamente farete un prezzo di favore, ma vi resterà comunque un ampio margine di profitto. Avrete scacciato i soldati del guanliao e impedito che tornassero, non perderete il favore della popolazione locale per questo. Faremo ottimi affari assieme. L'età apparente di una latariana può differire molto da quella biologica. Ed Afràs è nel giro da un mucchio di tempo. Forse troppo. Deve avere una bella collezione di scelte e conseguenze che gli pesa addosso. Un intrico di cicatrici nascoste dietro il suo aspetto da implacabile mostro politico. Forse non troveresti neanche un centimetro di pelle sana lì sotto. Questi dolori affiorano di tanto in tanto, sopratutto sotto l'effetto dell'alcool diresti, come arti fantasma della sua coscienza mutilata. Debolezze di cui è consapevole ma che a volte deve mostrare. A chi ama e persino a potenziali nemici, come nel vostro caso. Perché sono l'ultimo frammento di umanità che ancora possiede. Sentite un rumore di piatti e cristalli rotti. A Vadim crollano le gambe e Sepideh è pronta a prenderlo al volo. Si affloscia fra le braccia della sua accompagnatrice che lo trattiene dal precipitare sul pavimento. Pallido, gli occhi rovesciati nel cranio a mostrare le sclere. Un filo di bava e vino gli cola da un angolo della bocca, a sporcargli l'alta uniforme. Ottima presa, commenta la vosta effabile ospite, affatto allarmata. -Ha bevuto troppo, sono mortificata sorella maggiore, si scusa Sepideh. è certamente stato il vino, conviene Afràs, le latariane non lo sorbiscono prima dei venti anni. Abbiamo un apposito rituale per la nostra prima sbronza che... oh, ma dove ho la testa! Sepideh, fai portare immediatamente il nostro giovane ospite in una stanza buia e tranquilla, dove possa riposare e riprendersi. Poggia il suo calice sul tavolo e si rivolge a voi. Bene. Se non avete altre obiezioni sui termini dell'accordo possiamo considerare l'incontro concluso. Verrete accompagnati al vostro mezzo. Il nobile Gesaffelstein vi raggiungerà quando si sentirà meglio, ovviamente.
  16. Non dovresti tirare niente. Fatti solo delle idee.
  17. L'unico spunto che mi ha incuriosito è quello del drago d'argento. Mi immagino quando si arrabbia 😏
  18. Raggiungete la città di Albi e Philippe riesce ad arrangiare un incontro con un tajir di Suvali in una taverna. L'uomo è scortato da una guardia del corpo armata di pistola laser, indossa un ampio caffettano con turbante ed ha il viso tatuato con i simboli del suo clan; è di buon umore perché ha piazzato bene la merce ed è in procinto di tornare sul suo mondo natale, la stiva piena di campioni vegetali e minerali indigeni per conto di una società che spera di cavarci sostanze per nuove droghe o qualcosa di simile. Sembra più interessato a Philippe che a te, anche se non abbastanza da prenderlo a bordo come suo amante. Qui può avere tutti i ragazzini che vuole per qualche cianfrusaglia, senza la necessità di doverli scorrazzare per l'universo. E poi ha già un fanciullo che gli allieta le traversate sulla fregata e non sopporta la scenate di gelosia. Dice di non aver mai sentito parlare del capitano Vonnegut, ma gli Al-Shanfara sono un nome che conta nella Gilda. E a lui non dispiacerebbe entrare nelle loro grazie. Quando tiri in ballo Eleni tuttavia aggrotta la fronte segnata dai soli di molti mondi. Eleni è un nome straniero e da femmina, e le femmine non contano nulla nella loro società. "Non me ne farei nulla della riconoscenza di una stupida donna" obietta.
  19. Vorrei la politica fosse così semplice mister Ublyudok. La sua esperienza di pirata può aiutarla ad assaltare una nave, ma non le farà governare un pianeta a lungo. Per giungere dove è adesso ha dovuto operare delle scelte. Ma queste scelte portano con loro delle conseguenze. Sempre. Se vuole restare nel gioco dei grandi invece di attraversarlo come una meteora in fiamme dovrà impararlo. Imparerà le conseguenze delle sue azioni. Afràs guarda assorta Sepideh e Vadim scherzare, come amici di vecchia data. Come se non appartenessero a mondi così distanti e alieni fra loro. ...e cercherà di conviverci per il resto della sua vita. Si riscuote quando si accorge che anche voi state osservando la scena e si versa altro shiraz riempiendo i vostri boccali, nel caso li aveste vuotati. è per questo che ci piace tanto il vino su Zadracarta, dice bevendone con apparente gratitudine un sorso e alzando il calice prima in direzione di Vadim e poi vostra. Ma il malinconico languore indotto dal miracoloso nettare non dura, e lei torna mortalmente seria. Le condizioni che permetteranno alla Vorota di continuare ad esistere sono le seguenti. Primo: rilascerete immediatamente i prigionieri guanliao ancora in vostra custodia perché vengano rimpatriati. Secondo: permetterete al mandarinato di ristabilire una presenza sul pianeta. Niente soldati stranieri stavolta e niente Jing Wu. Sarà una presenza discreta che userà manodopera locale, ma avranno una loro flotta da pesca e un centro di lavorazione del Grigio. La Vorota garantirà personalmente per la loro sicurezza. Al ripetersi di atti di sabotaggio l'accordo salterà immediatamente. Terzo: la Vorota e i suoi eventuali futuri asset extra-mondo non verranno perseguiti dal guanliao, ma lei e il dottor Petrov sarete condannati in contumacia come i diretti responsabili dei crimini di guerra perpetrati durante l'insurrezione. Finché rimarrete su Fog la condanna resterà in sospeso, ma doveste mai lasciare il pianeta e venir catturati dai mandarini verrete giustiziati. Se accettate queste condizioni il guanliao salverà la faccia e riterrà i suoi interessi strategici sufficientemente garantiti. Non ci sarà nessuna invasione. Spero apprezzerete il mio sforzo di garantirvi, per quanto possibile, e di permettervi di continuare a governare questo mondo in modo libero ed indipendente.
  20. Ho già accennato, durante il nostro primo incontro, al mio piano per scongiurare la guerra. Zadracarta ha tutto l'interesse che il conflitto non scoppi qui e in un momento di transizione così delicato per il governo. A questo punto si lascia sfuggire il fatto che i quadri dell'esercito sono stati falcidiati dalle purghe e occorre tempo per ricostruire gli organigrammi con elementi leali alla nuova direzione politica. Vorremo anche continuare ad avere buoni rapporti con voi della Vorota, se fosse possibile, aggiunge. E non impiegate molto a capire che quel 'fosse possibile' è strettamente legato alla vostra capacità di scendere a compromessi. Dovete perdonami, continua l'ambasciatrice, ma ho già discusso nei dettagli un piano per risolvere la crisi con il mio corrispettivo del guanliao. Voi e la Vorota resterete al vostro posto se ne accetterete i termini.
  21. Stasera sono qui in veste di ambasciatrice di Zadracarta e voi i miei unici ospiti, dice Afràs. Le questioni che dobbiamo affrontare sono troppo importanti per il futuro dei nostri mondi e forse dell'intero Settore. Piega lievemete il capo in direzione di Vadim e beve dalla coppa con evidente gusto. Sono contenta lo abbiate portato con voi. Nello spazio avrei dovuto abbatterlo, invece qui su Fog possiamo parlare liberamente e persino bere shiraz assieme. Vi sono grata del dono. Il gesaffelstein risponde con un rigido inchino, portando a sua volta il calice alle labbra con un gesto meccanico. Sepideh gli sta molto vicina. Non vi siete accorti quando lo ha dirottato verso un altro tavolo. Ad un certo punto la responsabile della sicurezza gli sussurra qualcosa all'orecchio e stranamente lui ride. Sorride anche lei. Una scena surreale visti gli attori in scena. L'ambasciatrice osserva l'improbabile coppia dal bordo dorato del suo calice, brindando nella loro direzione. Sepideh a volte sconcerta persino me, confessa. Immagino sia perché ha avuto un padre che riesce ad essere così... socievole con un maschio, quando necessario. Forse la guardate strano perché lei continua, oh, non nasciamo tutte dalle provette, non lo sapevate? Alcune di noi si sposano con -non può fare a meno di prodursi in una smorfia disgustata- degli uomini. Un costume vecchio e decadente, ma che a volte produce frutti apprezzabili, come la mia assistente appunto. In tempo di pace abbiamo bisogno di menti più aperte. Anche se la situazione potrebbe cambiare presto, grazie a voi.
  22. Ehhh sì. Anche se a dire il vero non sono "armate fino ai denti". A parte i guanti di lattice hanno la solita roba della sicurezza. Manganelli elettrificati, taser e pistole laser. Afràs e Sepideh invece sono apparentemente disarmate.
  23. @Maiden Dunque ti rechi in città per incontrare i mercanti? Come li convincerai ad offrirti un passaggio? Non hai nulla di valore con te.
  24. Si era piazzata alle sue spalle, zitta zitta. Protocollo standard latariano .-D E poi gli hanno fatto tenere lo spadino per tenerlo buono. Non dirmi che non sono adorabili con i bambini.
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