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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Pubblicata anche la scheda di "Hornet" (il pg di Redik). I pg di Landar e Nanobud sono ancora in fase di definizione. Chi altro è rimasto?
  2. "Hornet" (Redik) I medici decidono chi vive e chi muore e lo chiamano triage. Lo faccio io e lo chiamano omicidio. Hornet è un avventuriero originario di Nesferatu II, un mondo selvaggio dove i coloni cacciano (e vengono cacciati) da macchine che si ostinano a combattere una guerra finita da secoli. Stanco di quella vita dura e sempre sul filo del rasoio, Hornet ha deciso di cercare fortuna fra le stelle. Venduto come schiavo su Pentolino, è morto sfidando a singolar tenzone un signore della guerra locale. I suoi compagni lo piangono commossi.
  3. Alle tue parole gli uomini si sparpagliano sul tetto, alla precipitosa ricerca di riparo. Non gettano le armi, ma sembrano disposti a parlamentare. "Non stiamo facendo nulla di male, perciò non vedo il motivo per cui dobbiate punirci" urla uno di loro, probabilmente il capo, da un cumulo di macerie dietro cui si è rifugiato. "Non siamo vostri prigionieri e non deporremo le armi, ma ce ne andremo subito. Non vogliamo guai con la Ginarchia. Perciò vi prego, non sparate! Ripeto, non sparate! Ci stiamo ritirando!" Gli Spazzini si guardano nervosamente intorno: ancora non hanno capito dove ti trovi.
  4. Se per "mascheramento" intendono il fatto che le password vengono (come da prassi ordinaria) memorizzate nelle banche dati non in chiaro ma "hashate", altro che suggerimento! è risaputo che l'algoritmo con cui si ottengono gli hash non è sicuro. Un hacker può facilmente riconvertire gli hash nelle password in chiaro. Perciò avrebbero dovuto raccomandare di cambiare immediatamente non solo la password rubata su Roll20 ma, se come spesso accade la stessa password viene reciclata per più servizi, pure su tutti gli altri servizi che la usano. Perché è probabile che ormai sia stata inclusa in un "dizionario" e perciò potrebbe essere utilizzata per attacchi a forza bruta o mirati.
  5. All'inizio ti allontani dallo scontro, incapace di assistervi. Sai che devi scappare lontano. Il più lontano possibile. Abbandonare il pianeta, anche se non sai come. Se tornassi all'Elevatore -il mezzo con cui siete discese su Alabaster II- prima di Taraneh, dovresti affrontare le due compagne che vi avete lasciato di guardia. E se anche riuscissi ad ucciderle l'elevatore non è una vera astronave, serve solo per trasferire mezzi e persone dall'orbita alla superficie e viceversa. Potresti solo tornare sulla Sherazade dove verresti arrestata e giustiziata. Mentre cerchi febbrilmente una via d'uscita qualcosa attira la tua attenzione. Ti sei allontanata in volo di diversi chilometri dalla zona dello scontro quando sotto di te, sul tetto di un palazzo in rovina, noti tre figure armate. Stanno osservando la battaglia con dei binocoli. Non sono chiaramente dell'Akahrin né mandarini né tantomeno Marci. Capisci di esserti imbattuta in un gruppo di Spazzini. Probabilmente erano sul pianeta a caccia di qualcosa di valore quando vi hanno viste dare battaglia al guanliao. Ora stanno aspettando sgombriate il campo per recuperare qualsiasi cosa di valore i belligeranti si lasceranno dietro. Sono completamente concentrati sullo scontro fra l'Avesta e lo Shah-Nameh. Probabilmente si stanno chiedendo perché siete impazzite ed abbiate iniziato ad ammazzarvi fra di voi. I tuoi nodi antigravità sono perfettamente silenziosi e la Veste ha il camuffamento attivo: non ti stupisce non si siano ancora accorti di te.
  6. Le tue armi non sono abbastanza potenti per penetrare le protezioni dello psimech e l'abitacolo del pilota è racchiuso dall'armatura della gargantuesca macchina di morte. Non c'è nulla tu possa fare. Marjane ti esorta a scappare. Penserà lei all'Avesta. -"Credi in me mio libro della Gioia. Tu devi vivere!" è il miglior pilota di ghul che conosci, ma "Mashin" è un mostro. E se anche vincesse, cosa le farebbero per averti aiutato? Ma se rimani, e morite assieme, il suo sacrificio sarà stato vano. E Taraneh avrà vinto.
  7. be' allora hai saltato la cortina di ferro. No problem. Ora siete tutti liberi avventurieri.
  8. Il Colonnello ti osserva in silenzio, mentre sali nuovamente a bordo della tua Veste. -"Dove pensi di fuggire, Emalaith?" cerca di convincerti, "questo pianeta ci odia. Vuoi finire come la piccola Jaleh, l'orrore nei tuoi occhi mentre i Marci ti mangiano gli organi quando sei ancora viva? Oppure tornerai sulla Sherazade, dove verrai fucilata alla schiena, come una traditrice? Non hai un posto dove scappare, ammettilo Emalaith. Lascia che Sadira ti trovi. Farò in modo sia almeno veloce, te lo prometto. Per l'amicizia che mi lega a tua madre" Tu non le dai ascolto. Può anche avere ragione, ma se c'è qualcosa che vi insegnano al corso è lottare per sopravvivere. Attivi il camuffamento e ti alzi in volo, fra le rovine. Anche se sai che molto probabilmente è inutile. L'Avesta monta l'apice della tecnologia psitech latariana. I suoi sensori di attività neurale permetteranno a Sadira di individuarti da una distanza di due chilometri, anche se ti confondi con l'ambiente circostante. Eppure non hai altra scelta che tentare, mentre sali sempre di più, verso il cielo contaminato. Sali anche se "Mashin" ti individuerà e tosterà in volo con una scarica di energia metadimensionale. Odi quella diavoleria da psichici. Non vedrai il colpo arrivare. Niente raggi mortali che fendono l'aria o cose del genere. Mashin aprirà, tipo per un millisecondo, un varco dimensionare su di te e lascerà che le turbinose energie che si trovano oltre facciano il lavoro sporco per lei. Scoppierai come un moscerino che si schianta su una griglia attraversata dall'alta tensione. "Trovata" il trionfo nella voce di Sadira, riprodotta dal comunicatore, è innegabile. L'Avesta è una trentina di metri sotto di te, fra le rovine. Enorme. La corazza cremisi e bianca con i triangoli rovesciati e l'ellisse, lo stemma della Ginocrazia. Le dita simili ad artigli laccati di rosso sono piantate nella testa strappata del Pesante dei mandarini, macabro trofeo meccanico di un orribile Perseo. Gli enormi condensatori MES sulle sue spalle si aprono come fiori, risucchiando energie da altre dimensioni. Stagliata contro il cielo color ruggine e un sole malato, puoi solo attendere che le tue ali di cera vengano sciolte. Se solo fossi coraggiosa, e nobile, e forte come Marjane. Se fossi brava come lei a scegliere parole, a sollevare cuori. Se le avessi detto anche solo una volta che l'amavi e... E poi gli scheletri dei palazzi sotto di te esplodono. In sequenza, uno dopo l'altro, mentre l'enorme mole scura dello Shah-Nameh ci passa attraverso a velocità folle, schiantandoli come birilli in una traiettoria di distruzione assoluta. Il Pesante investe in pieno l'Avesta, rovinano entrambi dentro un condominio fatiscente, sbriciolandolo e venendo avvolti da nubi di polvere e detriti. "Marjane? Anche tu..." Sadira è incredula, ma la sorpresa dura un attimo. "Sporca traditrice!" Mentre i due titani si affrontano, hai la possibilità di metterti in salvo.
  9. La tua Veste da Specialista funziona ancora. Non può competere con l'Avesta di Sadira, ma ha i nodi antigrav che le permettono di volare. Non molto velocemente, ma potresti raggiungere più facilmente un luogo vantaggioso. E poi è dotata del camuffamento attivo con cui puoi confonderti con l'ambiente circostante: è stata pensata per le ricognizioni, ma potrebbe aiutarti a passare inosservata. La comunicazione è avvenuta sul canale di squadra. Questo vuol dire che tutte le Akharin Dastur ora pensano tu sia una traditrice e ti daranno la caccia. Forse anche Marjane. Se la incontrassi da sola sei certa ti lascerebbe il tempo di spiegarle il casino in cui ti sei trovata. Ma non sei sicura sarebbe un bene per lei. Il segreto che tuo malgrado hai scoperto uccide. E Taraneh e Sadira non risparmierebbero certo Marjane se la sospettassero a conoscenza della verità. No, se le vuoi bene devi assolutamente evitare qualsiasi contatto con lei e lo Shah-Nameh.
  10. Dal diario audio di Darya Parsipur Frammento I Frammento II Frammento III Frammento IV L'Ultimo Ordine Il Tagliatore del commando preme contro la corazza in metaplast producendo una cascata di scintille, mentre cerca di aprirti come una lattina. Tu afferri l'esoscheletro del mandarino e lo spingi con le braccia idrauliche contro la parete. La attraversate come fosse carta velina e precipitate assieme per almeno venti metri, nella strada sottostante, avvinghiati come amanti. Due secondi di volo dopo l'impatto fa saltare tutti i sistemi. Tu e l'uomo nell'altra Veste, sotto di te, sprofondate nel buio, prigionieri delle vostre armature tecnologiche mentre il software si riavvia. Sai che il pilota guanliao sta contando i secondi con febbrile attenzione, attendendo l'attimo quando le luci nel suo abitacolo si riaccenderanno e tu sarai morta. Anche tu dovresti contare i secondi, ma l'unica cosa a cui riesci a pensare in questo momento è Marjane che declama poesie in faccia al Colonnello, mentre viene pestata. Marjane la triste. Marjane la dolce che ti tocca piano la mano e sussurra parole di conforto alla notte della tua anima. E tu hai paura. Paura non della guerra, dal mandarino che conta i secondi di vita che ti rimangono, nel buio, dentro una macchina a pochi centimetri da te. No. L'unica cosa di cui hai un terrore folle è che Marjane ti chieda di sposarla. Perché lo sai che vuole crescere una figlia con te. Vorresti avere la sua fiducia nel futuro che vi attende. Lo vorresti tanto. Le luci del tuo abitacolo si accendono, un istante prima di quelle del mandarino, perché tu hai la tecnologia migliore. Perciò gli appoggi la bocca del fucile a rotaia contro il petto e premi il grilletto. Fuoco automatico. La raffica di proiettili accelerati magneticamente a velocità ulrasoniche gli trancia l'esoscheletro quasi a metà. La Veste esplode mentre il pilota viene sputato via, come una bambola di pezza in una nuvola di frammenti. Solo che, incredibilmente, è ancora vivo. Anche se per poco. Riverso fra i rottami contorti e roventi del suo mezzo distrutto il pilota moribondo alza debolmente una mano. Forse una richiesta di pietà. Allora fai una cosa molto stupida. Esci a tua volta dalla Veste per raggiungerlo. E sai che è una cosa assurda, pericolosa, senza senso. Ma è quello che farebbe Marjane. Ti chini cautamente su di lui. Il guanliao non è molto più vecchio di te. La guerra è una cosa da giovani. Il ragazzo è ridotto uno schifo e tu puoi fare molto poco per lui. Gli indichi la pistola che hai fissata sul petto, con le cinghie. Lui annuisce. Ma poi afferra il braccio e ti attira a sé con una forza sorprendente. Sussurra qualcosa al tuo orecchio, nella sua strana lingua, prima di passare allo standard. "Tutto quello per cui combatti è una menzogna" Sbatti gli occhi e non capisci. Cosa vuol dire? Ti mette qualcosa in mano. Per un istante temi sia una microcarica esplosiva. Hai sentito che a volte lo fanno, quando hanno paura che li prendiate prigionieri. Ma stavolta no, è diverso. Nel tuo palmo c'è un cubo di pochi centimetri di lato, nero e lucente, perfettamente liscio. Tu sai cosa è. Lo hai visto a scuola, nelle oloproiezioni sui peccati capitali del patriarcato. Un filatterio, il frammento di un nucleo matrice, parte di una "mente" artificiale. Ti senti mancare il fiato e il tuo cuore perde un battito. Perché c'è un solo posto dove il commando può averlo preso. Tegnologia maledetta. Nel luogo più sacro del tuo mondo. -"Mi spiace. Non avresti dovuto trovarlo Emalaith" Taraneh è alle tue spalle, in tenuta da battaglia. Non si sente più nulla, a parte i rantoli del ragazzo moribondo ai tuoi piedi. I combattimenti sono cessati. Avete vinto? "Nessuno avrebbe dovuto" Vorresti obiettare. C'è un motivo se le intelligenze artificiali senza freni sono considerate tecnologia proibita da 1.200 anni. La prima mai realizzata dalla razza umana si replicò su un incrociatore da guerra e distrusse due flotte del Mandato Terrestre per aprirsi una via di fuga. -"Ci insegnate che eseguiamo il volere di Dio" protesti. Il volto del Colonnello è una maschera imperscrutabile. -"Quello che stringi nel pugno è la cosa più simile a Dio con cui siamo mai entrati in contatto, Emalaith. Credimi. La Guida Suprema ha eseguito miliardi di simulazioni. Vuoi conoscere la percentuale in cui le società patriarcali distruggono l'umanità? I mondi dell'uomo sono malati sorella. E noi siamo la cura" No. Non è vero. Lo sai. Basta guardarvi intorno. -"è una macchina. L'abbiamo costruita noi. Può sbagliare!", urli. Ma non per Taraneh. Lei è una pasdar. Non vedrebbe anche se potesse. Non vorrebbe. Il colonnello ha un fucile a rotaia ma lo tiene puntato verso il terreno. Non sembra aver voglia di usarlo su di te. -"Lo sai che non posso spararti come ad un cane, Emalaith. Tu sei la figlia della mia più cara amica. Ma non posso neanche lasciarti andare dopo quello che hai scoperto" Perciò apre un canale di comunicazione. -"Sadira" -"Sì Colonnello" -"Emalaith ci ha tradite. Uccidila" -"Ricevuto" La voce di "Mashin" ti fa rabbrividire, come unghie su una lavagna. Nessuna esitazione. Mai. -"Spero tu possa perdonarmi, Emalaith. Porgerò personalmente le condoglianze a tua madre"
  11. Emalaith Hedayat (Maiden) nell m*rda fino al collo Detta la Valchiria. Ventinove anni, Emalaith è figlia di Parisa Hedayat, un pezzo grosso del Consiglio delle Matriarche di Zadracarta ed estremamente pericolosa. Tiratrice scelta nell'Akharin Dastur, corpo degli incursori d'elite dell'esercito latariano. Dichiarata disertrice durante l'operazione "Vendetta Divina" (Sistema Alabaster) e condannata a morte in contumacia per alto tradimento e crimini di guerra dal Tribunale delle Guardiane della Liberazione con la raccomandazione di immediata esecuzione sommaria sul posto. Sia lode alla Guida Suprema.
  12. Dovrete avere pazienza. Sono molto lento purtroppo. Solo per scrivere il primo post per il personaggio di Maiden ho impiegato un casino. Poi rileggo un pezzo e magari comincio a fare una modifica qui, una lì... Credo si tratti dell'introduzione più articolata che abbia mai scritto per un personaggio. In pratica è un piccolo racconto. Ma è stata un'ottima occasione per dare spessore alle "troiacce" della ginarchia e sono soddisfatto della cosa. Credo accorperò l'introduzione degli altri personaggi in qualcosa di più semplice, per velocizzare un po'.
  13. L' Akharin Dastur Taraneh Nafisi Detta "il Colonnello". Taraneh è una pasdar, una Guardiana. Le più dure e pure fra le seguaci della Guida. Assieme a Parisa Hedayat, la madre di Emalaith, ha fatto la guerra e poi una carriera folgorante nel Consiglio delle Matriarche. Taraneh ha quasi sessanta anni ma ne dimostra a malapena una ventina grazie ai massicci trattamenti pretech a cui si è sottoposta. La tecnologia delle latariane è la migliore del mondo. Di molti mondi. Nonostante abbiano cementato un legame indissolubile sul campo di battaglia come sorelle in armi, Taraneh è un "falco" come la madre di Emalaith è una "colomba". Litigano spesso sul numero di maschi a cui dovrebbe essere concesso di vivere e sullo stato in cui dovrebbero essere tenuti. Taraneh non le ha mai perdonato di aver preso marito secondo il costume delle ghani, le ricche privilegiate, invece di ricorrere all'inseminazione artificiale o alla Stalla per generare una figlia, come fa la maggioranza delle latariane timorate della Guida. Forse per questo detesta sedere nel Consiglio e preferisce dedicarsi ancora alla lotta armata. Sadira Ziarati (mech: Avesta) Detta "Mashin", la Macchina. Orfana di guerra, Sadira è una psichica militare che vive per la battaglia, cresciuta fin da piccola da Taraneh per essere l'estensione della sua implacabile volontà di lotta al patriarcato. Ha subito così tanto addestramento al combattimento in vasca che persino le compagne hanno paura di lei. "Sadira ha perso sé stessa, non riesce più a distinguere la realtà dalle simulazioni", dicono. E non possono che essere turbate dalla crudeltà che "Mashin" esprime in azione, data la sua abitudine di torturare i piloti dei mech sconfitti e guardarli agonizzare una morte lenta e atroce. Ma nessuna sa pilotare uno psimech con la stessa grazia letale. Marjane Rajabian (mech: Shah-Nameh) Detta "la triste". Ha dovuto rinunciare alla poesia per arruolarsi nell'esercito. La timidezza di Marjane è leggendaria e la sua scarsa loquacità spesso fraintesa come superbia da parte di chi non la conosce bene. Figlia di un mito della Prima Guerra di Genere, la sua goffaggine sparisce d'incanto quando sale a bordo dello Shah-Nameh, il suo Pesante.
  14. @Voignar Che tipo di pistola ad energia?
  15. Scientific fino a che punto non lo so! ^^'
  16. Si sommano. Se sono presenti una volta partono da 0. Se sono prese due volte partono da 1.
  17. Non ho ancora finito con te .-P Posso fare che Aristogos è tuo zio?
  18. C'è scritto con quanti crediti iniziate sul sito. In fase di creazione no. Se livellate in futuro sì.
  19. Taras incrocia le braccia muscolose con disappunto: un buon navigatore avrebbe reso la cosa possibile. "Avenir ha preso quello che ha trovato, ma la chiatta era equipaggiata per una tratta breve" "Imbottiamoli di tranquillanti" propone Vlada. "Se dormono respirano e consumano meno" Ma non avete abbastanza roba per drogare così tanta gente per così tanto tempo. "Dobbiamo rassegnarci a perdere una parte del carico" conviene alla fine il kapitan, "buchiamoci fuori di qui" Così ritirate il tubo e puntate verso le regioni esterne del sistema. Una volta lontani dal pozzo gravitazionale di Alatar ti metti alla console per acquisire letture e fare i tuoi calcoli che sono lunghi, e difficili, e vanno ricontrollati più e più volte perché le correnti metadimensionali sono in continuo, lento movimento. Perché viaggiate ormai da secoli fra le stelle, ma ancora non padroneggiate appieno la tecnologia che vi permette di farlo. Accadono cose, durante il viaggio fra le dimensioni, che è difficile comprendere. Tu non sei neanche un navigatore vero e proprio. L'astronautica faceva solo parte del tuo curriculum da marine e ti senti decisamente più a tuo agio a combattere piuttosto che a tracciare rotte. "Siamo pronti" comunichi infine dopo aver immesso i dati nel sistema di guida. In plancia tutti si strizzano le palle. Persino Vlada. Game Master Sei giorni dopo raggiungete come previsto Morgenvelt e Cherepaka, ma circa un terzo dei pellegrini è morto di sete e gli altri sono ridotti male. Dopo tanta fatica è un'amara conclusione della vostra impresa piratesca. Gli schiavisti cercheranno di salvare il salvabile, ma i vostri profitti fra riparazioni e costi vari si restringono molto. Andron Mertvoyemyaso scioglie la ciurma, ti manda a chiamare e stranamente non se la prende con te. Sembra aver ricevuto ottime notizie perché ti stringe nel suo proverbiale abbraccio dell'orso, ti offre da bere e dice che vuole lo accompagni per uno scambio su Thares. Un carico di schiavi per le miniere di quel buco dell'inferno, un sacco di soldi in ballo. E tanti devono essere davvero se è richiesta la presenza di un re pirata, pensi. Game Master
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