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Ciao a tutti, essendo nuovo della community non so se sto scrivendo nella sezione corretta. Ad ogni modo, sto scrivendo perché avrei bisogno, da master, di creare un oggetto unico per un png. Non so se qualcuno di voi ha mai letto l'opera Overgeared, Ad ogni modo sto creando un personaggio Cameo del protagonista e mi sono piantato sulla creazione di un oggetto peculiare: degli oggetti magici a forma di mano, che possiedono competenza in armi e scudi come quella del loro padrone, si muovono fluttuando e seguono semplici comandi impartiti loro dal padrone. Essendo il primo vero e proprio oggetto magico (a parer mio leggendario) che creo, vorrei avere dei consigli su come voi, navigati, gestireste le caratteristiche di un oggetto simile. Pensavo di considerarlo un vero e proprio minion, o compagno. Voi che dite? Quesito 2. Il personaggio in questione ha delle "skill attive" che si manifestano tramite una danza, composta da 1 o più passi che precedono dei colpi di spada. Se la danza viene interrotta, il colpo non viene nemmeno scagliato. Secondo voi c'è il modo di riprodurre qualcosa di simile in game? Grazie in anticipo
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<<No signore, è stato molto buono signore! il pane non era rancido, molto generoso per Grukil, signore.>> - Grukil la zecca Grukil è il primo personaggio di una nota banda di delinquenti, comunemente chiamata "Banda di Collina Pietrosa", che opera presso la cittadina mineraria di confine (potrebbe essere Daggerford, per la mia limitata conoscenza dei FR, ma è facilmente ambientabile ovunque). Prossimamente pubblicherò anche le descrizioni dei suoi sodali, quelli più in vista. Ogni giorno della sua vita, è un giorno strappato alla miseria per Grukil. Faceva parte di una grossa banda di umanoidi, prima che questa venisse sgominata, forse da un plotone di cavalieri nanici. E Grukil fu considerato perfino troppo insignificante per essere ucciso: unico sopravvissuto tra i suoi compari, abbandonato al suo destino ci mise giorni e giorni solo per raggiungere la cittadina dove prendere rifugio, giorni spesi dormendo dove capitava, e soprattutto cibandosi come poteva: insetti, topi o vermi, niente è troppo disgustoso per Grukil. E' un goblin, e come ogni membro della sua razza, gode di scarsissima simpatia, considerato solo poco di più dei topi di fogna. In verità Grukil esprime finanche il peggio tra i suoi simile: è vigliaccamente ossequioso nella maniera più viscida, quando non trova di che mettere insieme un pasto, si nutre di invidia, rancore e malanimo. Che le percosse che riceve siano dovute all'essere stato colto mentre tentava di borseggiare qualche avventore della taverna, o che siano banalmente dovute alla repulsione che in chiunque suscita per il suo aspetto sudicio, Grukil non reagisce mai, e anzi si raggomitola a terra, cercando di baciare i piedi dei suoi aguzzini, nella speranza che il tormento duri meno possibile. Ma non è affatto un innocente Grukil: i piccoli cani randagi che si aggirano per il paese hanno fatto le spese del suo meschino sadismo, e se non esercita la sua prepotenza contro i ragazzini più indifesi del paese, è solo per il giusto timore delle conseguenze. INTERPRETAZIONE Grukil è vigliacco senza il benché minimo granello di orgoglio. Qualunque percossa o sopruso in genere possa subire, in conseguenza della sua disdicevole condotta, la subisce piagnucolando come un bambino indifeso, sopportando tutto, ma difficilmente cercherà anche solo di fuggire, per non scatenare ulteriore ira e risentimento, e tanto meno reagirà mai. Ha altri modi per rifarsi su chi lo punisce per le sue malefatte: che sia per vendetta o per brama di qualche moneta, quello che fa Grukil è pazientemente osservare le sue prede, siano essi avventori della bettola dove trova asilo, o benestanti mercanti che nota sfilando come un topo tra i vicoli del paese. Solo quando ha individuato dove sono conservati i preziosi delle sue vittime, o i momenti in cui queste sono più vulnerabili, in giro da sole magari, allora riferisce tutto a Oraq il Mezzorco. Il nerboruto selvaggio che pure presta il suo braccio alla miniera del paese, concederà poi qualche spiccio di quanto raccolto all'infido Grukil. Nessuno sa di questo sodalizio, nessuno tranne la sua lucertola "Lize", un piccolo rettile che Grukil, dopo aver catturato, ha nutrito personalmente con mosche e scarafaggi che lui stesso gli procurava, finco a che l'animale incredibilemente ha preso a rimanergli vicino. Combattimento Come accennato sopra, Grukil rifugge qualunque scontro, a meno che Oraq glielo ordini, che sia in qualche luogo buio dove la sua vista acuta gli permette di porsi in sicuro vantaggio senza rischio di essere poi riconosciuto. Anche allora cercherò di colpire solo dalla distanza, e solo quando l'avversario sarà ormai senza scampo, allora Grukil potrà con cautela cercare di infierire col suo pugnale. Esempi di incontro: Esempio 1: Grukil è rintanato nell'angolo di qualche bettola di ultimo ordine, quando vede entrare i PG. Potrà tentare di borseggiarli se li valutasse poco scaltri, oppure potrebbe decidere di pedinarli fino a fuori se sospettasse che trasportino con loro qualsiasi cosa di valore. In ogni caso, qualora i PG lo notassero, anche qualora lo cogliessero in fallo, Grukil si porrebbe in condizione di implorare pietà, ponendo inevitabilemte qualche scrupolo anche al PG più cinico che volesse ucciderlo. Esempio 2: Se i PG dovessero aver evitato di pernottare in paese, preferendo accamparsi all'aperto, Grukil potrebbe tentare di avvicinarsi loro durante la notte per borseggiarli. O anche se stanato prima di compiere il suo furto, ritirarsi poi nelle caverne di Collina Pietrosa dove un altro, finanche più temibile padrone di Grukil attira le sue vittime: Strog l'assassino delle caverne.
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« Certe notti, dal cielo stellato scende una fresca brezza che porta il bacio di una Donna, e mi guida verso la prossima meta. » - Lady Shadri Sphaerideion Personaggio illustrato da Mia Osis e creato da Ithiliond per il play by forum "Morte e Rinascita" Ulteriori immagini fornite dall'autore Spoiler:
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« Un Samurai è l'unico giudice del proprio onore, è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura e resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile. » - Kayura "Herumo no Ken" Sinzyara, Samurai Devoto di Herumo Personaggio illustrato da fed_44 e creato da Richter Seller Ulteriore immagine fornita dall'autore: Spoiler:
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« C’è un motivo se alcuni nascono per comandare e altri per essere comandati. Il mio compito è ricordare al volgo qual è il suo posto nella società. » - Ethienne Levange Personaggio illustrato da niji707 e creato da Lone Wolf
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« La musica ha in sè qualcosa di magico. Bastano poche note per toccare il cuore di una persona. » - Kalem Ervesti Personaggio illustrato da fed_44 e creato da Lone Wolf.
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« L'unica verità di questo mondo è ciò che riscontrano dei nostri sensi. Tutto il resto, è solo un becero tentativo di imbrogliarci. » - Symgharyl Maruel, la Spina dell'arcolaio Personaggio illustrato da niji707 e creato da Ithiliond
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dnd 3e Samuel, proprietario dell'Incantatorium -(I)-
Mia Osis ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Benvenuti all’Incantatorium, miei signori… » - Samuel, il padrone dell’ Incantatorium Personaggio illustrato da Mia Osis e creato da Idrahil per il contest "Miglior Mercante"- 3 nuove risposte
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« La pazienza messa troppe volte alla prova diventa rabbia. » - Dorsen Kundor Figlio dello stregone Armin Kundor e dell'elfa selvaggia Darsia Kareen, una guerriera, Dorsen è un giovane elfo dei boschi di 114 anni originario di Emond's Field, un piccolo villaggio di circa 150 persone situato nella remota regione dei Fiumi Gemelli, estremità orientale del Regno dell'Andor. Per non fargli correre inutili rischi i suoi genitori, sempre in cerca di emozioni e tesori, lo affidarono in comune accordo ad Haral Luhann, un loro ex compagno di avventura che aveva ormai appeso i ferri del mestiere al chiodo divenendo il fabbro del villaggio Ritenendosi abbandonato da loro, il piccolo elfo non chiese mai notizie dei suoi genitori, né provò a cercarli. Crebbe invece seguendo gli insegnamenti di questa paterna e umana figura, apprezzando davvero molto l'arte di fabbricare armi e oggetti e aiutando il padre adottivo ogni qual volta gli fosse possibile, divenendo l'allievo del mastro fabbro. Preciso e scrupoloso ha un'innata passione per il duro lavoro all'incudine, non disdegnando al contempo la creazione di elaborati dettagli e ornamenti da applicare o incidere sulle armi forgiate. Mentre un giorno lavorava alla costruzione di un'armatura, Dorsen pensò di portare le bande di metallo che stava modellando al fiume, così da immergerle tutte in una volta anziché alternarle nella vasca della fucina. A causa del loro peso eccessivo e della sua inesperienza con la carrucola Dorsen perse l'equilibrio e cadde nel fiume, impigliato con un piede nella catena di metallo che reggeva le bande; se Haral non fosse accorso tempestivamente, il giovane ed incauto elfo sarebbe certamente annegato. Segnato da questo spiacevole episodio, da quel giorno Dorsen detesta i corsi d'acqua, motivo per il quale non ha mai nemmeno pensato di prendere un biglietto del traghetto di Taren Ferry per navigare oltre i fiumi. E' tuttavia molto incuriosito dai racconti che ha potuto ascoltare ogni anno dai mercanti in visita ad Emond's Field, e desidererebbe visitare Baerlon, l'insediamento più grande della zona. INTERPRETAZIONE Dorsen è un elfo giovane ed immaturo segnato dalla sua infanzia. Affezionatissimo ad Haral, che riconosce come suo vero padre, appare burbero e spesso antipatico a tutte le persone che incontra nel villaggio e nelle fattorie limitrofe. A suo dire è inutile comportarsi gentilmente con chi è in grado di apprezzarti solo per il lavoro che svolgi, ma in realtà l'elfo ha soltanto paura di aprirsi e subire altre ferite emotive, come quella profonda e non ancora rimarginata lasciata dai suoi genitori. Anche se non ha mai manifestato interesse per loro, in cuor suo spera ardentemente che stiano bene e che un giorno tornino finalmente a salutarlo e vederlo cresciuto. Dorsen non desidera amici e non vuole essere apprezzato per motivi esterni alle decorazioni che riesce a creare con lo scalpello. Nonostante questo, l'elfo si preoccupa sempre per la salute degli altri e agisce al meglio delle sue possibilità in tal senso, mostrandosi ovviamente poi rude o sbuffando di fronte ai ringraziamenti che ha spesso ricevuto per aver aiutato degli estranei. Alto e dal fisico possente, l'elfo presenta una pelle color del rame e lunghi capelli castani a coprire le orecchie a punta e alcuni orecchini. Sullo zigomo destro, appena sotto i sottili occhi ambrati, spicca un tatuaggio arcano realizzato per mascherare le cicatrici provocate da un tizzone ardente rimbalzatogli sul viso mentre costruiva da solo il proprio spadone. Nel tempo libero gli piace esercitarsi al tiro con l'arco, attività che oltre a regalargli soddisfazione gli fa spesso perdere la pazienza, e andare a cavallo nei boschi. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Dorsen Kundor utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale del Giocatore, Manuale dei Mostri.
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« Approfittare di una situazione favorevole è un dovere morale di ogni persona che si ritenga minimamente furba. » - Julian Farrow Personaggio illustrato da RealMean90 e creato da LoneWolf Ulteriori immagini fornite dall'illustratrice Spoiler:
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« Don't get cocky, kid! » - Loopo B. Scott Loopo B. Scott Human Scoundrel 1/ Soldier 1 Medium Initiative: +9; Senses: Perception +1 Languages: Basic, Bothan, Rhodian ______________________________________________________________________ Defenses: Reflex 20 (alla sprovvista 17), Fortitude 15, Will 13; Hp: 18+2 plus 1d10 (27 hp) Second wind: 12 hp Destiny: 0 Force points: d6; Dark side score: 2 ______________________________________________________________________ Speed: 6 squares Melee: Vibroblade +3 (2d6+2+1/x2) Distance: Heavy blaster pistol +4 (3d8+1, 2d8+1 stun/x2) Base attack: +1; Grapple: +3 Special combat actions: - Force powers: - ______________________________________________________________________ Abilities: For 14, Des 16, Cos 12, Int 14, Sag 10, Car 10 Racial abilities: - Class Features: Weapon proficiency (pistols), Weapon proficiency (simple weapons), Armor Proficiency (Light) Feats: Rapid shot, Vehicular combat, Point blank shot Talents: Fortune’s Favor, Battle Analysys Skills: Acrobatics +4, Climb +3, Deception +1, Endurance +2, Gather information +6, Initiative +9, Jump +3, Knowledge (bureaucracy) +3, Knowledge (galactic lore) +8, Knowledge (life sciences) +3, Knowledge (Physical sciences) +3, Knowledge (Social sciences) +3, Knowledge (tactics) +3, Knowledge (tecnology) +8, Mechanics +8, Perception +1, Persuasion +1, Pilot +9, Ride +4, Stealth +4, Survival +1, Swim +3, Treat injury +1, Use computer +8, Use the force +1 Equipment: Armored flight suit (rebellion), Vibroblade, Heavy blaster pistol (x2), Frag grenade (x2), Ion grenade (x2), Long range com-link (rebellion), Electrobinoculars, Medpack (x5), Power cells (x10), All-temperature cloak, Liquid cable dispenser (x2), Tool kit, Utility belt, Holsters, 2000 credits
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« Quella strana signora col cappuccio mi ha detto che presto la mamma ritornerà da me! Che meraviglia! » - Cynthya Estel Nalthariel Personaggio illustrato da Mia Osis e creato da Morwen per il contest "Miglior Png 2007"
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Esempio di incontro Avete davanti a voi un cavaliere vestito di una lunga tunica che lo copre da capo a piedi, senza tuttavia impedirgli i movimenti. Sopra la tunica fa sfoggio una corazza che sembra essere fatta di foglie scure come la notte. Dietro la schiena del cavaliere si intravede un piccolo arco di corno, mentre in mano impugna una doppia scimitarra particolarmente affilata. La cavalcatura che lo accompagna è un magnifico destiero, alto ed orgoglioso, con il manto di tre colori: nero sul dorso, marrone ai fianchi e bianco sul ventre, che ricorda quelllo di un'antilope. LI 5: Un Cavaliere Valenar in sella al proprio destriero. Cavaliere Valenar Elfo Valenar Ranger 5 LN Umanoide Medio (elfo) Iniziativa: +3; Sensi: visione crepuscolare; Ascoltare +7, Osservare +7 Linguaggi: Comune, Elfico ______________________________________________________________________ Grado di sfida: 5 Modificatore di livello: +0 LEP: 5 ______________________________________________________________________ CA: 18, contatto 13, colto alla sprovvista 15; (+3 Destrezza, +5 armatura) Pf: 5d8+5 (28 pf; 5 DV) Tempra: +5; Riflessi: +7; Volontà: +2 (+4 contro incantesimi o effetti di ammaliamento) ______________________________________________________________________ Velocità: 9 m (6 quadretti) Spazio: 1,5 m; Portata: 1,5 m Mischia: Valenar Double Scimitar +10 (1d6+4/17-20) o Valenar Double Scimitar +8 (1d6+4/18-20) e Valenar Double Scimitar +8 (1d6+2/18-20) Distanza: Arco Corto +8 dalla distanza (1d6+3/x3) Attacco base: +5; Lotta: +8 Incantesimi da Ranger tipicamente preparati (LI 2°; tiro salvezza CD 11 + livello dell'incantesimo): 1° (1 al giorno) - Zanna magica ______________________________________________________________________ Caratteristiche: For 16, Des 16, Cos 13, Int 10, Sag 12, Car 8 Qualità speciali: tratti elfici Valenar Talenti: Bladebearer of the Valenar, Arma focalizzata (Valenar Double Scimitar). Abilità: Cavalcare +7, Ascoltare +7, Conoscenze (storia) +2, Muoversi Silenziosamente +12, Nascondersi +12, Osservare +7, Sopravvivenza +9 Proprietà: Arco Corto Composito Potente +3, Valenar Double Blade +1/+1, Darkleaf Breastplate, Guanti della Destrezza +2, 200 frecce, Zaelshin-Tu, 230 mo ______________________________________________________________________ Nemico Prescelto (giganti) (Str): il cavaliere ottiene +2 nelle prove di Ascoltare, Osservare, Percepire Intenzioni, Raggirare e Sopravvivenza contro i giganti. Inoltre contro tali creature ottiene anche un +2 al danno. Seguire Tracce: il cavaliere ottiene gratuitamente il talento Seguire Tracce. Empatia Animale (Str): il cavaliere ottiene un bonus pari al suo livello di classe da ranger più il bonus di Carisma per tentare di influenzare l'attitudine di un animale nei suoi confronti. Stile di Combattimento (Str): il cavaliere ottiene il talento Combattere con Due Armi. Heat Endurance (Str): il cavaliere ottiene il talento Heat Endurance. Compagno Animale (Str): il cavaliere ottiene un compagno animale (cavallo da galoppo valenar) con un livello da Druido effettivo pari al metà del suo livello di classe da Ranger. Cavalcatura Cavallo compagno animale Iniziativa: +2; Sensi: Visione crepuscolare, olfatto acuto; Ascoltare +4, Osservare +4 Linguaggi: Legame ______________________________________________________________________ CA: 14, contatto 11, colto alla sprovvista 12; (-1 taglia, +2 Des, +3 naturale) Pf: 3d8+6 (19 pf; 3 DV) Tempra: +5, Riflessi: +5, Volontà: +3 ______________________________________________________________________ Velocità: 24 m (16 quadretti) Spazio: 3 m; Portata: 1,5 m Mischia: 2 zoccoli -2 (1d4+1) Attacco base: +2; Lotta: +8 ______________________________________________________________________ Caratteristiche: For 14, Des 15, Cos 15, Int 2, Sag 14, Car 10 Qualità speciali: Legame, condividere incantesimi, Talenti: Correre, Resistenza Abilità: Ascoltare +4, osservare +4 Proprietà: sella militare, morso e briglie, sacche da sella (2) __________________________________________________ ____________________ Legame (Str): Il ranger può gestire le azioni del suo compagno animale con un'azione gratuita o “spingerlo” con un'azione di movimento anche se non possiede alcun grado nell'abilità Addestrare Animali. Il ranger ottiene un bonus di circostanza di +4 a tutte le prove di empatia selvatica ed Addestrare Animali nei confronti del suo compagno animale. Condividere incantesimi (Str): La cavalcatura del cavaliere Valenar può condividere gli effetti degli incantesimi che egli lancia su se stesso, a patto di trovarsi entro 1,5 m al momento del lancio.
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« I libri possono insegnare molto, ma non tutto. Per questo ogni tanto è bene alzarsi dalla scrivania e andare a farsi un giretto per il mondo! » Athanasius Weirman, insegnante di trasmutazione presso l’Accademia di Magia “La Torre d’Argento” Personaggio illustrato da Francescabaerald e creato da Lone Wolf
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« Se vedi degli affamati non dare solo del cibo, ma insegna loro a cucinarlo: appetito e sazietà non si ottengono mangiando, ma cucinando per gli altri e assaporando assieme i propri manicaretti. » - Richter Seller, il Mercante della luna Personaggio illustrato da Tolman e creato da Richter Seller per il contest "Miglior Mercante"
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dnd 3e Magimbo, il cacciatore divenuto schiavo -(F)-
fed_44 ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Non è una cattiva persona, è solo mio fratello che lo costringe a fare cose cattive. » - Jilian Alkar Personaggio illustrato da fed_44 e creato da KlunK per l'ambientazione Mystara- 2 nuove risposte
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dnd 3e Il Principe "Hans", Cavaliere di Bahamut -(F)-
Mithril ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Io sono Sir Johannes Adam Ferdinand Franz Josef Maria Aloys Alfred Karl Marko Heinrich Michael Georg Ignaz Benediktus Gerhardus Majella d’Aviano Pius Armgard Van Oranger-Nassau, ma potete chiamarmi “Hans”. » - Hans Personaggio illustrato da Mithril e creato da KlunK- 2 nuove risposte
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dnd 3e Jhona Tepokris, il trafficante di informazioni -(F)-
s1031295 ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Un giorno guardavo con gli occhi di un bambino, oggi guardo con gli occhi di un segugio. Nulla ormai sfugge più alla mia vista. » - Jhona Tepokris, il trafficante di informazioni Caro Vagron, ti scrivo per informarti che il viaggio è andato come previsto. Stamane, di buon’ora, siamo sbarcati nella Città degli Splendori. Waterdeep sorge tra le pendici dell’omonimo monte e il tempestoso mare della Costa della Spada. La metropoli è la città più cosmopolita del Faerun. Possiede un ottimo porto, dei saggi governanti, degli ideali basati sulla tolleranza e una solida tradizione magica. Contiene almeno un esemplare di qualunque cosa, ma non somiglia ad un gigantesco calderone; è più simile ad una mola, che lima i lati più spigolosi delle persone affinché i loro talenti emergano in modo più chiaro. Da quello che ho notato, se gli abitanti di Waterdeep hanno un difetto, è probabilmente la loro tendenza a pensare che non vi sia mai nulla di nuovo sotto il sole, e a considerare l’insieme delle esperienze umane e non umane come parte del loro retaggio culturale. La Guardia Cittadina, dalle armature verdi, nere e dorate sembra molto efficiente; ma la cosa più peculiare, a mio avviso, sono i Lord di Waterdeep: essi governano sulla popolazione tenendo sicure le loro identità. Appaiono in pubblico solo mascherati, e protetti magicamente. Non appena giunti in città, ci siamo trovati subito spaesati: non sapevamo da dove iniziare per svolgere le nostre commissioni. Certo, ce lo aspettavamo, ma il senso di confusione e smarrimento è stato più acuto del previsto. E’ stata una sensazione strana: da un lato la città era meravigliosa e affascinante, dall’altro, suscitava inquietudine a noi forestieri. In una metropoli così vasta e popolata non è facile orientarsi ed è sconsigliato imboccare la via sbagliata per ritrovarsi magari in qualche vicolo pericoloso. Mentre vagavamo insicuri per Waterdeep, cercando una locanda per la notte, ci siamo imbattuti in un tipo. Si chiama Jhona; ci ha dato molte dritte. Dice che con il nostro consenso, ci farà da guida, fornendoci di tutte la informazioni di cui abbiamo bisogno. Anche se il suo aspetto non è molto rassicurante, credo che non abbiamo altra scelta se non quella di fidarci di lui. Stasera ci metteremo d’accordo sulla sua parcella, che a quanto pare, non sarà di certo bassa. Penso che senza il suo aiuto, non sarà semplice svolgere i nostri affari. Ora devo andare. Fammi avere tue notizie. A presto. Il tuo amico Al’. Waterdeep, vista dall'alto. Jhona Tepokris, razza umana, è un tipo alto e esile. Indossa una corazza di cuoio robusto e flessibile, rinforzata con dei rivetti metallici. Si copre con un lungo mantello di colore grigio, nascondendo parte del volto con il cappuccio. Da quello che concede la visuale del viso, il mento è contraddistinto da un pizzetto ben curato. Sicuramente i capelli sono lunghi e bruni. Sulla sua spalla destra si trova spesso poggiato un falco ammaestrato dagli occhi gialli, unica creatura in cui l’uomo ripone fiducia. Jhona, rimasto presto orfano, è nato e cresciuto a Waterdeep. E’ stata la città che lo ha forgiato, che lo ha fatto maturare. Sin da giovane si è dovuto adattare a una vita difficile: ha iniziato con piccoli furti, per poi finire a collaborare con la malavita cittadina. Col tempo ha imparato a conoscere ogni singolo angolo, ogni singolo vicolo, ogni singolo edificio di Waterdeep. Dopo alcuni anni, oltre ad aver familiarizzato a dovere con la criminalità urbana, ha avviato rapporti con la borghesia e la classe nobiliare della Città degli Splendori. Oggi, gode di fama tra la popolazione. Si vocifera addirittura che sia entrato nelle grazie di alcuni Lord. Ormai la metropoli non ha più segreti per Jhona. Sfruttando le sue abilità e le sue conoscenze, l’uomo, ormai sulla mezza età, ha deciso di fare da guida ai forestieri e vendere loro le informazioni di cui hanno bisogno. Più esse sono difficili da reperire , più saranno costose. Se si è in cerca di qualcuno nella metropoli, di un luogo, di dati riguardo a un avvenimento, Jhona ne è a conoscenza, oppure, grazie alle sua abilità e alle sue fonti, ne viene a sapere. Facilmente si possono avere notizie del trafficante di informazioni di Waterdeep. A questo punto basta cercarlo: spesso si aggira nel porto, oppure in qualche squallida locanda nei bassi fondi. A volte, lo si può trovare al Dado Nero, un club privato di gioco d’azzardo. In città è abbastanza famoso, e in parecchi diffidano di lui: è già capitato che a causa sua siano avvenuti furti e omicidi. Questo è il motivo principale del perché sia un tipo solitario. Curioso è il rapporto che Jhona ha con la Guardia Cittadina: è un criminale, e quindi si trova nella lista dei ricercati. Tuttavia, capita che venda soffiate anche alla polizia. “Salve oste…” “Buonasera, come posso esservi utile?” fece il locandiere a tre forestieri poco raccomandabili in una taverna dei bassi fondi. “Ci prepari qualcosa di forte” rispose quello più alto. Il banconiere versò del rum in tre bicchieri. I tizi bevvero in un sorso. “Tenga pure il resto” disse sempre lo stesso poggiando sette monete d’oro accanto alle coppe vuote. “Ci chiedevamo” continuò “se lei conoscesse un certo Roland Mc’Kein, mercante di professione.” L’oste sorrise. “Purtroppo no. Ma potete parlare con l’uomo seduto là in fondo. Credo vi sarà d’aiuto. Ditegli che vi mando io” I tre assassini si presentarono a Jhona Tepokris. L’informatore li condusse a casa del loro bersaglio. Compiuto l’omicidio, i viaggiatori si allontanarono con la loro guida per le strade di Waterdeep. “Bene Signori. Datemi quello che mi spetta e possiamo salutarci” Parlò a bassa voce Jhona imboccando un vicolo. “Come pagamento, considera salva la tua vita” disse uno mentre tutti estraevano i loro pugnali. Jhona rimase immobile. Guardò i tre tagliagole intensamente. “Mi sembra un ottimo accordo” rispose l’informatore. “Ricordate: diffidate dalla città, può essere più meschina delle terre selvagge. Vi auguro un buon ritorno nelle vostre terre” concluse. Il trafficante si allontanò. I tre lo salutarono con un cenno ridacchiando. Il giorno dopo, al loro risveglio, i tagliagole si accorsero che tutto il loro denaro e il loro equipaggiamento era sparito. Jhona aveva ottenuto il suo pagamento, comprensivo di interessi. - uno dei popolari racconti di Waterdeep. INTERPRETAZIONE Come in ogni grande città, Waterdeep contiene i suoi quartieri pericolosi, e vagabondare senza una guida potrebbe condurre in vicoli bui, o peggio ancora. Una buona guida può aiutare i viaggiatori a trovare locande a buon prezzo, luoghi in cui acquistare equipaggiamento fondamentale e contatti che possono fornire le informazioni cercate. Inoltre potrebbe risultare di fondamentale aiuto per delle investigazioni in città, dove gli indizi siano difficili da riesumare. Jhona Tepokris, il trafficante di informazioni è stato creato per questi fini e obiettivi. Jhona viene generalmente considerato uno dei migliori e affidabili informatori sulle strade di Waterdeep. Conosce tutti, o almeno così sembra, e pare che comprenda sempre i desideri di un potenziale cliente. Possiede anche una straordinaria attitudine a ottenere sempre ciò che vuole. E’ un ottimo e amichevole contatto per chi è appena giunto a nella Città degli Splendori, e può dimostrarsi utile anche per chi conosce a fondo la città. Jhona non riposa mai facilmente. Ha visto tanta violenza e depravazione da rivaleggiare con qualsiasi avventuriero di dungeon; ed è sopravvissuto perché non ha mai abbassato la guardia. Invece che rendere l’uomo sospettoso o esausto, queste esperienze hanno forgiato la sua mente e il suo corpo. Percorrendo le strade cittadine, l’informatore ha affinato le conoscenze dei vicoli e i contatti con il mondo criminale per sopravvivere. Jhona Tepokris è un tipo dalla parlantina sciolta. A contraddistinguerlo sono versatilità, adattabilità e ingegnosità. In generale, è abile nell’ottenere ciò che gli altri non vogliono concedere. Inoltre, ha come un sesto senso nell’evitare i pericoli e ormai padroneggia alla perfezione le arti della furtività e dell’evasione. Ottimo indagatore, può informarsi su qualsiasi cosa riguardi Waterdeep. Jhona insegue le opportunità, non gli ideali. Quindi, in cambio di denaro è pronto a spifferare qualunque cosa, anche se ciò gli procurerebbe dei nemici. Senza scrupoli, segue esclusivamente il suo libero arbitrio. E’ individualista, mette la sua libertà sopra ogni altra cosa e non lotta per difendere quella degli altri. Respinge l’autorità, odia le costrizioni e si scaglia contro le tradizioni. Combattimento Jhona Tepokris evita sempre lo scontro. Se attaccato si difende a dovere sfruttando le strade e i vicoli di Waterdeep. Se messo alle strette, non esita a scappare. Cerca di eccellere sugli avversari con l’astuzia, piuttosto che con la forza bruta. Ad esempio, potrebbe fuggire in una strada affollata per confondersi con le altre persone o addirittura far arrestare i suoi avversari dalla polizia (sfruttando le abilità sociali). In alternativa, cerca di sorprendere gli avversari quando non sono in grado di difendersi efficacemente, ad esempio, fiancheggiandoli per colpire loro i punti vitali con un attacco furtivo. Comunque vada, agisce sempre intelligentemente. INSERIMENTO NEL GIOCO Manuali utilizzati: Manuale del Giocatore, Manuale del Dungeon Master, Arcani Rivelati, Perfetto Avventuriero, Manuale d’ambientazione Forgotten Realms (per maglio inserire Jhona nella città di Waterdeep). Adattamento Jhona Tepokris è stato costruito per essere inserito nell’ambientazione Forgotten Realms. Può essere adattato a qualsiasi altra ambientazione. L’importante è che venga introdotto in una metropoli che assomigli a Waterdeep: vasta e popolata, che sia un punto di incontro per mercanti di tutto il mondo, un ricettacolo di criminali di ogni genere, dove quindi dei viaggiatori potrebbero avere bisogno di una guida. Si consiglia di usare con cognizione un trafficante di informazioni così concepito, poiché potrebbe avvantaggiare troppo i PG nelle loro investigazioni. Le parcelle e i costi di Jhona Tepokris sono a discrezione del Dungeon Master. -
« Chi pensa che non vi sia terra dove approdare solo perché non riesce a vedere altro che mare attorno a sé, è un pessimo esploratore. » - Froudin Marmouden Personaggio illustrato da Tolman e creato da Nightshadow per il contest "Miglior Png 2007"
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dnd 3e Onalim Nòssalrad, Signore delle Donnole Rosse
Richter Seller ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Se la vostra vita non è in pericolo, ricordate di non uccidere giovani e bambini! Per quanto gustoso possa essere il loro sangue, gli orfani di oggi saranno i nostri avversari di domani! » - Onalim Nòssalrad, Signore delle Donnole rosse Una lurida perluria scura come la pece, un copro muscoloso coperto di cicatrici, un unico occhio privo di emozioni e due lunghi canini affilati a comporre un terrificante ghigno: questi gli ultimi ricordi degli sfortunati viaggiatori che si sono imbattuti nel Sigore delle Donnole Rosse. Abiutuato al dolore fin da piccolo, Onalim Nòssalrad passò la sua vita combattendo nelle colline temperate. Trascorse un'infanzia triste e infelice, abbandonato a se stesso dai propri genitori a causa del suo fisico terribilmente esile per il canone orchesco. Nonostante i continui soprusi subiti non smise mai di lottare coi suoi coetanei, che crescevano come valorosi barbari, sviluppando un insano piacere per il sapore del sangue. Fu in una notte di luna piena che la vita dell'orco cambiò radicalmente, scoprendo come i suoi istinti animaleschi fossero più che giustificati. Anziché considerare la propria licantropia una maledizione, Onalim si convinse a poco a poco di essere speciale, un eletto di Gruumsh che aveva ricevuto un dono. Istruito dalla più matura Mordialba, druida della tribù e sua futura compagna, l'Orco crebbe in forza e agilità, mostrandosi superiore in battaglia a tutti i suoi coscritti. In lui potere, desiderio e malvagità crebbero di pari passo tanto rapidamente da impensierire i capi tribù. Considerandolo ormai un pericolo per la loro autorità, decisero quindi di attaccarlo a tradimento al termine di un estenuante allenamento. Supportato da Mordialba, Onalim fece scempio delle loro carni, affermandosi come nuovo e giovanissimo leader. Astuto ed eccezionalmente carismatico, sotto la sua guida gli orchi conobbero un periodo di saccheggi florido come non mai, affermandosi come la banda delle Donnole Rosse. Signore indiscusso della propria tribù, finiva con ferocia le vittime dei suoi assalti, sordo alle richieste di pietà e moderazione dei suoi stessi compagni; fu l'inizio della fine. La fama ed il terrore di quell'orco che dissanguava i propri nemici iniziò a diffondersi oltre i confini di Aes ed Erium, giungendo all'orecchio di un eccezionale guerriero che firmava in modo identico i propri combattimenti... INTERPRETAZIONE Campione e leader delle Donnole rosse, fatta eccezione per bambini o giovani creature Onalim cerca lo scontro in mischia ogni volta sia possibile. Vive per combattere, per garantire risorse alla sua tribù e per imporre l'autorità orchesca a chiunque attraversi quelle che considera le sue terre. Ignaro di cosa sia la pietà, ha finito diversi avversari in fuga lanciandosi al loro inseguimento e tempestandoli di frecce nella schiena. Se prima risparmiava giovani e bambini, da quando è sotto il controllo del vampiro che lo ha creato Onalim è diventato ancora più spietato, violento e letale. A parte questo, essere stato ucciso in combattimento da un vampiro non ha mutato particolarmente il suo atteggiamento, eccezion fatta per la sua relazione con Mordialba, irrimediabilmente compromessa quando la druida si accorse che l'orco che amava non era altro che un burattino senza vita. Combattimento Sul campo di battaglia è molto difficile non vederlo in forma ibrida, ma se è accompagnato da un numero consistente di predoni non disdegna la propria forma animale, così da poter usare il risucchio di sangue contro avversari in lotta con gli alleati o più deboli. In un duello singolo preferisce brandire la propria doppia ascia orchesca a due mani, distribuendo gli attacchi sui vari nemici nel caso in cui sia circondato. Risorto come vampiro, ordina agli alleati di occuparsi dei nemici minori per potersi concentrare sul bersaglio designato, attaccandolo con ferocia e con ogni mezzo a sua disposizione. Gestisce l'elevato numero di attacchi speciali a sua disposizione elaborando piani di attacco degni del più abile stratega elfico, irrompendo nel campo nella forma più adatta alla situazione. Utilizzando il combattimento con due armi e i risucchi di energia cerca di uccidere rapidamente gli avversari deboli, tempestandoli di attacchi. Contro combattenti pesantemente corazzati potrebbe invece tentare di usare la capacità di dominare. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Onalim Nòssalrad utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Arcani Rivelati, Manuale dei Mostri, Manuale delle miniature, Perfetto Combattente, Manuale del Giocatore. Adattamento Onalim può essere inserito come capo di una qualsiasi tribù o popolazione di orchi indipendentemente dall'ambientazione. Se la propria avventura non prevede la presenza di Licantropi e morfici, potrebbe essere una buona idea conferire ad Onalim livelli da Ranger con privilegio di classe variante forma selvatica, o più semplicemente da Druido, di modo da preservare la forma di donnola crudele che considera un dono. La trasformazione finale in vampiro è puramente opzionale, strettamente dipendente dai nemici di medio-alto e alto livello che caratterizzano la propria avventura. -
« Non esistono divinità senza emissari e non esistono emissari senza punti deboli. » - Motto del Sigillo Infranto In questa discussione vengono inseriti i png che compongono il gruppo mercenario "Il Sigillo Infranto". Tutti loro sono specializzati nello scontro contro incantatori, chi di più contro quelli arcani, chi di più contro quelli divini. Il loro simbolo è rappresentato da una cometa che punta verso l'alto, mentre al centro un marchio simile ad una clessidra rappresenta il potere degli dei inviato sul piano materiale che viene interrotto dalle loro opere. Oltre a questa lettura, vi è anche un secondo significato: la punta della cometa incarna Mite, che mira segretamente a diventare un dio (questa interpretazione non è conosciuta da Lest e Whence). INSERIMENTO NEL GIOCO Le schede riportate utilizzano materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale del Giocatore, Guida del Dungeon Master, Manuale dei Mostri, Specie Selvagge, Atlante Planare,Libro delle Imprese Eroiche, Libro delle Fosche Tenebre, Liber Mortis, Eroi dell'Orrore, Perfetto Arcanista, Perfetto Sacerdote, Perfetto Combattente, Perfetto Avventuriero, Arcani Rivelati. Adattamento I pg potrebbero scontrarsi con "Il Sigillo Infranto" in missioni in cui devono scortare o salvare dei personaggi di rilievo dediti alla magia. In alternativa potrebbero essere proprio loro l'obiettivo del gruppo mercenario. Nessuno dei png presentati qui venera una divinità (chi per sfregio, chi per superbia). In caso di missioni affiancate (dove non necessariamente affrontano gli scontri insieme, ma dove per esempio devono collaborare) screzi con il chierico del gruppo (se venera una divinità) sono assicurati. Possono essere facilmente adattati a qualsiasi ambientazione.
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dnd 3e Cathael Wyrmfriend, Guardiano delle Covate
Sesbassar ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Il mio padrone non tollera intrusioni: tornate indietro o sarà peggio per voi... » - Cathael Wyrmfriend, Guardiano delle Covate Cathael è un appartenente ad una stirpe di umani discendente dai draghi verdi del Bosco delle Ceneri nel Rashemen settentrionale. Da giovane sviluppò una combinazione rara di attitudini, dimostrando di essere portato per il combattimento ma anche per l'Arte, quindi i padroni draghi lo crebbero loro stessi per renderlo un Guardiano, ovvero una guardia del corpo dei loro piccoli. Cathael Crebbe forte e fascinoso, e i draghi della foresta gli insegnarono alcuni trucchi per riuscire a indebolire gli avversari e così facendo a renderli più docili. Nel giro di qualche anno Cathael era già un possente guerriero, e in pochi osavano entrare nel Bosco delle Ceneri con l'intendo di rapire o uccidere un cucciolo di drago. Nel fior fiore della sua gioventù, i draghi decisero di introdurlo al culto di Tiamat, rendendolo un suo servo, capace persino di usare una delle armi più temibili dei draghi: il loro soffio. I suoi poteri arcani gli concedettero di chiamare a sè un famiglio, e Cathael scelse come servitore un corvo draconico, in modo da poter parlare con il suo intelligente compagno, e passare più facilmente così anche i momenti più difficili di guardia. Data la sua grande dedizione i suoi padroni decisero di insegnarli qualche trucco per rendere i suoi soffi più efficaci, in modo che potesse sgominare da solo anche intere bande di intrusi indesiderati. Cathael ora gira per le varie tane dei draghi del Bosco, eliminando ogni minaccia (umana o meno che sia) per le uova e per i cuccioli di drago i cui genitori sono temporaneamente assenti. INTERPRETAZIONE Cathael è un servitore indefesso, spietato con chi mette a repentaglio la vita dei suoi protetti. Di solito caccia le creature senzienti che si avvicinano alle tane dei draghi senza volere con calma e gentilezza. Nel caso invece si palesino come malintenzionati allora la sua rabbia è veloce, senza fronzoli, diretta e letale. Se viene incontrato in giorni in cui è particolarmente malinconico, potrebbe anche accettare una chiaccherata (magari intorno ad un fuoco da campo e un buon stufato di carne). In effetti Cathael è profondamente insoddisfatto della sua vita, poichè raramente è potuto uscire dai confini del Bosco (se non per fare la guardia a qualche cucciolo), e una parte del suo spirito vorrebbe volentieri uscirne. Combattimento Cathael prima indebolisce gli avversari evidenti, e poi cerca di ucciderli nel modo più rapido possibile. Iniziare un combattimento con un cono di freddo/acido entangling + prova di intimidire/Imperious Command/Never Outnumbered + maledizione della lama iettatrice + karmic aura, significa praticamente vincere, e, in casi particolari (troppi avversari ad esempio), Cathael non si fa pregare ad usare tale tattica. Nel caso gli avversari siano troppi non si fa problemi a scappare usando alterare se stesso per trasformarsi in un avariel/raptoran per volare dai suoi padroni a chiamare aiuto, altrimenti cerca di risolvere tutto da solo. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Cathael Wyrmfriend utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Arcani Rivelati, Complete Mage, Complete Scoundrel, Draconomicon, Dragon Magazine #339, Dragon Magic, Drow of the Underdark, Dungeon Master Guide 2, Guida del Dungeon Master, Magic Item Compendium, Manuale del Giocatore, Manuale dei Mostri, Perfetto Arcanista, Perfetto Combattente, Races of the Dragon, Sottosuolo di Faerun. Adattamento Basta togliere Ira Agghiacciante e mettere Presenza Terrificante (su Draconomicon, che pur essendo di molto inferiore è tematicamente adatto), e l'unico requisito di ambientazione viene meno. E' possibile così trasportarlo praticamente senza cambiamenti in una qualsiasi ambientazione o regione.- 1 nuova risposta
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dnd 3e Tapékko Tòmaro Olùku Azotìlbund dei Màlliken
tamriel ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Pazzo? Io non sono pazzo, adoro solo far saltare in aria le cose! » - Tapékko Tòmaro Olùku Azotìlbund dei Màlliken La storia di Tapékko Tòmaro Olùku Azotìlbund dei Màlliken è confusa e più ingarbugliata di una matassa, poichè l'unico a conoscerla per intero è proprio Tapékko, e sembra che ogni volta che la racconti cambia qualche particolare. Quello che è certo è che Tapékko è della famiglia dei Màlliken, famosa per essere una famiglia di grandi inventori ed ingegneri. Purtroppo le attitudini del giovane Tapékko si rivelarono in contrasto con quanto ci si aspettava da un membro della sua famiglia; invece di dimostrare una dote naturale nei giochi con le costruzioni di cubetti di legno, preferiva usare i mattoncini per creare delle strutture vertiginosamente alte ed incredibilmente instabili, che avrebbe fatto crollare l'una sulle altre esplodendo in fragorose risate. Nei suoi primi lavoretti domestici ero solito aiutare il padre nelle riparazioni di piccoli mobili o attrezzi da lavoro, ma tutto quello che era capace di fare era trasformare in segatura ciò che gli arrivava sottomano; fu proprio durante uno di questi lavoretti che prese il nome di Tòmaro (truciolo). Dopo l'ennesimo lavoretto trasformato in legna da ardere il padre decise di mandare Tapékko Tòmaro dei Màlliken in un prestigioso collegio di magia "Se non sa usare le mani almeno imparerà ad usare la testa!", dove avrebbe trovato la sua vocazione o comunque altre persone da scocciare. All'interno el collegio Tapékko incontrò un mondo nuovo (oltre che Tripzy, il suo famiglio donnola, nonchè migliore amico), che aveva solo immaginato, e la cosa che più gli piaceva è che aveva finalmente trovato un modo per rendere i suoi sogni realtà! Decise quindi di apprendere quanto più possible le arti magiche per poter dare sfogo alla sua creatività nell'unico modo con cui non avrebbe fatto danni...era proprio un giovane illuso. Durante i suoi primi anni di studi si fece un nome offrendosi come cavia per testare gli incantesimi che i suoi maestri creavano, "Non c'è modo migliore di apprendere la magia se non quella di provarla in prima persona" diceva sempre. Dopo aver cambiato colore della pelle un paio di volte, aver avuto una coda da castoro per 3 mesi ed essere stato in 2D per alcuni giorni (effetto collaterale dell'incantesimo maglio dimensionale di Borxy) i suoi colleghi di studi gli appiopparono il soprannome Olùku (incosciente). Fu solo al settimo anno, durante il corso "principi ed applicazioni della pozionomastica" che Tapékko scoprì il vero motivo per il quale era destinato a diventare un grande mago. Durante una lezione di laboratorio (tenuta dal gran maestro Sonnum Lethargikus, tanto sapiente quanto noioso), mentre era intento a miscelare tra di loro le più strane pozioni (o meglio, tutte quelle che gli arrivavano a portata), sviluppò una reazione a catena che provocò l'esplosione del bancone dove stava trafficando, la perdita (rivelatasi poi permanente) del suo sopracciglio destro e la distruzione di tutte le finestre del collegio a causa dell'onda sonica prodotta. Tapékko venne cacciato sedutastante dal collegio e gli vennero fatti firmare i documenti necessari affinchè non potesse essere ammesso in nessun altro collegio magico; ma ormai la vita studentesca non gli importava più: Tapékko Tòmaro Olùku Azotìlbund (altamente esplosivo, nomignolo datogli da sè stesso) dei Màlliken aveva riconosciuto la sua strada e non aveva intenzione di percorrerne altre. Da allora Tapékko vaga di città in città, affinando la sua capacità di manipolazione delle esplosioni, offrendosi spesso e volentieri come impresa di demolizione (a modicissimi prezzi!) a chi ne ha bisogno; dopotutto in questo mondo segnato dalla recessione bisogna pur trovare il modo di guadagnarsi il pane, no? Se un sovrano necessita di una nuova residenza estiva ma una fastidiosissima foresta ne impedisce la costruzione, se un povero anziano deve liberarsi di alcuni mobili (vecchi quasi quanto la sua gamba di legno) ma ormai non he più la forza, se la chiesa di Pelor vuole liberarsi delle tombe infestate da ghoul per creare un mausoleo del loro gran sacerdote ma hanno finito tutti gli scacciare, non si dovranno preoccupare, perchè ci sarà sempre uno gnomo pronto ad offrire il suo aiuto e la sua competenza! INTERPRETAZIONE Tapékko è impulsivo, agisce senza pensare alle conseguenze, spesso applica il suo motto alla lettera "facciamolo esplodere e poi vediamo che succede!". Ogni volta che riesce a far esplodere qualcosa di discretamente interessante (e questo include qualsiasi cosa sia più grande di lui) esclama il motto della sua famiglia "Màlli-Màlli-Màlliken rulz!" (letteralmente: i Màlliken sono una forza!). Anche se come tutti i membri della sua razza riesce a parlare ad una velocità prossima a quella della luce, non riesce a sostenere una coversazione di senso compiuto se non ha tra le mani un oggetto (qualsiasi cosa, da una matita ad un sasso) con cui giochicchiare mentra parla. Combattimento Si fa trasportare dall'estro el momento, in genere se proprio deve combattere userà un incantesimo esplosivo e qualche blast per impressionare i suoi avversari con la sua potenza, se necessario li intrappolerà tramite ragnatele e/o tentacoli di eward. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Tapékko Tòmaro Olùku Azotìlbund utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale del giocatore, razze di pietra, complete mage, perfetto arcanista, spell compendium, Frostburn, player's handbook 2, arcani rivelati. Adattamento Tapékko può essere inserito con facilità in qualsiasi campagna.- 1 nuova risposta
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dnd 3e Rhas Hammerlord, Comandante Supremo delle Legioni Naniche
8SnAkE6 ha inviato una discussione in Risorse GdR
« Ho spaccato più teste io che noci di cocco gli abitanti dei Caraibi: CARICAAAAAA!!! » - Rhas Hammerlord, Comandante delle legioni straniere naniche Rhas Hammerlord è un nano di 156 anni è al pieno delle sue capacità fisiche e la cosa è evidente sia quando lo si vede passare per le strade di Moradin sia quando è in un campo di addestramento. Pochi hanno avuto il privilegio di vederlo veramente in azione alla guida del gruppo di avventurieri con cui ha svolto tante missioni per l'ordine dei martelli di Moradin, poi alla guida del suo plotone quando è entrato nell'esercito subito con il grado di ufficiale e , infine, come Comandante delle Legioni delle Terre Naniche ruolo che ricopre ormai da 20 anni e dal quale solo la morte potrà separarlo. Rhas viene da una zona remota dei regni nanici: la spina del mondo ed è cresciuto in una piccola comunità in cui non c'era molta libertà di culto (come nella maggior parte delle terre naniche in questi tempi), è cresciuto in una famiglia tranquilla che non gli ha mai fatto mancare nulla e a cui tiene tantissimo: i nomi dei suoi familiari sono incisi tutti sullo scudo: "L'amore della mia famiglia è la più grande protezione che io possa avere.". Come tutti i bambini della zona ha ricevuto una buona istruzione, ma in contemporanea i genitori molto fedeli vollero dargli un istruzione clericale in quanto mancava un uomo di Dio nella loro famiglia. Rhas crescendo si è sentito però molto attirato da una vita un po' più fisica e meno contemplativa e per non deludere la famiglia a cui teneva tanto ha cercato una strada che conciliasse entrambe le cose: è venuto a conoscenza dell'ordine dei Martelli di Moradin un gruppo di "picchiatori" armati di fantastici martelli molto devoti al Grande Dio Nanico, ha quindi intrapreso un severo addestramento nelle arti marziali e della guerra per riuscire a superare le difficili prove richieste per l'ingresso nell'ordine. Il giorno della prova finale lasciò tutti talmente sbalorditi che non ci fu neanche bisogno della riunione dell'Ordine per decidere circa la sua ammissione ed entrò a far parte da subito come effettivo saltando completamente il periodo da novizio. Nei suoi anni nell'Ordine prese parte a moltissime missioni come caposquadra: i bardi di ogni angolo delle terre Naniche ed anche oltre narrano di incontri incredibili contro 4 giganti del Ghiaccio e di come ormai 55 anni fa sconfisse da solo un Gigante delle Nuvole razza nemica storica e acerrima dei nani. Venne il giorno in cui anche l'Ordine cominciava a stare stretto a questo nano che tanto poteva dare alla sua razza: salutò con grande affetto i suoi compagni, i suoi allievi e i suoi superiori perchè sentì il bisogno di andare e perfezionare la sua già incredibile abilità per poi raggiungere il sogno che si stava formando in lui: diventare il Comandante delle Legioni delle Terre Naniche. Sogno che in pochi anni fu realizzato: una volta entrato nell'esercito era impossibile non notare il suo incredibile ardore, l'impegno e il fascino che aveva sui suoi commilitoni, il suo cursus honorum fu rapido e a furor di popolo da 20 anni fa alla morte del precedente Comandante fu scelto all'unanimità. E' amato e stimato dai suoi uomini perchè sa incoraggiarli e ascoltarli ed è sempre lì al loro fianco quando è il momento di combattere, il suo grido "CARICAAAAAA!!!!!!" è udito da tutto l'esercito e crea un fervore nei cuori dei soldati che nessuno a memoria nanica (ed è una memoria molto più lunga di qualsiasi altra fatta eccezione per i draghi forse) ricorda. La sua fama lo precede a tal punto che quando avanza o meglio corre davanti a tutti gli alleati brandendo il suo fantastico martello le orde nemiche si aprono cercando di evitare inutilmente la sua furia, e una volta che Rhas si trova in mezzo alla mischia solo se in numero almeno 10 volte superiore i nemici cominciano a muovere il passo verso di lui. INTERPRETAZIONE Rhas è un nano molto attaccato alla sua famiglia, alla sua regione, ai suoi uomini e alla sua patria: farebbe qualsiasi cosa pur di difendere queste cose, non avrebbe nessun problema a dare la vita. Combattimento Si adatta perfettamente ai nemici che ha davanti in pochi secondi (con Adaptive Style può cambiare tutte le manovre preparate in un round completo). Quando effettua un attacco in carica può sottrarre fino a 19 punti dalla CA per aggiungerli al danno e, con la manovra War Leader's Charge, aggiunge un ulteriore +35 (per un +119 totale dovuto al fatto che impugna il suo martello a due mani). Nel turno successivo contro l'attacco più pericoloso può usare la manovra Wall of Blades, così da scambiare il suo tiro per colpire con la CA in modo da parare l'attacco avversario. In mezzo alla mischia ha variegate opzioni offensive, in quanto può effettuare un attacco completo con il suo martello fino a 9 metri senza malus e colpire più nemici grazie alla sua incredibile abilità con quest'arma da guerra: può infatti lanciare il suo martello contro diversi nemici entro 9 metri come azione veloce e di round completo utilizzando simultaneamente Hammer Throw, Hammer Return, Martial Throw e Lightining Ricochet, o in alternativa può lanciare il suo martello e colpire tutti i nemici in una linea con il bonus di attacco pieno utilizzando Blood Wind Ricochet e consumando uno strike come Disarming Strike. Contro il nemico più forte può usare il suo Colpo Poderoso per frastornarlo per un turno, oppure la manovra White Raven Hammer per stordirlo. Contro un gruppo di nemici può utilizzare la sua manovra Adamantine Hurricane per colpire tutti coloro che lo circondano due volte con un'azione di round completo, oppure percuotere violentemente il terreno provocando un terremoto e costringendo i nemici a uno sforzo incredibile per rimanere in piedi. Come capo delle truppe naniche ha anche opzioni che aiutano i suoi soldati, come le manovre White Raven Tactics (che permette a un suo alleato di agire nuovamente dopo di lui anche se ha già agito) e Douse the Flames (che impedisce al nemico colpito di portare attacchi di opportunità, permettendo così in caso di necessità agli alleati feriti di allontanarsi). INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Rhas Hammerlord utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale del giocatore, Manuale del giocatore II, Tome Of Battle, Arcani Rivelati, Perfetto Avventuriero, Perfetto Combattente, Complete Scoundrel, Magic Item Compendium. Adattamento Può essere introdotto facilmente in una campagna come nemico se il party è malvagio o se in guerra contro i nani. Ovviamente obbligatoria l'esistenza dei nani nell'ambientazione, altra idea è metterlo a capo di una missione per conto dell'Ordine dei Martelli di Moradin.- 3 nuove risposte
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« Si dice che la fine del mondo avverrà per mano dei giganti, ma non dovete aver paura, poichè io sono la fine dei giganti! » - Tankrad Raggrun, sterminatore di giganti Tankrad nacque nel gelido Nord, una terra fredda, dura ed inospitale all'incirca un secolo fa. Nella sua città natale, Adbar, imparò dal suo clan le tecniche di sopravvivenza ed esplorazione delle montagne, ma anche quelle di combattimento per sfruttare i punti deboli delle creature che chiunque avrebbe affrontato prima o poi tra le montagne del Nord. Nonostante il forte attaccamento al clan ed alla propria città, Tankrad decise di lasciare (seppur momentaneamente) Adbar e il Dorso del Mondo per cimentarsi nella vita dell'avventuriero. Durante i suoi viaggi attraversò il Bosco Segreto, arrivando fino alle terre della Brughiera Sterminata. In una regione dove non ci sono montagne ma solo sterminate pianure Tankred imparò il valore di una cavalcatura, e decise di richiamare al suo servizio Rumik, perchè a suo dire "un nano è una creatura robusta e massiccia, quindi la sua cavalcatura non può certo essere da meno!". Passato qualche anno nelle "terre piane" (così Tankrad chiama le regioni dove non ci sono montagne) decise di tornare ad Adbar, perchè la nostalgia per le sue montagne era troppo grande. Tornato alla cittadella la sua fama aumentò a dismisura, grazie ai formidabili racconti delle sue avventure pieni di luoghi lontani, crature esotiche e personaggi fantastici; erano racconti talmente incredibili che qualcuno inizò a sospettare che fossero per la gran parte inventati, e che tutto quello che era riuscito a trovare fosse quello strano animale che faceva dei versi mai sentiti prima. Tankrad ebbe l'occasione di dimostrare a tutti il proprio valore nell'inverno dello stesso anno, durante la difesa della cittadella, presa d'assalto dai giganti che approfittavano di ogni bufera di neve per sferrare un attacco ad Adbar. Durante gli scontri Tankrad fece strage di giganti, dimostrando una volta per tutte il proprio valore in combattimento. Particolarmente importante fu il combattimento nella Gola del Rapace, dove insieme ad un esiguo manipolo delle Guardi di Ferro riuscì a tenere la posizione per 3 giorni e 3 notti, fino all'arrivo dei rinforti capitanati da Marher Rodùrr, sacerdote-guerriero dell'ordine dei Martelli di Moradin. Marher restò impressionato dalla prova di valore data da Tankrad in quel'occasione, a tal punto che gli propose di entrare a far parte del suo sacro ordine, nonostante Tankrad non avesse mai ricevuto gli ordini sacerdotali che normalente ogni membro dell'ordine posside. Tankrad entrò così a far parte dell'ordine scelto dei Martelli di Moradin, ricevendo il più grande onore al quale un nano di Adbar potesse aspirare. Imparò così le arti magiche e le tecniche per trasformare il proprio martello nello strumento della punizione divina, imparò i valori della Sua fede ed i doveri che questo comportava, non fu più semplicemente Tankrad ma diventò l'estensione della volontà di Moradin. Alla luce di questa sua nuova prospettiva del mondo, Tankrad decise di lasciare nuovamente la cittadella e di riavventurarsi nelle "terre piane", per portare la furia del Forgiatore delle Anime direttamente nelle tane dei suoi nemici. INTERPRETAZIONE Tankrad è un nano pragmatico, ritiene che una cosa è utile fintanto che la si può utilizzare con efficacia. Per questo si trova a suo agio con chi, come lui, è abituato a fare affidamento sulla propria forza, fisica o morale che sia. Nutre una certa diffidenza nei confronti delle persone che preferiscono parlare piuttosto che agire per risolvere i problemi, non è questo il modo con cui un individuo dimostra il proprio valore! Le creature di cui farà fatica a fidarsi sono gli elfi, troppo simili ai sui occhi ai loro cugini che vivono sottoterra e contro i quali nutre un odio viscerale che non conosce limiti. Nonstante questo, ritiene che il modo migliore per conoscere una persona sia bere insieme una birra mentre si sta insieme seduti ad un tavolo in una taverna: la gente dimenta tanto più sincera quanti più boccali ha bevuto. Spesso impulsivo, non si fa problemi a compiere un'azione azzardata se la situazione lo richiede, dopotutto se si riflette troppo si rischia che sia troppo tardi quando finalmente si ha deciso cosa fare. La sua fede in Moradin è totale e cieca, vive secondo i suoi precetti ed insegnamenti; chi ostenta una palese ostilità nei Suoi confronti conoscerà la Sua punizione per mano del suo martello. Combattimento Durante i combattimenti Tankrad scende da Rumik perchè preferisce combattere con i piedi ben saldi per terra. Utilizza il primo round di combattimento usando la capacità terremoto, attivando la capacità anatema o assiomatica del martello (se affronta un gigante, drow, goblin o creatura caotica); se i namici sono in linea allora utilizzerà la capacità di lancio poderoso (dopo l'eventuale attivazione delle capacità magiche del martello). Nel secondo round potrà castare lion's charge oppure rhino's rush e caricare il nemico più vicino (o quello che ritiene più pericoloso), utilizza crushing strike (se ha caricato usando il attacco poderoso) e la capacità di incudine tonante per mettere fuori combattimento il bersaglio caricato; se lo ritiene opputuno prima della carica può attivare la capacità baluardo per ottene un incremento della propria CA. Nei round successivi sferrerà attacchi completi ai nemici che sono nella sua portata, utilizzando se lo ritieno opportuno la capacità di colpo poderoso. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Tankrad Raggrun utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale del giocatore, Player's andbook 2, Manuale del dungeon master, Arcani rivelati, Perfetto combattente, Perfetto avventuriero, Giuda del giocatore a Faerun, Magic item compendium, Manuale dei mostri, Spell compendium, Manuale delle miniature. Adattamento Il pg è stato concepito per essere giocato nell'ambientazione Forgotten realms, ma nulla vieta al master di importare la classe di prestigio in un'altra ambientazione.
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