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Ciao, cerco il consiglio di qualche esperto del settore. Ho visto che in rete si trovano tanti anime interessanti e onestamente non so quale guardare! Ne ho visti un bel po, io li cerco in italiano per comodità, ma ne ho visti anche sottotitolati e mi sono piaciuti un mondo. Giusto per dare una traccia, quelli che mi sono piaciuti di più sono: Yoma, la Stirpe delle Tenebre Tutto il materiale di BLOOD Kabaneri of the Iron Fortress Dororo Vinland Saga I primi due Rage of Bahamut Chainsaw Man e ho da poco finito di guardarmi Demon Slayer anno 2021 (ha un nome lunghissimo in giapponese che onestamente non ricordo 😔) bello da morire! Come posso continuare la carrellata con qualcosa di non troppo antiquato e possibilmente fatto bene, interessante? 🙏
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serie tv Resident Evil: La Serie - in Bilico fra Novità e Citazioni
Graham_89 ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Resident Evil: La Serie, è la serie TV targata Netflix di genere horror, basata sul videogame omonimo sviluppato dalla Capcom. Fra citazioni e nuovi elementi, parliamone insieme per stabilire quanto davvero è stata una delusione! Dopo vari ritardi a causa della pandemia, il 14 luglio 2022 Netflix pubblica "Resident Evil: La Serie", una collaborazione con Constantin Film (lo studio titolare dei diritti) e che vede Andrew Dabb (produttore anche di Supernatural) alla sceneggiatura. Basata sull'omonima serie di videogame survival horror Capcom creata da Shinji Mikami e Tokuro Fujiwara, pesca la sua ambientazione nello stesso universo narrativo del franchise, raccontando però una storia inedita suddivisa in due archi temporali diversi ma intrecciati fra loro, prendendo spunto direttamente dalla saga con continui riferimenti. Dopo poco più di un mese dal debutto della serie, il 26 agosto 2022 è stata decisa la sua cancellazione prematura a causa dello scarso successo riscosso sia in termine di visualizzazioni da parte del pubblico, sia dal punto della vista della critica: di "Resident Evil: La Serie" avremo solo questa singola stagione di otto episodi (dalla durata di circa un'ora ciascuno), e probabilmente per molti non è una così brutta notizia. Le protagoniste della serie si possono identificare in Jade (Ella Balinska / Tamara Smart) e Billie Wesker (Adeline Rudolph / Siena Agudong), le figlie gemelle di un Albert Wesker (Lance Reddick) diverso da come eravamo abituati a vederlo all'interno del videogioco. Il resto del cast include Paola Nuñez (che abbiamo rivisto in The Purge), Ahad Raza Mir, Connor Gossatti e Turlough Convery (apparso addirittura in Dragonheart e Ready Player One) nelle vesti di altri personaggi. Trama Senza Spoiler Come già detto, la storia viene raccontata in due linee temporali diverse e intrecciate tra loro: la prima è ambientata nel 2022 in una futuristica New Racoon City (omonima della città statunitense distrutta nel 1998, che abbiamo esplorato abbondantemente in Resident Evil 2), costruita dalla Umbrella Corporation in Sudafrica per ospitare tutti i suoi dipendenti, fra cui Albert Wesker, per lavorare su un medicinale in grado di curare la depressione. Qui vengono narrate le vicende delle due quattordicenni Jade e Billie Wesker mentre cercano di integrarsi nella loro nuova casa, provando a vivere una vita normale finendo comunque coinvolte negli intrighi della nota società. La seconda linea temporale è spostata di quattordici anni nel futuro, nel 2036, in una Terra immersa in uno scenario post-apocalittico a causa del Virus T, responsabile di una pandemia globale che ha causato la quasi totale estinzione del genere umano. I superstiti, meno di quindici milioni di persone, si sono riorganizzati e rifugiati in città fortificate per far fronte agli oltre sei miliardi di Zombie (qui chiamati "Zero"). Intanto, in una Londra completamente trasformata, una quasi trentenne Jade Wesker si destreggia nel tentativo di trovare una contromisura alla piaga, lavorando come una specie di ricercatrice. Approfondimenti con Spoiler Nel corso degli otto episodi si vedono molti riferimenti e collegamenti con i videogiochi del franchise...proviamo ad analizzare insieme, rispondendo anche a qualche dubbio o domanda che potrebbero sorgere a seguito della visione. Fate molta attenzione agli Spoiler! Considerazioni Finali In una serie su Resident Evil ci si aspetterebbe una narrazione con al centro gli intramontabili zombie, tuttavia la loro presenza sarà limitata in termini di minutaggio, ma soprattutto avranno sempre un ruolo marginale, trasmettendo pochissima tensione rispetto alla controparte videoludica, non facendo percepire la pressione di un'apocalisse vera! Forse la trama suddivisa in due linee temporali non aiuta, soprattutto perché la storia che coinvolge le due giovani sorelle è a tratti riconducibile ad un teen-drama che non ha niente a che vedere con quello che ci si aspetterebbe da un prodotto del franchise, dando luogo solo a continue rotture del ritmo che affaticano la visione. Nonostante non mi abbia convinto molto ho comunque apprezzato le numerose connessioni e richiami ai videogiochi - citate soprattutto nello spoiler - seppur di fatto non vadano ad approfondire veramente quanto già conoscevamo della storia dei personaggi (a parte alcune eccezioni), quanto piuttosto forniscono solo un contorno di cui a questo punto potevamo anche fare a meno. Il finale viene ovviamente lasciato aperto nell'ottica di una seconda stagione che non vedrà mai la luce, quindi lascia esclusivamente grandi punti interrogativi a cui probabilmente non daremo mai una risposta. Ne consiglio la visione? Per un fan del franchise ritengo che sia giusto darle una possibilità, senza aspettarsi chissà cosa. Purtroppo mi viene da sconsigliarla a tutti coloro che cercano una serie dove l'elemento "apocalisse zombie" è il focus, perché in fin dei conti non è la questione cardine della storia. Voi che cosa ne pensate di Resident Evil: La Serie? L'avete vista o avete in programma di vederla? Avete mai fatto esperienze di GDR con un'ambientazione riconducibile a questa? Conoscete dei Giochi di Ruolo con cui potremmo replicare al tavolo lo spirito di Resident Evil? Parliamone! Link alla pagina Netflix: https://www.netflix.com/it/title/80996532 Visualizza tutto articolo -
serie tv Resident Evil: La Serie - in Bilico fra Novità e Citazioni
Graham_89 ha inviato un articolo in Recensioni
Dopo vari ritardi a causa della pandemia, il 14 luglio 2022 Netflix pubblica "Resident Evil: La Serie", una collaborazione con Constantin Film (lo studio titolare dei diritti) e che vede Andrew Dabb (produttore anche di Supernatural) alla sceneggiatura. Basata sull'omonima serie di videogame survival horror Capcom creata da Shinji Mikami e Tokuro Fujiwara, pesca la sua ambientazione nello stesso universo narrativo del franchise, raccontando però una storia inedita suddivisa in due archi temporali diversi ma intrecciati fra loro, prendendo spunto direttamente dalla saga con continui riferimenti. Dopo poco più di un mese dal debutto della serie, il 26 agosto 2022 è stata decisa la sua cancellazione prematura a causa dello scarso successo riscosso sia in termine di visualizzazioni da parte del pubblico, sia dal punto della vista della critica: di "Resident Evil: La Serie" avremo solo questa singola stagione di otto episodi (dalla durata di circa un'ora ciascuno), e probabilmente per molti non è una così brutta notizia. Le protagoniste della serie si possono identificare in Jade (Ella Balinska / Tamara Smart) e Billie Wesker (Adeline Rudolph / Siena Agudong), le figlie gemelle di un Albert Wesker (Lance Reddick) diverso da come eravamo abituati a vederlo all'interno del videogioco. Il resto del cast include Paola Nuñez (che abbiamo rivisto in The Purge), Ahad Raza Mir, Connor Gossatti e Turlough Convery (apparso addirittura in Dragonheart e Ready Player One) nelle vesti di altri personaggi. Trama Senza Spoiler Come già detto, la storia viene raccontata in due linee temporali diverse e intrecciate tra loro: la prima è ambientata nel 2022 in una futuristica New Racoon City (omonima della città statunitense distrutta nel 1998, che abbiamo esplorato abbondantemente in Resident Evil 2), costruita dalla Umbrella Corporation in Sudafrica per ospitare tutti i suoi dipendenti, fra cui Albert Wesker, per lavorare su un medicinale in grado di curare la depressione. Qui vengono narrate le vicende delle due quattordicenni Jade e Billie Wesker mentre cercano di integrarsi nella loro nuova casa, provando a vivere una vita normale finendo comunque coinvolte negli intrighi della nota società. La seconda linea temporale è spostata di quattordici anni nel futuro, nel 2036, in una Terra immersa in uno scenario post-apocalittico a causa del Virus T, responsabile di una pandemia globale che ha causato la quasi totale estinzione del genere umano. I superstiti, meno di quindici milioni di persone, si sono riorganizzati e rifugiati in città fortificate per far fronte agli oltre sei miliardi di Zombie (qui chiamati "Zero"). Intanto, in una Londra completamente trasformata, una quasi trentenne Jade Wesker si destreggia nel tentativo di trovare una contromisura alla piaga, lavorando come una specie di ricercatrice. Approfondimenti con Spoiler Nel corso degli otto episodi si vedono molti riferimenti e collegamenti con i videogiochi del franchise...proviamo ad analizzare insieme, rispondendo anche a qualche dubbio o domanda che potrebbero sorgere a seguito della visione. Fate molta attenzione agli Spoiler! Considerazioni Finali In una serie su Resident Evil ci si aspetterebbe una narrazione con al centro gli intramontabili zombie, tuttavia la loro presenza sarà limitata in termini di minutaggio, ma soprattutto avranno sempre un ruolo marginale, trasmettendo pochissima tensione rispetto alla controparte videoludica, non facendo percepire la pressione di un'apocalisse vera! Forse la trama suddivisa in due linee temporali non aiuta, soprattutto perché la storia che coinvolge le due giovani sorelle è a tratti riconducibile ad un teen-drama che non ha niente a che vedere con quello che ci si aspetterebbe da un prodotto del franchise, dando luogo solo a continue rotture del ritmo che affaticano la visione. Nonostante non mi abbia convinto molto ho comunque apprezzato le numerose connessioni e richiami ai videogiochi - citate soprattutto nello spoiler - seppur di fatto non vadano ad approfondire veramente quanto già conoscevamo della storia dei personaggi (a parte alcune eccezioni), quanto piuttosto forniscono solo un contorno di cui a questo punto potevamo anche fare a meno. Il finale viene ovviamente lasciato aperto nell'ottica di una seconda stagione che non vedrà mai la luce, quindi lascia esclusivamente grandi punti interrogativi a cui probabilmente non daremo mai una risposta. Ne consiglio la visione? Per un fan del franchise ritengo che sia giusto darle una possibilità, senza aspettarsi chissà cosa. Purtroppo mi viene da sconsigliarla a tutti coloro che cercano una serie dove l'elemento "apocalisse zombie" è il focus, perché in fin dei conti non è la questione cardine della storia. Voi che cosa ne pensate di Resident Evil: La Serie? L'avete vista o avete in programma di vederla? Avete mai fatto esperienze di GDR con un'ambientazione riconducibile a questa? Conoscete dei Giochi di Ruolo con cui potremmo replicare al tavolo lo spirito di Resident Evil? Parliamone! Link alla pagina Netflix: https://www.netflix.com/it/title/80996532 -
serie tv Daybreak: quando il post-apocalittico rompe la quarta parete
Graham_89 ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Oggi parliamo di una delle tante serie post-apocalittiche che popolano il catalogo di Netflix, trasposizione sul piccolo schermo dell'omonimo fumetto di Brian Ralph: Daybreak. Daybreak, serie televisiva statunitense nata dall'adattamento dell'omonimo fumetto (di cui parleremo nel paragrafo seguente), è stata rilasciata il 24 Ottobre 2019 sulla piattaforma di Streaming Netflix. Nonostante le belle premesse ha avuto vita molto breve: la prima stagione, composta da dieci puntate di circa un'ora ciascuna, non vedrà alcun seguito.. il 17 Dicembre 2019 infatti Daybreak viene cancellata! La serie viene classificata come Commedia d'Azione, per di più vietata ai minori di 14 anni, pertanto i conoscitori della grafic novel si sarebbero aspettati una spruzzata di Horror abbastanza presente, considerando la sua ambientazione post-apocalittica contornata da zombie: a parte un paio di momenti di disgusto e qualche sporadica scena sanguinolenta con colpi di spada, bombe e una manciata di morsetti, mancano vere e proprie situazioni meritevoli di essere chiamate tali! A giustificare il "V.M.14" sono però l'abbondante linguaggio scurrile, le continue parolacce e le svariate scene di dubbio gusto, che per tutta la durata della stagione fanno da contorno alla "storia d’amore adolescenziale" che muove le vicende. Ciò che è rimasto fedele alla controparte di carta e inchiostro è, più o meno, lo stile narrativo: con le varie interruzioni delle scene per dare spazio a dialoghi fra personaggi e regia o pubblico, con i vari flashback e flashforward, con le vignette e scritte in sovraimpressione che richiamano fortemente il fumetto, abbiamo continue rotture della quarta parete che danno una nota comica a tratti piacevole, a tratti un po' meno. Una delle Locandine ufficiali della Serie. Dalla Carta al Piccolo Schermo Scritto e disegnato in bianco e nero dal fumettista Brian Ralph, Daybreak è stato pubblicato in un primo momento dalla Bodega Comics in tre capitoli usciti tra il 2006 e il 2008, mentre nel 2011 ha subito una ristampa in unico volume dall’editore Drawn and Quarterly. Il tono dell'opera è venato di un sottile humour nero che mette in netta contrapposizione il forte ottimismo del protagonista, con gli scenari desolati del mondo post-apocalittico in cui egli si muove. La trama su cui ruota la grafic novel è più o meno questa: "Un ragazzo sopravvissuto all’apocalisse zombie, senza un braccio e accompagnato da un cane, si trova in un rifugio sotterraneo in compagnia del lettore, un muto e mai raffigurato compagno d'avventura. Mentre all'esterno si aggirano non morti, feroci soprattutto la notte, i due vivranno avventure tra supermercati assediati, carri armati e vecchi pronti a tutto per tenere al sicuro quel che resta della loro famiglia". La particolarità dell'opera risiede tutta nella sua narrazione, il ragazzo infatti si rivolge direttamente a chi sfoglia le pagine del fumetto, cercando così di creare un collegamento che permetta al lettore di fondersi e immedesimarsi nelle vicende che si susseguiranno, rompendo in questo modo la quarta parete. Una Pagina del Fumetto Daybreak, di Brian Ralph. Trama Senza Spoiler Purtroppo, già dai primi annunci, si era intuito che lo sceneggiatore Aron Eli Coleite (Heroes) e il regista Brad Peyton (Rampage – Furia animale) si sarebbero presi parecchie libertà nella trasposizione sul piccolo schermo della grafic novel da cui è tratta la serie, e così è stato! Ambientata a Glendale, in California, narra le vicende del diciassettenne liceale Josh Wheeler (Colin Ford) alla ricerca della sua amata Samaira “Sam” Dean (Sophie Simnett), mentre si destreggia in un mondo post-apocalittico popolato da "zombie" un po' atipici e bande di adolescenti in pieno stile "Mad Max". Già da queste poche righe si può intuire che l’adattamento si discosta pesantemente dal concept originale con cui era stato pensato "Daybreak".. ma forse non è tutto perduto.. o magari si? Un'esplosione di bombe biologiche pare che abbia risparmiato solo persone dai diciotto anni in giù. Tutti gli adulti sono stati trasformati in questi fantomatici “zombie”, che prendono il nome di "ghoulie", che vagano sulla terra ripetendo le ultime parole dette o pensate al momento della detonazione. Mentre gli adolescenti si organizzano in bande dividendosi il territorio della città, Josh viene affiancato nella sua ricerca da Angelica (Alyvia Alyn Lind), una ragazzina di dodici anni con tendenze piromani, e da Wesley Fists (Austin Crute), il bullo della scuola che lo torturava prima che il mondo andasse in malora. Attenzione! Se avete intenzione di guardare la serie e non volete rovinarvela con inutili spoiler, vi consiglio caldamente di saltare del tutto il capitolo che segue il Trailer, passando direttamente alle mie Considerazioni Finali! Trailer Ufficiale in Italiano: Approfondimenti con Spoiler Josh Wheeler, il protagonista, in una delle sequenze della serie. Considerazioni Finali Per gli amanti del fumetto è inutile girarci intorno: l’adattamento è mal riuscito e la sconsiglio a tutti quelli che si aspettano una trasposizione fedele, almeno in parte. Per chi non conosce la grafic novel e vuole valutare Daybreak solo per quel che è, personalmente non l'ho trovata sgradevole, ciò nonostante non mi sento di consigliare comunque la visione...a vostro rischio e pericolo se vorrete farlo. Ogni puntata viene narrata dal punto di vista di un personaggio diverso e in corrispondenza di questo cambio anche lo stile narrativo muta, passando ad esempio da una puntata in cui si prende spunto dai film di arti marziali orientali, ad una in cui i dialoghi sono fatti solo tramite cartelli. Il minimo comune denominatore sono le continue battute da sitcom e le infinite citazioni alla cultura pop, anche se di fatto ho avuto l'impressione che fossero solo escamotage per cercare di far apparire la serie interessante ad una certa fascia di spettatori di cui faccio parte anche io. Per i miei gusti la trama si concentra fin troppo sulla storia d’amore fra Josh e Sam, lasciando in secondo piano la componente "zombie", riprendendosi invece nelle ultime due puntate dove vengono introdotti elementi molto interessanti e che mi avevano dato l'impressione un cambio di rotta importante. Probabilmente l'intenzione degli autori era quella di rivelare queste informazioni in una seconda stagione che non verrà mai prodotta, lasciando così solo dei buchi di trama grandi come le orde di zombie che neanche si vedono! Tutto ciò, confesso, mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Daybreak è senza dubbio una serie rivolta ad un pubblico adulto, un po' per le tematiche trattate, un po' per il linguaggio e anche per le - risicate - scene splatter. Nel complesso probabilmente avrei potuto spendere meglio il tempo che ho dedicato a questa serie...nonostante la curiosità di conoscere i "perché" agli elementi interessanti accennati poco sopra, non sono troppo rammaricato di questa cancellazione. In termini da GdR penso che la serie offra alcuni spunti interessanti per avventure moderne, post-apocalittiche, in cui la componente comica è molto marcata: l'idea di suddividere i ragazzi sopravvissuti al cataclisma in bande in stile Mad Max, differenziandoli per club e ceto sociale che ricoprivano a scuola, non mi è dispiaciuta. Come ho fatto per Curon, provo anche stavolta a suggerire un potenziale incipit per un'avventura, prendendo spunto da quanto presentato nella serie: Ad un mese dalla detonazione di alcune bombe biologiche, siete certi che tutti gli adulti o sono morti o sono diventati zombie.. voi siete un gruppo di adolescenti e il vostro obiettivo è quello di scappare dalla città. Dopo esservi rifugiati in una baracca di fortuna, recuperando qualche oggetto qua e là, vi rendete conto che uno di voi manca all'appello: prima di andar via dovete salvarlo, o essere certi che sia morto. Per farlo sarà necessario affrontare non solo i terribili zombie, ma anche le bande di ragazzi che si contendono la città. Perché, nonostante i palesi difetti, ho voluto parlarvi di Daybreak? Il motivo principale, oltre alla mia passione provvisoria per tutto quello che è "post-apocalittico", risiede nel fatto che è riuscita comunque a strapparmi qualche sorriso spontaneo. Voi avete visto Daybreak? Che cosa ne pensate? Avete nuova serie con ambientazione post-apocalittica da suggerire? Link al Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3CSeW_VHkY4&t=31s Link alla serie su Netflix: https://www.netflix.com/it/title/80197462 Visualizza tutto articolo -
serie tv Daybreak: quando il post-apocalittico rompe la quarta parete
Graham_89 ha inviato un articolo in Recensioni
Daybreak, serie televisiva statunitense nata dall'adattamento dell'omonimo fumetto (di cui parleremo nel paragrafo seguente), è stata rilasciata il 24 Ottobre 2019 sulla piattaforma di Streaming Netflix. Nonostante le belle premesse ha avuto vita molto breve: la prima stagione, composta da dieci puntate di circa un'ora ciascuna, non vedrà alcun seguito.. il 17 Dicembre 2019 infatti Daybreak viene cancellata! La serie viene classificata come Commedia d'Azione, per di più vietata ai minori di 14 anni, pertanto i conoscitori della grafic novel si sarebbero aspettati una spruzzata di Horror abbastanza presente, considerando la sua ambientazione post-apocalittica contornata da zombie: a parte un paio di momenti di disgusto e qualche sporadica scena sanguinolenta con colpi di spada, bombe e una manciata di morsetti, mancano vere e proprie situazioni meritevoli di essere chiamate tali! A giustificare il "V.M.14" sono però l'abbondante linguaggio scurrile, le continue parolacce e le svariate scene di dubbio gusto, che per tutta la durata della stagione fanno da contorno alla "storia d’amore adolescenziale" che muove le vicende. Ciò che è rimasto fedele alla controparte di carta e inchiostro è, più o meno, lo stile narrativo: con le varie interruzioni delle scene per dare spazio a dialoghi fra personaggi e regia o pubblico, con i vari flashback e flashforward, con le vignette e scritte in sovraimpressione che richiamano fortemente il fumetto, abbiamo continue rotture della quarta parete che danno una nota comica a tratti piacevole, a tratti un po' meno. Una delle Locandine ufficiali della Serie. Dalla Carta al Piccolo Schermo Scritto e disegnato in bianco e nero dal fumettista Brian Ralph, Daybreak è stato pubblicato in un primo momento dalla Bodega Comics in tre capitoli usciti tra il 2006 e il 2008, mentre nel 2011 ha subito una ristampa in unico volume dall’editore Drawn and Quarterly. Il tono dell'opera è venato di un sottile humour nero che mette in netta contrapposizione il forte ottimismo del protagonista, con gli scenari desolati del mondo post-apocalittico in cui egli si muove. La trama su cui ruota la grafic novel è più o meno questa: "Un ragazzo sopravvissuto all’apocalisse zombie, senza un braccio e accompagnato da un cane, si trova in un rifugio sotterraneo in compagnia del lettore, un muto e mai raffigurato compagno d'avventura. Mentre all'esterno si aggirano non morti, feroci soprattutto la notte, i due vivranno avventure tra supermercati assediati, carri armati e vecchi pronti a tutto per tenere al sicuro quel che resta della loro famiglia". La particolarità dell'opera risiede tutta nella sua narrazione, il ragazzo infatti si rivolge direttamente a chi sfoglia le pagine del fumetto, cercando così di creare un collegamento che permetta al lettore di fondersi e immedesimarsi nelle vicende che si susseguiranno, rompendo in questo modo la quarta parete. Una Pagina del Fumetto Daybreak, di Brian Ralph. Trama Senza Spoiler Purtroppo, già dai primi annunci, si era intuito che lo sceneggiatore Aron Eli Coleite (Heroes) e il regista Brad Peyton (Rampage – Furia animale) si sarebbero presi parecchie libertà nella trasposizione sul piccolo schermo della grafic novel da cui è tratta la serie, e così è stato! Ambientata a Glendale, in California, narra le vicende del diciassettenne liceale Josh Wheeler (Colin Ford) alla ricerca della sua amata Samaira “Sam” Dean (Sophie Simnett), mentre si destreggia in un mondo post-apocalittico popolato da "zombie" un po' atipici e bande di adolescenti in pieno stile "Mad Max". Già da queste poche righe si può intuire che l’adattamento si discosta pesantemente dal concept originale con cui era stato pensato "Daybreak".. ma forse non è tutto perduto.. o magari si? Un'esplosione di bombe biologiche pare che abbia risparmiato solo persone dai diciotto anni in giù. Tutti gli adulti sono stati trasformati in questi fantomatici “zombie”, che prendono il nome di "ghoulie", che vagano sulla terra ripetendo le ultime parole dette o pensate al momento della detonazione. Mentre gli adolescenti si organizzano in bande dividendosi il territorio della città, Josh viene affiancato nella sua ricerca da Angelica (Alyvia Alyn Lind), una ragazzina di dodici anni con tendenze piromani, e da Wesley Fists (Austin Crute), il bullo della scuola che lo torturava prima che il mondo andasse in malora. Attenzione! Se avete intenzione di guardare la serie e non volete rovinarvela con inutili spoiler, vi consiglio caldamente di saltare del tutto il capitolo che segue il Trailer, passando direttamente alle mie Considerazioni Finali! Trailer Ufficiale in Italiano: Approfondimenti con Spoiler Josh Wheeler, il protagonista, in una delle sequenze della serie. Considerazioni Finali Per gli amanti del fumetto è inutile girarci intorno: l’adattamento è mal riuscito e la sconsiglio a tutti quelli che si aspettano una trasposizione fedele, almeno in parte. Per chi non conosce la grafic novel e vuole valutare Daybreak solo per quel che è, personalmente non l'ho trovata sgradevole, ciò nonostante non mi sento di consigliare comunque la visione...a vostro rischio e pericolo se vorrete farlo. Ogni puntata viene narrata dal punto di vista di un personaggio diverso e in corrispondenza di questo cambio anche lo stile narrativo muta, passando ad esempio da una puntata in cui si prende spunto dai film di arti marziali orientali, ad una in cui i dialoghi sono fatti solo tramite cartelli. Il minimo comune denominatore sono le continue battute da sitcom e le infinite citazioni alla cultura pop, anche se di fatto ho avuto l'impressione che fossero solo escamotage per cercare di far apparire la serie interessante ad una certa fascia di spettatori di cui faccio parte anche io. Per i miei gusti la trama si concentra fin troppo sulla storia d’amore fra Josh e Sam, lasciando in secondo piano la componente "zombie", riprendendosi invece nelle ultime due puntate dove vengono introdotti elementi molto interessanti e che mi avevano dato l'impressione un cambio di rotta importante. Probabilmente l'intenzione degli autori era quella di rivelare queste informazioni in una seconda stagione che non verrà mai prodotta, lasciando così solo dei buchi di trama grandi come le orde di zombie che neanche si vedono! Tutto ciò, confesso, mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Daybreak è senza dubbio una serie rivolta ad un pubblico adulto, un po' per le tematiche trattate, un po' per il linguaggio e anche per le - risicate - scene splatter. Nel complesso probabilmente avrei potuto spendere meglio il tempo che ho dedicato a questa serie...nonostante la curiosità di conoscere i "perché" agli elementi interessanti accennati poco sopra, non sono troppo rammaricato di questa cancellazione. In termini da GdR penso che la serie offra alcuni spunti interessanti per avventure moderne, post-apocalittiche, in cui la componente comica è molto marcata: l'idea di suddividere i ragazzi sopravvissuti al cataclisma in bande in stile Mad Max, differenziandoli per club e ceto sociale che ricoprivano a scuola, non mi è dispiaciuta. Come ho fatto per Curon, provo anche stavolta a suggerire un potenziale incipit per un'avventura, prendendo spunto da quanto presentato nella serie: Ad un mese dalla detonazione di alcune bombe biologiche, siete certi che tutti gli adulti o sono morti o sono diventati zombie.. voi siete un gruppo di adolescenti e il vostro obiettivo è quello di scappare dalla città. Dopo esservi rifugiati in una baracca di fortuna, recuperando qualche oggetto qua e là, vi rendete conto che uno di voi manca all'appello: prima di andar via dovete salvarlo, o essere certi che sia morto. Per farlo sarà necessario affrontare non solo i terribili zombie, ma anche le bande di ragazzi che si contendono la città. Perché, nonostante i palesi difetti, ho voluto parlarvi di Daybreak? Il motivo principale, oltre alla mia passione provvisoria per tutto quello che è "post-apocalittico", risiede nel fatto che è riuscita comunque a strapparmi qualche sorriso spontaneo. Voi avete visto Daybreak? Che cosa ne pensate? Avete nuova serie con ambientazione post-apocalittica da suggerire? Link al Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3CSeW_VHkY4&t=31s Link alla serie su Netflix: https://www.netflix.com/it/title/80197462 -
serie tv Critical Role: The Legend of Vox Machina - A Breve in Uscita La Serie
Graham_89 ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Ci siamo quasi! In esclusiva su Amazon Prime Video, il 28 Gennaio avrà inizio la serie animata fantasy "The Legend of Vox Machina", basata sull'incredibile campagna di Dungeons & Dragons giocata dai ragazzi di Critical Role. Chi sono Matthew Mercer e Critical Role? Chi sono i "Vox Machina"? Sarebbe un'argomento troppo lungo di cui parlare, quindi per chi non lo sapesse riassumiamo il tutto così: Matthew Mercer (doppiatore di Leon in Resident Evil 6, McCree in Overwatch) è il creatore e master della più famosa serie web in cui un folto gruppo di doppiatori molto famosi in America gioca di ruolo online (fra loro ci sono ad esempio Liam O’Brien, Sam Riegel, Laura Bailey, Travis Willingham, Taliesin Jaffe, Marisha Ray, Ashley Johnson e Orion Acaba). Il progetto di cui sono protagonisti risponde al nome di Critical Role e "Vox Machina" è il soprannome del gruppo dei personaggi protagonisti della loro prima campagna (conclusa nel 2017, conta 115 puntate). I Vox Machina al completo Il progetto "Serie TV" deriva da una Campagna Kickstarter lanciata il 4 marzo 2019 che prevedeva solo la realizzazione di uno speciale animato di 22 minuti. Finanziato in solo 45 minuti raggiungendo l'obiettivo di 750.000 $, nella prima ora era poi già arrivato a quota 1.000.000 $. Dopo il primo giorno erano stati raccolti oltre $ 3,0 milioni, sbloccando tutti gli stretch goal pianificati. Alla fine il progetto ha raccolto oltre $ 11,0 milioni, diventando il quinto progetto più finanziato su Kickstarter in quel periodo. Nel novembre del 2019, Amazon Prime ci ha messo lo zampino, dando concretezza alla Serie ampliando il tutto a due stagioni da dodici episodi ciascuna: le puntate, in partenza dal 28 Gennaio, usciranno a gruppi di tre episodi a settimana, per un periodo di quattro settimane con il termine previsto per il 18 Febbraio. Prodotta da Amazon Studios, Critical Role e Titmouse per Amazon Prime Video, vede chiaramente come protagonisti i fondatori del progetto streaming e i loro personaggi: i Vox Machina sono un gruppo di problematici individui con l'irrefrenabile passione per le bevute e le scazzottate.. è proprio per colpa del loro continuo spendere in taverna che si ritrovano alle strette: nel tentativo di ripagare il conto finiscono per cercare di salvare il regno di Exandria da terrificanti mostri e oscure forze magiche, scoprendo nel frattempo di essere diventati una "famiglia". Pensate di guardare la Serie? Diteci i vostri pareri in merito a quanto visto fino a ora! Trailer Ufficiale con sottotitoli in Italiano: Link al Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=W4BaD3XtiXk Altri Articoli di Approfondimento: - Amazon ordina 2 stagioni di Critical Role: The Legend of Vox Machina - Critical Role diventa indipendente - Critical Role ci parla di D&D come nuovo genere di TV - Come battere l'effetto Matt Mercer - Explorer's Guide to Wildemount esce a Marzo per D&D 5e - Recensione: Explorer’s Guide to Wildemount - In arrivo Call of the Netherdeep, un'avventura di Critical Role - Critical Role raggiunge cifre da record per i Kickstarter di GdR/Animazione Visualizza tutto articolo -
Chi sono Matthew Mercer e Critical Role? Chi sono i "Vox Machina"? Sarebbe un'argomento troppo lungo di cui parlare, quindi per chi non lo sapesse riassumiamo il tutto così: Matthew Mercer (doppiatore di Leon in Resident Evil 6, McCree in Overwatch) è il creatore e master della più famosa serie web in cui un folto gruppo di doppiatori molto famosi in America gioca di ruolo online (fra loro ci sono ad esempio Liam O’Brien, Sam Riegel, Laura Bailey, Travis Willingham, Taliesin Jaffe, Marisha Ray, Ashley Johnson e Orion Acaba). Il progetto di cui sono protagonisti risponde al nome di Critical Role e "Vox Machina" è il soprannome del gruppo dei personaggi protagonisti della loro prima campagna (conclusa nel 2017, conta 115 puntate). I Vox Machina al completo Il progetto "Serie TV" deriva da una Campagna Kickstarter lanciata il 4 marzo 2019 che prevedeva solo la realizzazione di uno speciale animato di 22 minuti. Finanziato in solo 45 minuti raggiungendo l'obiettivo di 750.000 $, nella prima ora era poi già arrivato a quota 1.000.000 $. Dopo il primo giorno erano stati raccolti oltre $ 3,0 milioni, sbloccando tutti gli stretch goal pianificati. Alla fine il progetto ha raccolto oltre $ 11,0 milioni, diventando il quinto progetto più finanziato su Kickstarter in quel periodo. Nel novembre del 2019, Amazon Prime ci ha messo lo zampino, dando concretezza alla Serie ampliando il tutto a due stagioni da dodici episodi ciascuna: le puntate, in partenza dal 28 Gennaio, usciranno a gruppi di tre episodi a settimana, per un periodo di quattro settimane con il termine previsto per il 18 Febbraio. Prodotta da Amazon Studios, Critical Role e Titmouse per Amazon Prime Video, vede chiaramente come protagonisti i fondatori del progetto streaming e i loro personaggi: i Vox Machina sono un gruppo di problematici individui con l'irrefrenabile passione per le bevute e le scazzottate.. è proprio per colpa del loro continuo spendere in taverna che si ritrovano alle strette: nel tentativo di ripagare il conto finiscono per cercare di salvare il regno di Exandria da terrificanti mostri e oscure forze magiche, scoprendo nel frattempo di essere diventati una "famiglia". Pensate di guardare la Serie? Diteci i vostri pareri in merito a quanto visto fino a ora! Trailer Ufficiale con sottotitoli in Italiano: Link al Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=W4BaD3XtiXk Altri Articoli di Approfondimento: - Amazon ordina 2 stagioni di Critical Role: The Legend of Vox Machina - Critical Role diventa indipendente - Critical Role ci parla di D&D come nuovo genere di TV - Come battere l'effetto Matt Mercer - Explorer's Guide to Wildemount esce a Marzo per D&D 5e - Recensione: Explorer’s Guide to Wildemount - In arrivo Call of the Netherdeep, un'avventura di Critical Role - Critical Role raggiunge cifre da record per i Kickstarter di GdR/Animazione
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serie tv Curon: Cosa Nascondi sotto la Superficie?
Graham_89 ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Vi presento i miei pareri a caldo sulla quarta Serie TV completamente italiana targata Netflix, ambientata nei suggestivi paesaggi del Trentino Alto Adige: Curon. Pubblicata da Netflix il 10 giugno 2020 e prodotta dalla collaborazione della stessa piattaforma streaming con Indiana Production, "Curon" è una Serie TV italiana di genere Fantasy, con alcune componenti preponderanti di Thriller e soprattutto Horror. Scritta da Ezio Abbate (sceneggiatore anche di "Suburra - La Serie") e affiancato dagli autori Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, è ambientata nei suggestivi paesaggi del Trentino Alto Adige, in provincia di Bolzano, nel paese famoso per il campanile che emerge dal Lago di Resia: Curon Venosta, da cui appunto deriva il nome della serie stessa. Il cast della prima stagione, composta da sette episodi dalla durata che varia dai quaranta ai cinquanta minuti circa, è composto da Valeria Bilello (Anna Raina), Luca Lionello (Thomas Raina), Federico Russo (si, proprio Mimmo dei Cesaroni che in questo caso interpreta Mauro Raina), Margherita Morchio (Daria Raina), Anna Ferzetti (Klara Asper), Alessandro Tedeschi (Albert Asper), Juju Di Domenico (Micki Asper), Giulio Brizzi (Giulio Asper), Max Malatesta (Michael Ober) e Luca Castellano (Lukas). Mauro Reina e Lukas sulle sponde del lago. La Vera Storia del Lago Nel 1950, con un un’Italia che cercava di riprendersi dopo la seconda guerra mondiale, per far fronte alla crescente richiesta di energia elettrica, venne presa la decisione di unificare i piccoli laghi alpini di Curon e Resia per realizzare un grande lago artificiale. I cittadini dei due centri abitati non erano d’accordo, ma nonostante questo le località furono evacuate, rase al suolo con l'utilizzo di mine e quindi sommerse dall’acqua. Il 23 luglio dello stesso anno scomparvero 163 case, oltre alla chiesa di Santa Caterina d'Alessandria che era stata edificata nel 1357. Solo il campanile della chiesa resistette e, ancora oggi, emerge dall'acqua (in inverno, quando il lago gela, è raggiungibile a piedi) costituendo la più grande attrazione turistica della zona. Gli autori hanno deciso di costruire l'intera trama attorno a una leggenda locale, cercando di sfruttare i suggestivi paesaggi che il territorio offre, sfruttando come set non solo i boschi che lo circondano, ma anche i bunker e le grotte che vennero costruiti nel periodo della guerra: alcune storie raccontano che in certe giornate d'inverno si sentano ancora suonare le campane (che invece furono rimosse il 18 luglio 1950). Mauro e Daria Raina durante le ricerche della madre. Trama senza Spoiler Anna Raina, cresciuta con i suoi genitori a Curon, una piccola località di montagna che sorge sulle rive di un lago su cui circolano strane leggende, è andata a vivere a Milano in seguito a un tragico evento che le ha sconvolto letteralmente la vita. Insieme ai suoi figli gemelli Mauro e Daria, oramai adolescenti, torna dopo 17 anni di assenza nel paese natio dove però il padre Thomas non la vorrebbe. Questi si stabiliscono nell'inquietante albergo di famiglia e mentre i gemelli cercano di ambientarsi in una realtà del tutto diversa da quella cittadina a cui sono abituati, frequentando la scuola e legandosi ai ragazzi del posto, la Madre scompare nel nulla. Nel tentativo di ritrovarla, i gemelli andranno in contro ai sinistri misteri che il paese cela, ritrovandosi ad affrontare un'oscura eredità familiare. Attenzione! Se avete intenzione di guardare la serie e non volete rovinarvela con inutili spoiler, vi consiglio caldamente di saltare del tutto il capitolo che segue il Trailer, passando direttamente alle mie Considerazioni Finali! Trailer Ufficiale in Italiano, pubblicato da Netflix Italia il 29 maggio 2020: Approfondimenti con Spoiler Gli abitanti di Curon riuniti davanti al falò per la festività dello Scheibenschlagen. Considerazioni Finali Personalmente ho deciso di guardare questa serie un po' grazie alla spinta di conoscenze a me vicine che amano le produzioni italiane, ma soprattutto perché il trailer mi aveva molto incuriosito. Nonostante dopo le prime puntate ci stavamo ancora chiedendo "cosa stavamo guardando", fra dialoghi non propriamente spontanei e situazioni un po' paradossali, siamo riusciti a completarla in una sola sera perché curiosi di sapere come sarebbe andata a finire (si, sono uno di quelli che se inizia una serie deve assolutamente terminarla, fosse anche la più brutta mai prodotta!). A un certo punto il mio lato da Giocatore di Ruolo ha preso il sopravvento e ho cominciato a trasporre nella mia mente "Curon" e i suoi abitanti in un'ipotetica ambientazione Fantasy, rendendomi conto che tutto sommato potrebbe essere ripresa quasi interamente per costituire la trama di un'avventura dai tratti investigativi.. provo a suggerire un esempio di incipit: Potrebbe incuriosirvi un'avventura che inizia in questo modo? Ho specificato quel "quasi interamente" perché probabilmente il più grande difetto di "Curon", a mio parere, è che vengono presentate molte tematiche, alcune interessanti e innovative per quanto concerne le produzioni italiane, ma nessuna di queste viene veramente approfondita in tutto l'arco delle sette puntate. La narrazione parte in "medias res" (in un'avventura al tavolo è la metodologia che preferisco per introdurre i giocatori) e il ritmo delle prime puntate mi è sembrato un po' lento per permettere la presentazione di personaggi e trama. Con il susseguirsi degli aventi ci aspettavamo un crescendo di tensione mentre la leggenda che aleggia sul lago viene piano piano rivelata, ci siamo trovati a non avere un vero e proprio mistero da risolvere, ma ci siamo limitati ad assistere a ciò che succede, privi dei mezzi necessari per far volare la nostra fantasia e per raggiungere conclusioni concrete. Ritengo che l'idea sia intrigante e possegga del potenziale, tuttavia ho avuto anche l'impressione che le vicende cardine venissero rivelate molto precocemente senza un vero e proprio colpo di scena, privandoci della curiosità che invece indizi e un pizzico in più di mistero forse avrebbero potuto dare. Probabilmente nel vano tentativo di imitare qualche produzione internazionale e tenere alta la nostra attenzione da spettatore, la serie si conclude con un finale aperto che introduce ad una seconda stagione, che tuttavia siamo fortemente in dubbio se guardare o meno. Per quanto riguarda le musiche, anche se in alcune occasioni il "volume sparato a palla" mi abbia un po' infastidito, le abbiamo comunque apprezzate. Passando al comparto fotografia invece, premettendo che non sono un critico professionista, non ci sono dispiaciute forse anche grazie ai bellissimi luoghi che il Trentino offre. Voi avete visto "Curon"? Che cosa ne pensate? Siete d'accordo con le mie impressioni o aggiungereste altro? Durante le vostre avventure avete mai trattato argomenti simili? Link al Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=zRnxNDQ-kYo Link alla serie su Netflix: https://www.netflix.com/it/title/81037850 Visualizza tutto articolo -
Pubblicata da Netflix il 10 giugno 2020 e prodotta dalla collaborazione della stessa piattaforma streaming con Indiana Production, "Curon" è una Serie TV italiana di genere Fantasy, con alcune componenti preponderanti di Thriller e soprattutto Horror. Scritta da Ezio Abbate (sceneggiatore anche di "Suburra - La Serie") e affiancato dagli autori Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, è ambientata nei suggestivi paesaggi del Trentino Alto Adige, in provincia di Bolzano, nel paese famoso per il campanile che emerge dal Lago di Resia: Curon Venosta, da cui appunto deriva il nome della serie stessa. Il cast della prima stagione, composta da sette episodi dalla durata che varia dai quaranta ai cinquanta minuti circa, è composto da Valeria Bilello (Anna Raina), Luca Lionello (Thomas Raina), Federico Russo (si, proprio Mimmo dei Cesaroni che in questo caso interpreta Mauro Raina), Margherita Morchio (Daria Raina), Anna Ferzetti (Klara Asper), Alessandro Tedeschi (Albert Asper), Juju Di Domenico (Micki Asper), Giulio Brizzi (Giulio Asper), Max Malatesta (Michael Ober) e Luca Castellano (Lukas). Mauro Reina e Lukas sulle sponde del lago. La Vera Storia del Lago Nel 1950, con un un’Italia che cercava di riprendersi dopo la seconda guerra mondiale, per far fronte alla crescente richiesta di energia elettrica, venne presa la decisione di unificare i piccoli laghi alpini di Curon e Resia per realizzare un grande lago artificiale. I cittadini dei due centri abitati non erano d’accordo, ma nonostante questo le località furono evacuate, rase al suolo con l'utilizzo di mine e quindi sommerse dall’acqua. Il 23 luglio dello stesso anno scomparvero 163 case, oltre alla chiesa di Santa Caterina d'Alessandria che era stata edificata nel 1357. Solo il campanile della chiesa resistette e, ancora oggi, emerge dall'acqua (in inverno, quando il lago gela, è raggiungibile a piedi) costituendo la più grande attrazione turistica della zona. Gli autori hanno deciso di costruire l'intera trama attorno a una leggenda locale, cercando di sfruttare i suggestivi paesaggi che il territorio offre, sfruttando come set non solo i boschi che lo circondano, ma anche i bunker e le grotte che vennero costruiti nel periodo della guerra: alcune storie raccontano che in certe giornate d'inverno si sentano ancora suonare le campane (che invece furono rimosse il 18 luglio 1950). Mauro e Daria Raina durante le ricerche della madre. Trama senza Spoiler Anna Raina, cresciuta con i suoi genitori a Curon, una piccola località di montagna che sorge sulle rive di un lago su cui circolano strane leggende, è andata a vivere a Milano in seguito a un tragico evento che le ha sconvolto letteralmente la vita. Insieme ai suoi figli gemelli Mauro e Daria, oramai adolescenti, torna dopo 17 anni di assenza nel paese natio dove però il padre Thomas non la vorrebbe. Questi si stabiliscono nell'inquietante albergo di famiglia e mentre i gemelli cercano di ambientarsi in una realtà del tutto diversa da quella cittadina a cui sono abituati, frequentando la scuola e legandosi ai ragazzi del posto, la Madre scompare nel nulla. Nel tentativo di ritrovarla, i gemelli andranno in contro ai sinistri misteri che il paese cela, ritrovandosi ad affrontare un'oscura eredità familiare. Attenzione! Se avete intenzione di guardare la serie e non volete rovinarvela con inutili spoiler, vi consiglio caldamente di saltare del tutto il capitolo che segue il Trailer, passando direttamente alle mie Considerazioni Finali! Trailer Ufficiale in Italiano, pubblicato da Netflix Italia il 29 maggio 2020: Approfondimenti con Spoiler Gli abitanti di Curon riuniti davanti al falò per la festività dello Scheibenschlagen. Considerazioni Finali Personalmente ho deciso di guardare questa serie un po' grazie alla spinta di conoscenze a me vicine che amano le produzioni italiane, ma soprattutto perché il trailer mi aveva molto incuriosito. Nonostante dopo le prime puntate ci stavamo ancora chiedendo "cosa stavamo guardando", fra dialoghi non propriamente spontanei e situazioni un po' paradossali, siamo riusciti a completarla in una sola sera perché curiosi di sapere come sarebbe andata a finire (si, sono uno di quelli che se inizia una serie deve assolutamente terminarla, fosse anche la più brutta mai prodotta!). A un certo punto il mio lato da Giocatore di Ruolo ha preso il sopravvento e ho cominciato a trasporre nella mia mente "Curon" e i suoi abitanti in un'ipotetica ambientazione Fantasy, rendendomi conto che tutto sommato potrebbe essere ripresa quasi interamente per costituire la trama di un'avventura dai tratti investigativi.. provo a suggerire un esempio di incipit: Potrebbe incuriosirvi un'avventura che inizia in questo modo? Ho specificato quel "quasi interamente" perché probabilmente il più grande difetto di "Curon", a mio parere, è che vengono presentate molte tematiche, alcune interessanti e innovative per quanto concerne le produzioni italiane, ma nessuna di queste viene veramente approfondita in tutto l'arco delle sette puntate. La narrazione parte in "medias res" (in un'avventura al tavolo è la metodologia che preferisco per introdurre i giocatori) e il ritmo delle prime puntate mi è sembrato un po' lento per permettere la presentazione di personaggi e trama. Con il susseguirsi degli aventi ci aspettavamo un crescendo di tensione mentre la leggenda che aleggia sul lago viene piano piano rivelata, ci siamo trovati a non avere un vero e proprio mistero da risolvere, ma ci siamo limitati ad assistere a ciò che succede, privi dei mezzi necessari per far volare la nostra fantasia e per raggiungere conclusioni concrete. Ritengo che l'idea sia intrigante e possegga del potenziale, tuttavia ho avuto anche l'impressione che le vicende cardine venissero rivelate molto precocemente senza un vero e proprio colpo di scena, privandoci della curiosità che invece indizi e un pizzico in più di mistero forse avrebbero potuto dare. Probabilmente nel vano tentativo di imitare qualche produzione internazionale e tenere alta la nostra attenzione da spettatore, la serie si conclude con un finale aperto che introduce ad una seconda stagione, che tuttavia siamo fortemente in dubbio se guardare o meno. Per quanto riguarda le musiche, anche se in alcune occasioni il "volume sparato a palla" mi abbia un po' infastidito, le abbiamo comunque apprezzate. Passando al comparto fotografia invece, premettendo che non sono un critico professionista, non ci sono dispiaciute forse anche grazie ai bellissimi luoghi che il Trentino offre. Voi avete visto "Curon"? Che cosa ne pensate? Siete d'accordo con le mie impressioni o aggiungereste altro? Durante le vostre avventure avete mai trattato argomenti simili? Link al Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=zRnxNDQ-kYo Link alla serie su Netflix: https://www.netflix.com/it/title/81037850
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Per tutti gli amanti di One Piece, il noto manga di Eiichiro Oda, la notizia di questo Live Action è come ricevere un regalo inaspettato, ma la paura di trovare nel pacchetto la cosa che più odi al mondo è sempre viva! Presentata oramai nel lontano 2017, in occasione dei 20 anni di vita di One Piece, da qualche giorno Netflix ha annunciato il nome degli attori che comporranno l'equipaggio: Inaki Godoy sarà Monkey D.Luffy Attore messicano di 18 anni, ha recitato in Che fine ha fatto Sara? e La Querida del Centauro. Mackenyu Arata sarà Roronoa Zoro Attore giapponese e figlio del produttore e regista Sonny Chiba. Ha recitato anche in Pacific Rim: Uprising. Emily Rudd sarà Nami Modella e personalità dei social media americana, ha recitato in Fear Street e Hunters. Jacob Romero Gibson sarà Usopp Ha recitato in Grey’s Anatomy e Greenleaf. Taz Skylar sarà Sanji Attore, scrittore e produttore britannico che è diventato famoso dopo il film drammatico d'azione Villain. Ecco di seguito il Video di Presentazione direttamente dalla pagina Twitter del progetto: Alcuni rumors affermano che le riprese cominceranno verso la fine del 2021, a Città del Capo (Sudafrica), con il primo episodio intitolato "Romance Dawn". Gli sceneggiatori del progetto saranno Steven Maeda (CSI: Miami, Lost) e Matt Owens (Agents of S.H.I.E.L.D., Luke Cage), affiancati dallo stesso Eiichiro Oda, autore del manga, le cui intenzioni sono quelle di rispettare la cronologia dell'anime partendo con la saga dell’East Blue. Curiosità Con grande probabilità la maggior parte di noi ha giocato almeno una volta nella vita in un'ambientazione Piratesca.. ma quanti hanno viaggiato fra le incredibili isole su cui mettono piede i Mugiwara? Con quale sistema di gioco credete si possa riuscire a a ricreare lo stesso feeling trasmesso dall'Anime o dal Manga? Navigando in rete sono incappato in One Piece D20 (attualmente alla versione 2.0.1), sviluppato da un certo Revvix a partire dal 2011. Il PDF di 195 Pagine, scaricabile gratuitamente, pare contenere proprio tutto il necessario per giocare. Fa parte della vostra collezione? Forse qualcuno dei più attempati frequentatori di Dragons Lair gioca, o ha giocato, ad un qualunque Gioco di Ruolo By Chat.. bene, uno dei siti più longevi che popolano il portale GDR-online.com ha proprio quest'ambientazione (Il Grande Blu). Lo conoscevate?
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serie tv One Piece Live Action: Annunciato il Cast
Graham_89 ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Netflix ha annunciato il cast della serie Live Action di One Piece! Per tutti gli amanti di One Piece, il noto manga di Eiichiro Oda, la notizia di questo Live Action è come ricevere un regalo inaspettato, ma la paura di trovare nel pacchetto la cosa che più odi al mondo è sempre viva! Presentata oramai nel lontano 2017, in occasione dei 20 anni di vita di One Piece, da qualche giorno Netflix ha annunciato il nome degli attori che comporranno l'equipaggio: Inaki Godoy sarà Monkey D.Luffy Attore messicano di 18 anni, ha recitato in Che fine ha fatto Sara? e La Querida del Centauro. Mackenyu Arata sarà Roronoa Zoro Attore giapponese e figlio del produttore e regista Sonny Chiba. Ha recitato anche in Pacific Rim: Uprising. Emily Rudd sarà Nami Modella e personalità dei social media americana, ha recitato in Fear Street e Hunters. Jacob Romero Gibson sarà Usopp Ha recitato in Grey’s Anatomy e Greenleaf. Taz Skylar sarà Sanji Attore, scrittore e produttore britannico che è diventato famoso dopo il film drammatico d'azione Villain. Ecco di seguito il Video di Presentazione direttamente dalla pagina Twitter del progetto: Alcuni rumors affermano che le riprese cominceranno verso la fine del 2021, a Città del Capo (Sudafrica), con il primo episodio intitolato "Romance Dawn". Gli sceneggiatori del progetto saranno Steven Maeda (CSI: Miami, Lost) e Matt Owens (Agents of S.H.I.E.L.D., Luke Cage), affiancati dallo stesso Eiichiro Oda, autore del manga, le cui intenzioni sono quelle di rispettare la cronologia dell'anime partendo con la saga dell’East Blue. Curiosità Con grande probabilità la maggior parte di noi ha giocato almeno una volta nella vita in un'ambientazione Piratesca.. ma quanti hanno viaggiato fra le incredibili isole su cui mettono piede i Mugiwara? Con quale sistema di gioco credete si possa riuscire a a ricreare lo stesso feeling trasmesso dall'Anime o dal Manga? Navigando in rete sono incappato in One Piece D20 (attualmente alla versione 2.0.1), sviluppato da un certo Revvix a partire dal 2011. Il PDF di 195 Pagine, scaricabile gratuitamente, pare contenere proprio tutto il necessario per giocare. Fa parte della vostra collezione? Forse qualcuno dei più attempati frequentatori di Dragons Lair gioca, o ha giocato, ad un qualunque Gioco di Ruolo By Chat.. bene, uno dei siti più longevi che popolano il portale GDR-online.com ha proprio quest'ambientazione (Il Grande Blu). Lo conoscevate? Visualizza articolo completo -
Il grande ritorno? Il meme (in)volontario definitivo? Skeletor riuscirà ad arruolare l'omino di pan di zenzero gigante per l'assalto finale al castello? Boh. Io intanto vi linko il trailer, poi vedete voi 😄 https://youtu.be/JqQtma8P3fU
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serie tv House of the Dragon (GoT prequel)
Nyxator ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Ero li che spulciavo You Tube e mi sono accorto che c'è il teaser. Al che le due domande di rito che per ora mi pongo e vi pongo sono: Quando uscirà? Plot twist, una data c'è già Sarà come le stagioni più sane di GoT o più tipo season 8? La mitica Starbucks Cup di Daenerys di season 8 avrà un ruolo centrale anche nel prequel? Sarà un personaggio secondario ad honorem? O farà solo un cameo alla prima riunione a tavola utile? -
"Spoiler": Geralt e Ciri arrivano a Kaer Morhen dopo metà dicembre. Ah, già...per i fans dell'animazione e dei prequel, la data per The Witcher Nightmare of the Wolf è il 23/8😄
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serie tv In arrivo gli adattamenti televisi di Scion e del Mondo di Tenebra
Ian Morgenvelt ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
La settimana scorsa sono stati rilasciati due annunci su dei futuri adattamenti per il piccolo e grande schermo di alcuni prodotti della fu White Wolf. In questo ultimo periodo sono stati rilasciati una serie di annunci riguardanti due delle più famose incarnazioni dello Storyteller System, Scion e il Mondo di Tenebra. Le compagnie che gestiscono i due giochi, rispettivamente la Onyx Path e la Paradox, hanno infatti stretto degli accordi per portare questi prodotti di grande successo su tutti gli schermi. Nel caso del Mondo di Tenebra si tratterebbe di un vero e proprio franchise cinematografico, con film e serie TV, mentre Scion si trasformerà in una serie per la televisione. I progetti sono ancora in fase embrionale e, infatti, il sito ufficiale dedicato al Mondo di Tenebra non riporta l'annuncio della serie. Andiamo quindi a scoprire cosa sappiamo su questi due adattamenti leggendo quanto è stato rilasciato fino ad ora. Scion Leggiamo il comunicato stampa rilasciato dalla Onyx Path: Mondo di Tenebra Come abbiamo anticipato non è ancora stato rilasciato un annuncio ufficiale sul sito dedicato al Mondo di Tenebra, ma la notizia è stata riportata da fonti autorevoli come Deadline o Variety. Il team che lavorerà al progetto sarà composto da Eric Heisserer, sceneggiatore di Arrival e ideatore della serie TV Netflix Tenebre e Ossa, dalla sceneggiatrice Christine Boylan e da Hivemind, lo studio che ha prodotto The Witcher e The Expanse. Non sappiamo ancora quale parte del Mondo di Tenebra verrà espansa nel franchise o se si limiterà a sviluppare dei prodotti su una specifica parte, ma gli autori hanno già rilasciato delle dichiarazioni: Christine Boylan ha infatti dichiarato che la diversità è, a suo parere, un punto cardine del Mondo di Tenebra e che è "un gioco e un universo immaginario dove le donne, le persone di colore e la comunità LGBTQI si è sempre sentita accolta e, per questo, sono molto contenta di poter portare queste storie alla vita". Heisserer ha inoltre aggiunto che "Queste storie erano molto avanti per i loro tempi, mostrando problemi e prospettive che gli altri giochi ignoravano. Era il prossimo passo per il genere". Jason Brown, il presidente e co-fondatore di Hivemind, ha inoltre detto che "Eric e Christine sono i più straordinari creatori di contenuti attualmente al lavoro e, oltretutto, sono dei giocatori di lunga fama del WoD. Quando la connessione tra il narratore e la storia è tanto profonda si aprono prospettive uniche, è stata proprio questa l'alchimia che ha creato alcuni dei nostri franchise preferiti e che hanno avuto una maggiore risonanza culturale". Attendiamo quindi ulteriori dettagli su questo progetto, che potrebbe rivelarsi decisamente interessante. Link utili: Sito ufficiale del Mondo di Tenebra: https://www.worldofdarkness.com/ Comunicato Stampa della Onyx Path Publishing: http://theonyxpath.com/announcement-scion-tv/ Sito ufficiale della Onyx Path Publishing: http://theonyxpath.com/ Visualizza articolo completo -
serie tv In arrivo gli adattamenti televisi di Scion e del Mondo di Tenebra
Ian Morgenvelt ha inviato un articolo in News
In questo ultimo periodo sono stati rilasciati una serie di annunci riguardanti due delle più famose incarnazioni dello Storyteller System, Scion e il Mondo di Tenebra. Le compagnie che gestiscono i due giochi, rispettivamente la Onyx Path e la Paradox, hanno infatti stretto degli accordi per portare questi prodotti di grande successo su tutti gli schermi. Nel caso del Mondo di Tenebra si tratterebbe di un vero e proprio franchise cinematografico, con film e serie TV, mentre Scion si trasformerà in una serie per la televisione. I progetti sono ancora in fase embrionale e, infatti, il sito ufficiale dedicato al Mondo di Tenebra non riporta l'annuncio della serie. Andiamo quindi a scoprire cosa sappiamo su questi due adattamenti leggendo quanto è stato rilasciato fino ad ora. Scion Leggiamo il comunicato stampa rilasciato dalla Onyx Path: Mondo di Tenebra Come abbiamo anticipato non è ancora stato rilasciato un annuncio ufficiale sul sito dedicato al Mondo di Tenebra, ma la notizia è stata riportata da fonti autorevoli come Deadline o Variety. Il team che lavorerà al progetto sarà composto da Eric Heisserer, sceneggiatore di Arrival e ideatore della serie TV Netflix Tenebre e Ossa, dalla sceneggiatrice Christine Boylan e da Hivemind, lo studio che ha prodotto The Witcher e The Expanse. Non sappiamo ancora quale parte del Mondo di Tenebra verrà espansa nel franchise o se si limiterà a sviluppare dei prodotti su una specifica parte, ma gli autori hanno già rilasciato delle dichiarazioni: Christine Boylan ha infatti dichiarato che la diversità è, a suo parere, un punto cardine del Mondo di Tenebra e che è "un gioco e un universo immaginario dove le donne, le persone di colore e la comunità LGBTQI si è sempre sentita accolta e, per questo, sono molto contenta di poter portare queste storie alla vita". Heisserer ha inoltre aggiunto che "Queste storie erano molto avanti per i loro tempi, mostrando problemi e prospettive che gli altri giochi ignoravano. Era il prossimo passo per il genere". Jason Brown, il presidente e co-fondatore di Hivemind, ha inoltre detto che "Eric e Christine sono i più straordinari creatori di contenuti attualmente al lavoro e, oltretutto, sono dei giocatori di lunga fama del WoD. Quando la connessione tra il narratore e la storia è tanto profonda si aprono prospettive uniche, è stata proprio questa l'alchimia che ha creato alcuni dei nostri franchise preferiti e che hanno avuto una maggiore risonanza culturale". Attendiamo quindi ulteriori dettagli su questo progetto, che potrebbe rivelarsi decisamente interessante. Link utili: Sito ufficiale del Mondo di Tenebra: https://www.worldofdarkness.com/ Comunicato Stampa della Onyx Path Publishing: http://theonyxpath.com/announcement-scion-tv/ Sito ufficiale della Onyx Path Publishing: http://theonyxpath.com/ -
serie tv Aggiornamenti sulla Serie TV di D&D: Underdark e una serie intima e focalizzata
SilentWolf ha inviato un articolo in News
In una intervista su Collider, Derek Kolstad (sceneggiatore di John Wick) ha fornito alcuni aggiornamenti sulla serie TV di Dungeons & Dragons che gli è stata affidata. E', ovviamente, importante tenere in considerazione che la serie TV è ancora in pre-produzione e che, quindi, i dettagli che verranno forniti qui di seguito potrebbero ancora cambiare. Derek Kolstad, in particolare, ha dichiarato che molto probabilmente la serie avrà delle stagioni lunghe circa 6-10 episodi, sul modello delle serie TV di Disney+ (l'esempio di riferimento è The Mandalorian) e che la sua intenzione è quella di evitare un approccio troppo ampio riguardo alla storia dell'universo di D&D. Kolstad, piuttosto, vuole che la sua serie TV inizi in maniera più focalizzata, concentrandosi - almeno all'inizio - su una porzione ristretta del grande mondo di D&D. La sua serie, dunque, inizierà in maniera più intima e sarà incentrata sui protagonisti. Derek Kolstad spiega questa cosa usando come esempi i film Star Wars e Rambo: Riguardo alle storie note del mondo di D&D, Kolstad ha parlato degli incontri legali fatti per stabilire quali personaggi potrà usare e dell'approccio che vuole usare riguardo all'inserimento di quelle storie nella serie. Più precisamente, la sua intenzione è quella di non inserirsi nel bel mezzo della mitologia di D&D, ma introdursi in quelle storie verso la loro fine, così da mostrarli allo spettatore come qualcosa di canonico, di già avvenuto o che sta per avvenire. "In questo modo potete rivisitare certe sequenze e storie che tutti hanno amato nel passato attraverso dei flaskback, ma dove andiamo noi (con la storia della serie, NdT) è una novità", ha dichiarato Derek Kolstad. Kolstad ha lasciato intendere che il suo obbiettivo sia quello di ambientare la serie TV di Dungeons & Dragons all'interno dell'Underdark. Lo sceneggiatore, infine, ha dichiarato che - pur avendo la serie la sua dose di situazioni action - non vuole realizzarne una caratterizzata solo da azione costante. La scene d'azione ci saranno sicuramente, ma la storia si focalizzerà anche sulle situazioni drammatiche, tranquille e incentrate sullo sviluppo dei personaggi. "In TV è necessario fare delle pause. E siamo onesti, i nostri episodi preferiti delle nostre serie preferite tendono ad essere quelle dove (la produzione) ha terminato i soldi e ci sono solo due personaggi in una stanza. Si tratta dell'episodio bottiglia e loro parlano, e loro approfondiscono e dicono 'Sono l'uomo che bussa" o qualunque sia la classica battuta di Breaking Bad che ora non riesco a ricordare. Quelli sono i vostri momenti preferiti. L'azione è azione e noi arriveremo a quella, e sarà fantastica, ma quando un tizio dice o fa una certa cosa, lì è dove la TV ha il suo punto forte", ha dichiarato Kolstad. Fonte: https://collider-com.cdn.ampproject.org/v/s/collider.com/dnd-tv-show-details-derek-kolstad-interview/amp/?amp_gsa=1&_js_v=a6&usqp=mq331AQFKAGwASA%3D#amp_tf=From %1%24s&aoh=16166211638340&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fcollider.com%2Fdnd-tv-show-details-derek-kolstad-interview%2F -
serie tv Aggiornamenti sulla Serie TV di D&D: Underdark e una serie intima e focalizzata
SilentWolf ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Lo sceneggiatore di John Wick ci aggiorna sui suoi piani riguardanti la Serie TV di D&D che gli è stata affidata. In una intervista su Collider, Derek Kolstad (sceneggiatore di John Wick) ha fornito alcuni aggiornamenti sulla serie TV di Dungeons & Dragons che gli è stata affidata. E', ovviamente, importante tenere in considerazione che la serie TV è ancora in pre-produzione e che, quindi, i dettagli che verranno forniti qui di seguito potrebbero ancora cambiare. Derek Kolstad, in particolare, ha dichiarato che molto probabilmente la serie avrà delle stagioni lunghe circa 6-10 episodi, sul modello delle serie TV di Disney+ (l'esempio di riferimento è The Mandalorian) e che la sua intenzione è quella di evitare un approccio troppo ampio riguardo alla storia dell'universo di D&D. Kolstad, piuttosto, vuole che la sua serie TV inizi in maniera più focalizzata, concentrandosi - almeno all'inizio - su una porzione ristretta del grande mondo di D&D. La sua serie, dunque, inizierà in maniera più intima e sarà incentrata sui protagonisti. Derek Kolstad spiega questa cosa usando come esempi i film Star Wars e Rambo: Riguardo alle storie note del mondo di D&D, Kolstad ha parlato degli incontri legali fatti per stabilire quali personaggi potrà usare e dell'approccio che vuole usare riguardo all'inserimento di quelle storie nella serie. Più precisamente, la sua intenzione è quella di non inserirsi nel bel mezzo della mitologia di D&D, ma introdursi in quelle storie verso la loro fine, così da mostrarli allo spettatore come qualcosa di canonico, di già avvenuto o che sta per avvenire. "In questo modo potete rivisitare certe sequenze e storie che tutti hanno amato nel passato attraverso dei flaskback, ma dove andiamo noi (con la storia della serie, NdT) è una novità", ha dichiarato Derek Kolstad. Kolstad ha lasciato intendere che il suo obbiettivo sia quello di ambientare la serie TV di Dungeons & Dragons all'interno dell'Underdark. Lo sceneggiatore, infine, ha dichiarato che - pur avendo la serie la sua dose di situazioni action - non vuole realizzarne una caratterizzata solo da azione costante. La scene d'azione ci saranno sicuramente, ma la storia si focalizzerà anche sulle situazioni drammatiche, tranquille e incentrate sullo sviluppo dei personaggi. "In TV è necessario fare delle pause. E siamo onesti, i nostri episodi preferiti delle nostre serie preferite tendono ad essere quelle dove (la produzione) ha terminato i soldi e ci sono solo due personaggi in una stanza. Si tratta dell'episodio bottiglia e loro parlano, e loro approfondiscono e dicono 'Sono l'uomo che bussa" o qualunque sia la classica battuta di Breaking Bad che ora non riesco a ricordare. Quelli sono i vostri momenti preferiti. L'azione è azione e noi arriveremo a quella, e sarà fantastica, ma quando un tizio dice o fa una certa cosa, lì è dove la TV ha il suo punto forte", ha dichiarato Kolstad. Fonte: https://collider-com.cdn.ampproject.org/v/s/collider.com/dnd-tv-show-details-derek-kolstad-interview/amp/?amp_gsa=1&_js_v=a6&usqp=mq331AQFKAGwASA%3D#amp_tf=From %1%24s&aoh=16166211638340&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fcollider.com%2Fdnd-tv-show-details-derek-kolstad-interview%2F Visualizza articolo completo -
serie tv In arrivo una serie TV di D&D creata dallo sceneggiatore di John Wick
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Lo sceneggiatore dei film di John Wick e della serie Marvel The Falcon and the Winter Soldier ha ricevuto l'incarico di scrivere la storia per una serie tv basata su D&D. Mentre ancora si attendono novità sul film di D&D, oramai in pre-produzione da diversi anni e al momento previsto per il 2022, incomincia a prendere forma il progetto di una serie televisiva collegata al Gdr più famoso al mondo. Proprio in questi giorni, infatti, l'Hollywood Reporter ha scoperto che Derek Kolstad, sceneggiatore dei film di John Wick e della serie tv Marvel The Falcon and The Winter Soldier, ha ricevuto da eOne (casa di produzione cinematografica e televisiva di proprietà della Hasbro) l'incarico di scrivere la sceneggiatura di una serie tv live-action su D&D e di prepararne un pitch, ovvero la promozione della serie a un network televisivo o a un servizio in streaming così da convincerli ad acquistarla e a distribuirla. Attualmente non si conosce nulla su questa nuova serie tv, tranne per il fatto che si tratterà di una serie live-action, dunque con attori in carne e ossa. Non si sa, invece, se sarà in qualche modo collegata al film o se si tratta della stessa serie a cui fece cenno qualche tempo fa il CEO della Hasbro Brian Goldner. Potrebbe anche non essere l'unico prodotto televisivo su D&D che la Hasbro sta provando a realizzare: in base a quanto dichiarato in un articolo di Variety, infatti, la eOne sarebbe in trattativa per creare una serie di prodotti non ancora annunciati su Dungeons & Dragons. La Hasbro, dunque, sembrerebbe intenzionata a creare un vero e proprio universo multimediale collegato al noto Gdr, ma per poterlo sapere con certezza dovremo aspettare maggiori informazioni in merito. E' importante in particolare ricordare che una serie tv non può essere considerata certa fino a quando un network televisivo o un servizio streaming non l'hanno acquistata per la distribuzione. Grazie a @Muso per la segnalazione. Fonti: https://www.hollywoodreporter.com/heat-vision/dungeons-dragons-series-in-the-works-with-john-wick-writer-exclusive?utm_medium=social&utm_source=twitter https://variety.com/2021/tv/news/dungeons-dragons-series-1234886732/ Visualizza articolo completo -
serie tv In arrivo una serie TV di D&D creata dallo sceneggiatore di John Wick
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Mentre ancora si attendono novità sul film di D&D, oramai in pre-produzione da diversi anni e al momento previsto per il 2022, incomincia a prendere forma il progetto di una serie televisiva collegata al Gdr più famoso al mondo. Proprio in questi giorni, infatti, l'Hollywood Reporter ha scoperto che Derek Kolstad, sceneggiatore dei film di John Wick e della serie tv Marvel The Falcon and The Winter Soldier, ha ricevuto da eOne (casa di produzione cinematografica e televisiva di proprietà della Hasbro) l'incarico di scrivere la sceneggiatura di una serie tv live-action su D&D e di prepararne un pitch, ovvero la promozione della serie a un network televisivo o a un servizio in streaming così da convincerli ad acquistarla e a distribuirla. Attualmente non si conosce nulla su questa nuova serie tv, tranne per il fatto che si tratterà di una serie live-action, dunque con attori in carne e ossa. Non si sa, invece, se sarà in qualche modo collegata al film o se si tratta della stessa serie a cui fece cenno qualche tempo fa il CEO della Hasbro Brian Goldner. Potrebbe anche non essere l'unico prodotto televisivo su D&D che la Hasbro sta provando a realizzare: in base a quanto dichiarato in un articolo di Variety, infatti, la eOne sarebbe in trattativa per creare una serie di prodotti non ancora annunciati su Dungeons & Dragons. La Hasbro, dunque, sembrerebbe intenzionata a creare un vero e proprio universo multimediale collegato al noto Gdr, ma per poterlo sapere con certezza dovremo aspettare maggiori informazioni in merito. E' importante in particolare ricordare che una serie tv non può essere considerata certa fino a quando un network televisivo o un servizio streaming non l'hanno acquistata per la distribuzione. Grazie a @Muso per la segnalazione. Fonti: https://www.hollywoodreporter.com/heat-vision/dungeons-dragons-series-in-the-works-with-john-wick-writer-exclusive?utm_medium=social&utm_source=twitter https://variety.com/2021/tv/news/dungeons-dragons-series-1234886732/ -
serie tv La Hasbro è interessata a sviluppare una serie TV su D&D
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La Hasbro sembra essere attivamente impegnata nella realizzazione di una serie televisiva basata su Dungeons & Dragons. A lasciarlo intendere è stato nientemeno che Brian Goldner, CEO della Hasbro, che nei giorni scorsi ha fatto la seguente dichiarazione durante la teleconferenza organizzata dall'azienda per parlare del bilancio del 3° quadrimestre dell'anno: Scanso imprevisti, dunque, in futuro potremmo avere l'opportunità di seguire le storie di D&D anche sul piccolo schermo. La serie TV andrebbe, così, ad aggiungersi all'altro grande progetto che Hasbro e WotC hanno messo in piedi da qualche anno, ovvero il film su D&D che sarà scritto e diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, sceneggiatori di Spider-man: Homecoming. Considerando che il progetto è ancora agli inizi, non sono noti i dettagli di questa nuova serie televisiva. Vi aggiorneremo non appena ne sapremo di più. Nel frattempo che ne pensate? Ditecelo nei commenti. Fonti: https://tv.badtaste.it/articoli/dungeons-dragons-il-gioco-di-ruolo-diventera-una-serie-tv/ https://comicbook.com/gaming/news/dungeons-dragons-television-series-hasbro/ -
serie tv La Hasbro è interessata a sviluppare una serie TV su D&D
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In base a quanto fatto trapelare dal CEO della Hasbro, D&D potrebbe in futuro sbarcare anche sul piccolo schermo. La Hasbro sembra essere attivamente impegnata nella realizzazione di una serie televisiva basata su Dungeons & Dragons. A lasciarlo intendere è stato nientemeno che Brian Goldner, CEO della Hasbro, che nei giorni scorsi ha fatto la seguente dichiarazione durante la teleconferenza organizzata dall'azienda per parlare del bilancio del 3° quadrimestre dell'anno: Scanso imprevisti, dunque, in futuro potremmo avere l'opportunità di seguire le storie di D&D anche sul piccolo schermo. La serie TV andrebbe, così, ad aggiungersi all'altro grande progetto che Hasbro e WotC hanno messo in piedi da qualche anno, ovvero il film su D&D che sarà scritto e diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, sceneggiatori di Spider-man: Homecoming. Considerando che il progetto è ancora agli inizi, non sono noti i dettagli di questa nuova serie televisiva. Vi aggiorneremo non appena ne sapremo di più. Nel frattempo che ne pensate? Ditecelo nei commenti. Fonti: https://tv.badtaste.it/articoli/dungeons-dragons-il-gioco-di-ruolo-diventera-una-serie-tv/ https://comicbook.com/gaming/news/dungeons-dragons-television-series-hasbro/ Visualizza articolo completo -
A partire dal 27 Ottobre è disponibile su Netflix la seconda Stagione di Stranger Things, la serie televisiva fantascientifica con sfumature horror diventata una delle più acclamate del momento. Visto il suo forte legame con D&D, è inevitabile farne una recensione anche qui su Dragon’s Lair, similmente a quanto fatto l’anno scorso per la prima stagione. Rilasciata in sordina nel Luglio del 2016, Stranger Things ha sorpreso addirittura i suoi creatori (i Duffer Brothers) e l’intero cast per il modo in cui è riuscita in pochissime settimane a conquistare il pubblico del mondo intero e a diventare una delle serie più viste nell’ultimo anno e mezzo. Il successo della prima stagione lo si deve, oltre che per la sua storia coinvolgente e per i suoi ottimi personaggi, alla sua straordinaria capacità di ricreare perfettamente l’atmosfera degli anni ’80 (periodo che il pubblico ultimamente sta ricordando con grande nostalgia; per alcuni è stata l’epoca della propria infanzia, per altri è il periodo in cui sono stati prodotti i film, i romanzi, i videogiochi e la musica oramai considerati dei veri e propri cult). La seconda stagione sarà riuscita a mantenere la stessa qualità e a sviluppare le premesse della stagione scorsa in nuove interessanti direzioni? Scopriamolo assieme con questo articolo. ❚ Stranger Things 2 - Trailer del Comic Con (Sottotitoli in Italiano) ❚ Stranger Things 2 - Trailer Finale (Italiano) ❚ Stranger Things 2 - Trailer Finale (Inglese) DOVE ERAVAMO RIMASTI Stranger Things Soundtrack - Theme È la sera del 6 Novembre 1983 quando, ad Hawkins nell’Indiana, la vita di un gruppo di ragazzini e dei loro familiari viene stravolta da un terribile incidente avvenuto nel vicino laboratorio scientifico, il quale causerà la sparizione del giovane Will Byers e il ritrovamento di una misteriosa ragazzina di nome Undici (Eleven nella versione originale). Determinati a ritrovare il loro amico, i giovani Mike, Lucas e Dustin decidono di iniziare una indagine per proprio conto, ignorando le raccomandazioni di polizia e genitori, anche quando ben presto scopriranno che un’orribile mostro ha scelto Hawkins come proprio terreno di caccia. Allo stesso tempo, spinti da ragioni differenti, anche alcuni adulti (lo sceriffo Hopper e Joyce Byers, la madre dello scomparso Will) e alcuni ragazzi più grandi (Nancy Wheeler, sorella di Mike, Jonathan Byers, fratello di Will e Steve Harrington, ragazzo di Nancy) inizieranno indipendentemente le loro indagini, contribuendo a riunire tutti i pezzi del puzzle. All’inizio della seconda stagione siamo nel 1984, alle porte della festa di Halloween. Il piccolo gruppo di ragazzini tenta di ritrovare la pace di una vita normale, anche se Mike non riesce a dimenticare quanto successo a Undici, mentre Will è costretto a vivere le conseguenze di un prolungato soggiorno in un’altra dimensione. Sua madre Joyce e suo fratello Jonathan cercano di stargli vicino, preoccupati per il suo stato di salute. Steve e Nancy si godono finalmente l’occasione di vivere la loro relazione romantica, anche se Nancy non riesce a dimenticare quello che è successo a Barb. Due nuovi misteriosi e irrequieti ragazzi, Billy e la sua sorellastra Max, si sono invece da poco trasferiti in città con la propria famiglia. Lo sceriffo Hopper, nel frattempo, si trova costretto a caricarsi sulle sue sole spalle pesanti responsabilità, nel tentativo di riportare la pace e la sicurezza nella cittadina di Hawkins. Un’ombra oscura, tuttavia, compare improvvisamente all’orizzonte tra fosche nubi di tempesta, minacciando tetramente di riportare il caos. COME LA STORIA CONTINUA Stranger Things 2 Soundtrack - Scorpions - Rock You Like A Hurricane Stranger Things 2 Soundtrack - Pat benatar - Love Is A Battlefield Dopo lo straordinario successo della prima stagione, i Fratelli Duffer si sono ritrovati di fronte a una sfida enorme: creata originariamente con un basso budget e animata principalmente, oltre che dall’ottimo cast, dallo straordinario amore dei due autori per gli anni ’80, nessuno si aspettava che la serie potesse raggiungere un simile riscontro tra pubblico e critica. Questo, dunque, ha reso il compito di progettare un seguito una sfida ancora più ardua di quanto già lo sia normalmente. I Fratelli Duffer, tuttavia, con questa seconda stagione hanno ancora una volta dato prova della loro notevole abilità nella scrittura e, soprattutto, hanno dimostrato di saper resistere agli effetti dell’improvviso successo. Nonostante, infatti, come anche accaduto nella prima stagione, gli autori abbiano deciso di costruire la loro trama a partire da numerose citazioni di opere e fenomeni culturali degli anni ’80 (citazioni che oramai sono diventate un vero e proprio segno distintivo di questa serie TV, tanto da spingere il pubblico alla “caccia al riferimento nascosto”), Stranger Things rivela ancora una volta di essere molto più di un semplice collage di opere altrui. La serie parte, sì, da idee e atmosfere del passato, ma solo allo scopo di trovare in esse l’ispirazione per creare una propria storia, un proprio mondo e, dunque, una propria identità. Ed è seguendo questa logica che i Fratelli Duffer in questa seconda Stagione si sono posti l’obbiettivo di espandere l’ambientazione di Stranger Things, in particolar modo il Sottosopra, l’oscura e sinistra dimensione alternativa che ha tanto inquietato e conquistato il pubblico. Alla fine della prima stagione conosciamo ben poco di questa dimensione, visto che la serie fino a quel punto si era concentrata principalmente sul descrivere l’interessante gruppo di personaggi e sul dare concretezza alla piccola cittadina di Hawkins. Inevitabilmente, dunque, nella seconda stagione i Fratelli Duffer hanno dovuto iniziare a diradare un po’ le ombre che compongono il Sottosopra, in modo da soddisfare le aspettative di un pubblico naturalmente sempre più desideroso di svelare il mistero e di esplorare quel luogo alieno. Durante la nuova stagione, quindi, cominciano ad essere mostrati maggiori dettagli sulla natura del Sottosopra, su alcune sue creature e sul modo in cui esso rappresenta una minaccia per la sopravvivenza del nostro mondo. Naturalmente una buona storia di mistero svela solo un po’ per volta i propri trucchi e segreti, motivo per cui molte cose rimangono ancora avvolte nell’oscurità. Stranger Things mira ad andare avanti ancora per diverse stagioni (Netflix e gli autori al momento ipotizzano un totale di 4 o 5 stagioni, anche se nulla è ancora definitivo) e, dunque, è normale che non possa mostrarci tutto subito. Se nella prima stagione ci è stata data l’occasione di vedere solamente un barlume della “Valle delle Ombre”, occupati com’erano i personaggi a difendersi dal Demogorgone e dagli uomini del laboratorio, in questa seconda stagione è come se a noi spettatori fosse stato consentito di sostare un po’ più a lungo sulla soglia di quel portale da incubo fatto di carne e neri viticci, così da poter guardare con maggiore attenzione quello che si trova dall’altra parte: ora possiamo finalmente notare più dettagli, ma c’è ancora molto che il nostro sguardo non è in grado di raggiungere. Eppure, nonostante quello che ci viene mostrato sia solo la punta dell’iceberg, dal modo in cui sono strutturate le nuove puntate è possibile capire quanto sia complesso rivelare un intero nuovo mondo, anche se un pezzo per volta. Fornire agli spettatori anche solo una manciata delle regole che governano un’altra dimensione, infatti, richiede tempo e un minimo di buona scrittura (così da evitare quello che scrittori e sceneggiatori conoscono con il nome di “Spiegone”, ovvero un momento in cui uno o più personaggi fermano la storia per letteralmente spiegare allo spettatore significative parti di quest’ultima; simili spiegazioni tipicamente sono considerate dimostrazione di poca abilità narrativa, visto che risultano lunghe, pedanti e noiose, mentre è più elegante e coinvolgente spiegare le cose tramite gli eventi della storia stessa). I Fratelli Duffer, tuttavia, dimostrano di sapere quello che fanno e, dunque, le nuove caratteristiche del loro mondo ci vengono fornite un po’ per volta tramite gli eventi e l’azione dei personaggi. Ma proprio perché il fornire nuove informazioni agli spettatori richiede tempo, l’espansione dell’ambientazione di Stranger Things in questa stagione occupa molto dello spazio su schermo, riducendo i momenti dedicati all’approfondimento dei personaggi rispetto alla stagione precedente. Non che questo abbia ridotto in particolar modo la qualità dei personaggi o della loro interpretazione; semplicemente, per poter sviluppare adeguatamente in poche puntate una trama più corposa rispetto a quella della stagione precedente, alcuni personaggi hanno dovuto sacrificare una parte del proprio spazio su schermo. Rispetto alla precedente stagione, dunque, i momenti fantascientifici e horror prendono leggermente il sopravvento (soprattutto nelle ultime puntate) su quelli riguardanti le vicende personali dei protagonisti o su quelli dedicati alla ricreazione della pura atmosfera anni ’80 (che comunque rimane centrale in questa serie tv). Nonostante ciò, Stranger Things non perde la sua identità e rimane un prodotto di ottimo livello, capace sia di far sorridere (complici in particolare i piccoli protagonisti, sempre genuini e divertenti), che di emozionare e di creare suspense. Per quanto riguarda quest’ultima, in particolare, la nuova stagione riesce a catturare l’attenzione dello spettatore e a fargli desiderare di guardare tutte le puntate una di fila all’altra. L’intera stagione, infatti, è un crescendo costante di tensione, capace di trascinare lo spettatore dall’inizio alla fine. Unico momento di stacco è rappresentato dalla puntata 7 che, desiderosa di rivelarci nuove possibili direzioni che la serie potrebbe seguire nelle prossime stagioni, decide di mostrarci una storia nettamente separata dal resto della trama. Questa decisione lascia un po’ spiazzati, ma permette alla serie d’introdurre alcune idee i cui sviluppi nella terza stagione potrebbero rivelarsi interessanti. Il risultato complessivo è un’ottima stagione, diversa dalla precedente, sicuramente non perfetta (in particolare a causa della gestione di alcuni personaggi), ma ugualmente capace di emozionare, intrattenere e divertire, dimostrandosi all’altezza di quanto abbiamo visto l’anno scorso. I Duffer Brothers continuano a rivelarsi ottimi autori, capaci di creare storie avvincenti ed emozionanti, donando inoltre nuova vita a idee del passato. La speranza è che la medesima qualità continui anche con le stagioni che verranno. PERSONAGGI E INTERPRETAZIONE Stranger Things 2 Soundtrack - Paul Engemann - Scarface (Push It To The Limit) Stranger Things 2 Soundtrack - Metallica - The Four Horseman Se c’è un elemento che ha consentito e che consente ancora a Stranger Things di conquistare il cuore di milioni di spettatori, è l’ottima capacità attoriale dei suoi interpreti. Se, infatti, già nella prima stagione gli attori di Stranger Things erano riusciti a dimostrare grande abilità, questo secondo appuntamento televisivo conferma decisamente l’ottima scelta fatta dai Fratelli Duffer per quanto riguarda il cast. Tra tutti gli attori, risaltano in particolare i giovani Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Millie Bobby Brown (Eleven/Undici), Noah Schnapp (Will Byers), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair) e la nuova arrivata Sadie Sink (Max “Mad Max” Mayfield). Non è strano che i giovani attori si rivelino ancora inesperti, proprio perché si trovano agli inizi della loro vita e della loro carriera. Eppure, nonostante la loro età, i ragazzini di Stranger Things continuano a dimostrare grande abilità e professionalità. In questa seconda stagione spiccano in particolare Millie Bobby Brown e Noah Schnapp che, dopo una prima stagione nella quale i loro personaggi erano stati un po’ sacrificati (Will disperso in un’altra dimensione e Eleven/Undici che parlava a monosillabi), hanno finalmente ottenuto l’occasione di dimostrare il loro valore. Il personaggio di Will è ancora fortemente limitato nel suo potenziale per ragioni di trama, ma nonostante ciò Noah Schnapp riesce a colpire per la sua bravura. Millie Bobby Brown, invece, se già nella stagione scorsa aveva lasciato il segno, quest’anno dimostra di essere ulteriormente maturata come attrice, riuscendo a donare al suo personaggio una incredibile intensità anche quando recita poche parole. Pure Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin quest’anno riescono a distinguersi, potendo contare sul fatto che Dustin e Lucas riescono ad ottenere i propri momenti importanti e a uscire dall’ombra ingombrante del loro amico Mike. Pur ottenendo meno spazio rispetto ai suoi coetani, anche la nuova arrivata Sadie Sink si rivela una buona scelta, grazie a un personaggio (Max) interessante e ben interpretato, nonostante i Fratelli Duffer non ne abbiano ancora sfruttato appieno il potenziale. Tra i ragazzini, invece, il vero sacrificato della stagione è il Mike Wheeler di Finn Wolfhard: dopo una prima stagione in cui il personaggio si era dimostrato centrale, nelle nuove puntate è costretto a subire un forte ridimensionamento per esigenze di trama; nonostante ciò, Finn Wolfhard continua a dimostrarsi una delle giovani promesse della realtà televisiva e cinematografica americana (cosa confermata anche dalla qualità della sua interpretazione nel recente IT di Andy Muschietti). Se i ragazzini, come era accaduto l’anno scorso, sono riusciti a rubare la scena, non da meno è stata ancora una volta l’interpretazione degli attori adolescenti e adulti, in particolare Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (lo sceriffo Jim Hopper), Joe Keery (Steve Harrington), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers) e i nuovi arrivati Sean Astin (Bob Newby), Paul Reiser (Dr. Sam Owens) e Dacre Montgomery (Billy Hargrove, il fratello di Mad Max). Winona Ryder e David Harbor sono protagonisti di alcune delle scene più intense della seconda stagione, oltre ad essere ovviamente al centro degli eventi: nonostante in questa stagione i loro personaggi sono coinvolti in alcuni momenti abbastanza frustranti per lo spettatore (in particolare Hopper), la qualità nell’interpretazione da parte di questi attori non è calata minimamente rispetto all’anno scorso (anzi, in particolare nel caso di David Harbour è ulteriormente aumentata). Anche Sean Astin e Paul Raiser, colpiscono nel segno, non solo per essere stati entrambi attori protagonisti di film cult degli anni ’80 (i Goonies il primo, Aliens il secondo), ma anche per la grande qualità dei loro personaggi in questa serie tv e per la loro ottima rappresentazione. Un po’ più debole, invece, è la resa dei personaggi adolescenti, non a causa dell’abilità degli attori, quanto piuttosto per il fatto che le loro storie sono messe questa volta un po’ più in ombra rispetto alla trama principale o agli eventi collegati agli altri personaggi. Un po’ schiacciati dalla rilevanza di altri eventi della trama sono, in particolare, i personaggi Nancy Wheeler e Jonathan Byers, anche se pure loro saranno protagonisti di sviluppi davvero importanti e interessanti. Grande sorpresa, invece, è il caso di Steve Harrigton che, grazie ad alcune scene davvero ben costruite, riesce a sviluppare un’ottima alchimia con il giovane Dustin e a dare vita con quest’ultimo ad alcuni dei momenti più simpatici dell’intera stagione. Il personaggio più sacrificato della seconda stagione, invece, è Billy, il fratello di Max: la cosa è davvero un gran peccato, perché il personaggio - straordinariamente interpretato da Dacre Montgomery - ha dimostrato di avere davvero un ottimo potenziale. Sembra quasi che, avendo troppa carne sul fuoco da dover gestire durante questa annata, i Fratelli Duffer non siano riusciti a trovare il modo di dare a questo interessantissimo antagonista il giusto spazio. La speranza è che, come anche nel caso di Max e degli altri nuovi personaggi, le basi introdotte in questa stagione possano almeno servire a creare nuovi straordinari sviluppi nella prossima. I RIFERIMENTI AGLI ANNI ‘80 Stranger Things 2 Soundtrack - Ray parker Jr. - Ghostbusters Stranger Things 2 Soundtrack - Bon Jovi - Runaway La serie tv Stranger Things è interamente una grande citazione degli anni ’80 (o di ciò che andava di moda in quel periodo). Questo omaggio non si manifesta solamente nel tentativo di ricreare le atmosfere di quegli anni, ma anche attraverso l’inserimento di numerosi riferimenti più o meno nascosti a opere cult di quel periodo. Nella seconda stagione continuano, infatti, i rimandi a opere quali La Cosa, IT (oggi celebre per il recente film di Andy Muschietti), E.T., Fenomeni Paranormali Incontrollabili (dal romanzo L'Incendiaria di Stephen King) e Stand By Me, già ampiamente citati nella prima stagione. Tra i nuovi riferimenti, invece, spiccano Aliens - Scontro finale (meglio conosciuto come Alien 2), Jurassic Park (nonostante sia degli anni ’90 come il videogame Silent Hill, quest’ultimo spunto fondamentale per l’ideazione del Sottosopra), L’Esorcista, I Goonies (chi meglio di Sean Astin può essere protagonista di una caccia al tesoro?), Ghostbusters, la serie Mad Max (il soprannome della protagonista e una certa auto che viene usata verso la fine), Halloween e Gremlins (mai dare da mangiare al proprio animaletto dopo la mezzanotte). Numerosi, poi, sono i vari rimandi minori, come Terminator, il videogioco Dragon’s Lair, Dracula di Francis Ford Coppola (anche questo anni ’90; Winona Ryder che balla con un vampiro), Footloose (due genitori che attendono all’esterno mentre i giovani partecipano a un ballo), Indiana Jones e il Tempio Maledetto, Incontri ravvicinati del Terzo Tipo e Bella in Rosa (film cult adolescenziale degli anni ’80, con protagonista l’icona di quegli anni Molly Ringwald). Numerose, poi, sono le citazioni che richiamano invece la vita americana di quegli anni, come la catena di negozi Radio Shack, le elezioni presidenziali con protagonisti Reagan e Mondale, la paura della minaccia russa, la cultura punk e quella heavy metal. Se volete discutere dei vari rimandi o avete trovato altre citazioni che ci sono sfuggite, scrivete pure nei commenti. IL LEGAME CON D&D "Io sono il Paladino, Will il Chierico, Dustin il Bardo, Lucas il Ranger e Undici è la nostra Maga". – Mike Wheeler, Stranger Things 2, Puntata 3 "Il girino" Come era accaduto l’anno scorso, Dungeons & Dragons torna ad essere uno dei grandi protagonisti di Stranger Things. Nella prima stagione il Gdr più famoso al mondo non solo compariva nella forma di due partite di ruolo concretamente giocate dai piccoli protagonisti della serie, ma costituiva anche una delle principali fonti d’ispirazione che i Fratelli Duffer hanno usato per dare vita al loro mondo sovrannaturale. Come ricorderete, infatti, la Valle delle Ombre di D&D (più precisamente, ciò che oggi conosciamo con il nome di Coltre Oscura, in inglese “Shadowfell”) è stata palesemente usata come riferimento per descrivere il Sottosopra, mentre il celebre Demogorgone (originariamente in D&D uno dei Demoni più potenti e temuti) è stato usato per dare un nome al terribile mostro che infesta Hawkins nella prima stagione. E giunti alla seconda stagione, ancora una volta i nostri piccoli eroi decideranno di mettere mano ai manuali di D&D per trovare alcune delle risposte necessarie a combattere l’oscurità che li circonda (in questo caso non vi dirò qual è la citazione utilizzata, per non rovinarvi il divertimento; posso dirvi, però, che il collegamento è davvero interessante!). Il bello di Stranger Things, tuttavia, non è solo il fatto che omaggia uno dei nostri passatempi preferiti, ovvero il Gdr, ma anche che – tramite quelle citazioni – ci consente di immaginare come potrebbe essere giocare a una campagna di D&D ambientata nel nostro mondo contemporaneo. Certo, i Fratelli Duffer non ripropongono le creature o le dimensioni di D&D esattamente come descritti nei manuali, dunque non si può parlare di un vero e proprio mix tra ambientazioni ufficiali di D&D e mondo reale. Utilizzando dirette citazioni provenienti dal Gdr, però, la serie TV ci consente di pensare al suo mondo immaginario come a una possibile nuova ambientazione per le nostre campagne di ruolo…. una ambientazione nella quale la Valle delle Ombre/Coltre Oscura è la dimensione alternativa conosciuta anche come Sottosopra, mentre il Demogorgone non è il demone a due teste D&Desco, ma una terribile creatura extra-planare capace di aggredire un bersaglio da un piano di esistenza all’altro. Dopotutto, lo stesso Mike Wheeler nella puntata 3 della seconda stagione descrive sé stesso e i suoi amici Will, Dustin, Lucas e Undici/Eleven come rispettivamente un Paladino, un Chierico, un Bardo, un Ranger e una Maga. A questo punto, non è difficile immaginare anche gli altri protagonisti come a dei personaggi di D&D. Uno dei pregi di questa serie TV, dunque, è che ci permette di considerare l’utilizzo dei nostri cari manuali di D&D (o di Pathfinder) per giocare a una campagna del tutto particolare, non ambientata nel classico mondo fantasy-medievale ma in una realtà molto simile alla nostra, solo piagata dall’esistenza di dimensioni e creature soprannaturali. Come sarebbe scoprire che nel nostro mondo esiste davvero una dimensione oscura come il Sottosopra? E come sarebbe riutilizzare le regole di D&D o di Pathfinder per ricreare personaggi tipici di un mondo contemporaneo? Il personaggio di Lucas può essere, in effetti, descritto come un Ranger di basso livello armato di fionda invece che di un arco o di una balestra, mentre Undici/Eleven può equivalere a una Maga, a una Stregona o a una Psionica di basso livello che sta iniziando a scoprire i suoi poteri. Steve può essere descritto come un Guerriero di basso-medio livello armato di mazza da baseball chiodata, mentre lo sceriffo Hopper può essere un Guerriero di medio-alto livello esperto nelle armi da fuoco. Certo, l’ambientazione di Stranger Things è Low Magic, motivo per cui solo pochi personaggi avranno accesso alla magia. Le Classi più tipicamente utilizzabili, dunque, sarebbero quelle del Guerriero, del Ladro, del Barbaro, del Monaco, o qualunque altra Classe non dotata di poteri magici o soprannaturali. In alternativa, è possibile reskinnare (dunque rinarrare) le regole delle Classi magiche, in maniera da descrivere i poteri magici come capacità del tutto comuni: manovre acrobatiche, trucchi di prestigio, gadget o equipaggiamento di vario tipo, l’istruzione in una qualche disciplina di studio (medicina, fisica, chimica e così via), ecc. Oppure ancora, è possibile decidere che le persone comuni, a prescindere dalla loro età e dalla loro professione, inizino come PG di basso livello, andando poi a descrivere il loro avanzamento nelle Classi magiche come il loro progressivo addestramento nell’uso del sovrannaturale contro i propri nemici. Nulla vi vieta, inoltre, di reinterpretare i poteri magici delle Classi in modo da renderli più coerenti con il soprannaturale tipico di Stranger Things: una Joyce Byers, ad esempio, potrebbe essere descritta come una sorta di Chierica che, invece del classico Scacciare Non Morti, possiede la capacità di percepire la presenza del soprannaturale attorno a lei; un Mike Wheeler, invece, può essere gestito come un Paladino capace di infondere nuova energia ai propri alleati non tramite una Imposizione delle Mani, ma attraverso discorsi che incitano al coraggio, mentre la sua cavalcatura non sarebbe un destriero ma una bicicletta. Tutti questi discorsi, naturalmente, possono essere applicati ai personaggi da voi creati per giocare a una simile campagna. Per quanto riguarda, invece, le oramai celebri creature di Stranger Things, avete diverse opzioni di fronte a voi: potete vedere se è possibile riutilizzare le statistiche di qualche mostro originale di D&D o Pathfinder attribuendogli una diversa descrizione narrativa, potete crearli utilizzando le regole descritte nei manuali in vostro possesso, oppure potete cercare sulla rete per vedere se qualcuno ha già provveduto a realizzarle (ad esempio, il blog NewbieDM ha creato le statistiche del Demogorgone di Stranger Things per D&D 5e). Se avete bisogno di altri spunti e consigli su come procedere nella creazione di una campagna di D&D o di Pathfinder ambientata nel mondo di Stranger Things, soprattutto per quel che riguarda la conversione del regolamento, potete utilizzare i consigli da me forniti nell’articolo “Giocare Fantasy Contemporaneo con D&D e Pathfinder”. Ma voi come giochereste una simile campagna? Seguireste le vicende di un altro gruppo di abitanti della piccola Hawkins nell’Indiana? Ambientereste la vostra storia in altre parti degli Stati Uniti? Cerchereste di addentrarvi nel Sottosopra, inviando i vostri personaggi ad esplorare una dimensione aliena dalla quale potrebbero non tornare? Tentereste di approfondire la cospirazione governativa che ha dato il via al terribile incidente del Laboratorio di Hawkins? Oppure vi chiedereste cosa significherebbe scoprire che un portale per il Sottosopra si è aperto non lontano da casa vostra? Fateci pure sapere le vostre idee nei commenti.
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Articolo di Egg Embry del 03 Aprile Tales from the Loop è adesso in streaming su Amazon Prime e, per sfruttarne i riflettori, la Free League Publishing sta lanciando dei nuovi prodotti. Inoltre, il loro Free League Workshop sta crescendo e stanno acquisendo la licenza per i giochi di ruolo da tavolo della Terra di Mezzo (prodotti come L'Unico Anello e Avventure nella Terra di Mezzo di Francesco Nepitello, NdT). Il CEO della Free League, Thomas Härenstam, mi racconta di questi risultati, della loro storia con Simon Stålenhag, il creatore di TftL, e su cos'altro stanno lavorando. EGG EMBRY (EGG): Questa è la nostra terza intervista (ALIEN RPG su EN World e la chiacchierata su come la Free League Publishing supporta i rivenditori di Around the Table #2 di GAMA) e voglio ringraziarti per aver trovato il tempo di parlarmi. Detto questo, Tales From The Loop di Simon Stålenhag ha ispirato sia il pluripremiato gioco di ruolo da tavolo della Free League sia la serie ora in streaming di Amazon. Cosa vi ha spinto a trasformare le opere d’arte di Simon in questo gioco di ruolo? Com’è iniziato tutto? TOMAS HÄRENSTAM (TH): Ciao e grazie per avermi invitato! La nostra collaborazione con Simon risale a molto tempo fa. Noi, così come molti altri, abbiamo iniziato a notare le sue opere d’arte nel 2013. A quel tempo aveva semplicemente pubblicato il tutto sul suo blog. Attraverso un conoscente in comune ci siamo messi in contatto con Simon e abbiamo iniziato a discutere di pubblicare le sue creazioni in un formato da artbook. Presto ci siamo resi conto che non c'era solo dell'arte: Simon aveva creato un intero universo e aveva scritto racconti abbinati alle immagini. Abbiamo pubblicato l'originale Tales from the Loop artbook, all'inizio solamente in svedese, nel 2014. L'anno successivo, abbiamo realizzato un Kickstarter per l'edizione inglese di Tales e il libro successivo, Things from the Flood, ed è allora che le cose sono davvero decollate. Per quanto riguarda il gioco di ruolo - come editore di giochi, l'idea di creare un gioco di ruolo basato sul lavoro di Simon è nata in modo molto naturale. Quando siamo entrati in contatto con Nils Hintze e lo abbiamo assunto come lead writer del progetto, le cose sono passate rapidamente dall'idea alla realtà. Dopo il successo di Stranger Things nell'estate del 2016, abbiamo spinto sempre di più sul progetto e abbiamo lanciato un Kickstarter per Tales from the Loop RPG più tardi nello stesso anno. Il gioco è stato quindi rilasciato nell'aprile 2017. EGG: le opere d'arte di Simon Stålenhag hanno ispirato Tales From The Loop - The Roleplaying Game, Our Friends The Machines & Other Mysteries, Out of Time Mystery Compendium, e Things From The Flood - The Roleplaying Game. Con la serie Amazon lanciata oggi, quale nuovo prodotto state rilasciando per sfruttare questo prezioso riflettore? TH: Tre cose, in realtà. Innanzitutto, il nuovo Starter Set per Tales from the Loop RPG, che include un nuovo Mistero completo da giocare con personaggi pre-generati. Sarà lanciato ad Aprile. In secondo luogo, una nuova edizione dell'artbook di Tales from the Loop. La terza novità non è stata ancora annunciata, ma sarà fatto molto presto... [NOTA DELL'AUTORE: da quando ha condotto questa intervista, Free League ha annunciato la sua terza proposta per TftL. "Martedì prossimo, 7 aprile alle 15:00 CEST, lanceremo il Kickstarter per TALES FROM THE LOOP BOARD GAME, un gioco da tavolo cooperativo ambientato nell'universo creato da Simon Stålenhag e con miniature di Dust Studio di Paolo Parente.”] EGG: Tales From The Loop e lo Year Zero Engine (ossia il suo motore di gioco) sono prodotti molto apprezzati in quanto hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, alcuni dei quali sono elencati qui e qui. Perché quel motore funziona così bene nel creare divertimento attorno al tavolo da gioco? TH: Bella domanda! L'obiettivo cardine della progettazione è un sistema intuitivo e facile da imparare, che non interferisca con il gioco di ruolo, ma che al contempo supporti i temi chiave del gioco in questione. Penso che lo Year Zero Engine faccia tutto questo abbastanza bene. È anche facile da modificare e aggiustare, che è la motivazione per cui lo usiamo anche per ambientazioni e giochi molto diversi. EGG: Tra la visibilità di questo gioco di ruolo e altri giochi come ALIEN RPG, ci sono piani per costruire un programma di eventi di gioco organizzato? TH: Un'altra bella domanda! Un programma di gioco organizzato è qualcosa che finora non siamo riusciti a realizzare, ma ne abbiamo discusso recentemente con diversi partner al GAMA Trade Show e le cose su questo fronte dovrebbero iniziare ad avvenire molto presto. EGG: I nuovi giocatori possono passare dal set iniziale in scatola al manuale delle regole e alle avventure. Per coloro che quindi vogliono di più, di cosa tratta Things From The Flood - The Roleplaying Game? TH: Definiamo Things From The Flood un gioco sequel di Tales from the Loop. Condividono lo stesso universo, ma Things è ambientato negli anni '90 e si concentra su dei personaggi più grandi come età. I temi sono più scuri e presentano elementi più forti di orrore e stranezze. Potete persino fare "diplomare" i vostri personaggi da Tales e trasferirli su Things man mano che invecchiano. EGG: Avete collaborato con Sophisticated Games per pubblicare i giochi di ruolo basati su Middle-earth di J.R.R Tolkien. Saranno quindi le continuazioni delle linee editoriali di Avventure nella Terra di Mezzo per Dungeons & Dragons 5a Edizione e L'Unico Anello? TH: Sì, questa è l'idea! EGG: Cubicle 7 ha pubblicato questi giochi, ora stai prendendo il controllo. Come è nato questo accordo? TH: Il nostro accordo è con il titolare della licenza Sophisticated Games e Francesco Nepitello, il designer principale di L'Unico Anello. Dopo che loro e Cubicle 7 hanno seguito strade separate - qualcosa di cui ovviamente non avevamo alcuna parte - si sono avvicinati a noi. Riteniamo di avere una filosofia molto simile a quella di Francesco quando si tratta di game design e lui sembra vederla allo stesso modo. Pensiamo semplicemente che L'Unico Anello si adatti perfettamente al nostro portfolio e non vediamo l'ora di scoprire cosa potremo fare insieme. EGG: So che è presto, ma c'è qualche discussione sull'uso di questa impostazione in combinazione con lo Year Zero Engine? TH: Attualmente, il piano è di pubblicare una nuova edizione di L'Unico Anello con le regole progettate da Francesco, sviluppando ulteriormente le regole della prima edizione. Molto probabilmente non si utilizzerà il motore di gioco Year Zero Engine. Detto questo, saremo sicuramente coinvolti nel processo di design e avremo il nostro contributo sulle regole. Non vedo l'ora di avere con Francesco molte discussioni interessanti e gratificanti riguardanti il design! EGG: spostiamo l'attenzione da TFTL e Middle-earth a un altro progetto: Free League Workshop (FLW) su DriveThruRPG. Questo è il vostro programma di contenuti creati dalla community. Nel FLW, per quali sistemi e giochi i fan possono scrivere contenuti? Come è stata la reazione? TH: Attualmente, il programma è aperto a Forbidden Lands, Symbaroum, Coriolis e Mutant: Year Zero. Dovrebbe seguire a breve Tales from the Loop. La reazione è stata finora eccezionale! Sappiamo di avere una comunità molto creativa e siamo molto felici di poter offrire tale sfogo per questo. EGG: i giochi della Free League sono stati localizzati in più lingue attraverso diversi partner editoriali. Esistono versioni localizzate del Free League Workshop oppure tutte le parti che creano dei lavori originali dovrebbero passare attraverso quell'hub? TH: Al momento, i prodotti di Free League Workshop devono essere in inglese o svedese. Se possibile, lo estenderemo in futuro. EGG: Oltre Tales From The Loop e il Free League Workshop, su cosa sta lavorando la Free League? TH: Molte cose! Abbiamo molti prodotti legati ad ALIEN in lavorazione: prima c'è un nuovo Starter Set e un nuovo scenario cinematografico chiamato Destroyer of Worlds, e poi un manuale di Campagna per i Marine Coloniali. Per Forbidden Lands, lanceremo presto un nuovo enorme manuale di campagna chiamato The Bitter Reach. Stiamo anche lavorando al prossimo capitolo dell'epica campagna Mercy of the Icons per Coriolis, una conversione a 5E e altro per Symbaroum, e ovviamente l'imminente gioco di ruolo di Gothic Horror Vaesen. E molto altro ancora che non siamo ancora pronti ad annunciare! EGG: siete molto impegnati! Grazie per aver parlato con me. Dov’è che i fan possono saperne di più sulla Free League Publishing? TH: sul nostro sito Web o su Facebook. Grazie! Potete leggere la mia recensione di ALIEN RPG della Free League (qui), Coriolis (qui) e Symbaroum (qui). Lo Starter Set di Tales from the Loop RPG è disponibile per il pre-ordine (qui). Free League Workshop è disponibile tramite DriveThruRPG. La serie di Tales from the Loop viene trasmessa in streaming su Amazon Prime a partire dal 3 aprile. Egg Embry partecipa al OneBookShelf Affiliate Program ed è un associato Amazon. Questi programmi forniscono commissioni pubblicitarie collegandosi a DriveThruRPG e Amazon. Articolo originale: https://www.enworld.org/threads/tales-from-the-loop-middle-earth-and-free-league-interview-with-tomas-härenstam.671219/
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Ecco a voi un intervista con Thomas Härenstam, il CEO della Free League, una casa editrice di GdR svedese, celebre per Tales from the Loop e con ora in mano la licenza dei giochi di ruolo ambientati nella Terra di Mezzo. Articolo di Egg Embry del 03 Aprile Tales from the Loop è adesso in streaming su Amazon Prime e, per sfruttarne i riflettori, la Free League Publishing sta lanciando dei nuovi prodotti. Inoltre, il loro Free League Workshop sta crescendo e stanno acquisendo la licenza per i giochi di ruolo da tavolo della Terra di Mezzo (prodotti come L'Unico Anello e Avventure nella Terra di Mezzo di Francesco Nepitello, NdT). Il CEO della Free League, Thomas Härenstam, mi racconta di questi risultati, della loro storia con Simon Stålenhag, il creatore di TftL, e su cos'altro stanno lavorando. EGG EMBRY (EGG): Questa è la nostra terza intervista (ALIEN RPG su EN World e la chiacchierata su come la Free League Publishing supporta i rivenditori di Around the Table #2 di GAMA) e voglio ringraziarti per aver trovato il tempo di parlarmi. Detto questo, Tales From The Loop di Simon Stålenhag ha ispirato sia il pluripremiato gioco di ruolo da tavolo della Free League sia la serie ora in streaming di Amazon. Cosa vi ha spinto a trasformare le opere d’arte di Simon in questo gioco di ruolo? Com’è iniziato tutto? TOMAS HÄRENSTAM (TH): Ciao e grazie per avermi invitato! La nostra collaborazione con Simon risale a molto tempo fa. Noi, così come molti altri, abbiamo iniziato a notare le sue opere d’arte nel 2013. A quel tempo aveva semplicemente pubblicato il tutto sul suo blog. Attraverso un conoscente in comune ci siamo messi in contatto con Simon e abbiamo iniziato a discutere di pubblicare le sue creazioni in un formato da artbook. Presto ci siamo resi conto che non c'era solo dell'arte: Simon aveva creato un intero universo e aveva scritto racconti abbinati alle immagini. Abbiamo pubblicato l'originale Tales from the Loop artbook, all'inizio solamente in svedese, nel 2014. L'anno successivo, abbiamo realizzato un Kickstarter per l'edizione inglese di Tales e il libro successivo, Things from the Flood, ed è allora che le cose sono davvero decollate. Per quanto riguarda il gioco di ruolo - come editore di giochi, l'idea di creare un gioco di ruolo basato sul lavoro di Simon è nata in modo molto naturale. Quando siamo entrati in contatto con Nils Hintze e lo abbiamo assunto come lead writer del progetto, le cose sono passate rapidamente dall'idea alla realtà. Dopo il successo di Stranger Things nell'estate del 2016, abbiamo spinto sempre di più sul progetto e abbiamo lanciato un Kickstarter per Tales from the Loop RPG più tardi nello stesso anno. Il gioco è stato quindi rilasciato nell'aprile 2017. EGG: le opere d'arte di Simon Stålenhag hanno ispirato Tales From The Loop - The Roleplaying Game, Our Friends The Machines & Other Mysteries, Out of Time Mystery Compendium, e Things From The Flood - The Roleplaying Game. Con la serie Amazon lanciata oggi, quale nuovo prodotto state rilasciando per sfruttare questo prezioso riflettore? TH: Tre cose, in realtà. Innanzitutto, il nuovo Starter Set per Tales from the Loop RPG, che include un nuovo Mistero completo da giocare con personaggi pre-generati. Sarà lanciato ad Aprile. In secondo luogo, una nuova edizione dell'artbook di Tales from the Loop. La terza novità non è stata ancora annunciata, ma sarà fatto molto presto... [NOTA DELL'AUTORE: da quando ha condotto questa intervista, Free League ha annunciato la sua terza proposta per TftL. "Martedì prossimo, 7 aprile alle 15:00 CEST, lanceremo il Kickstarter per TALES FROM THE LOOP BOARD GAME, un gioco da tavolo cooperativo ambientato nell'universo creato da Simon Stålenhag e con miniature di Dust Studio di Paolo Parente.”] EGG: Tales From The Loop e lo Year Zero Engine (ossia il suo motore di gioco) sono prodotti molto apprezzati in quanto hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, alcuni dei quali sono elencati qui e qui. Perché quel motore funziona così bene nel creare divertimento attorno al tavolo da gioco? TH: Bella domanda! L'obiettivo cardine della progettazione è un sistema intuitivo e facile da imparare, che non interferisca con il gioco di ruolo, ma che al contempo supporti i temi chiave del gioco in questione. Penso che lo Year Zero Engine faccia tutto questo abbastanza bene. È anche facile da modificare e aggiustare, che è la motivazione per cui lo usiamo anche per ambientazioni e giochi molto diversi. EGG: Tra la visibilità di questo gioco di ruolo e altri giochi come ALIEN RPG, ci sono piani per costruire un programma di eventi di gioco organizzato? TH: Un'altra bella domanda! Un programma di gioco organizzato è qualcosa che finora non siamo riusciti a realizzare, ma ne abbiamo discusso recentemente con diversi partner al GAMA Trade Show e le cose su questo fronte dovrebbero iniziare ad avvenire molto presto. EGG: I nuovi giocatori possono passare dal set iniziale in scatola al manuale delle regole e alle avventure. Per coloro che quindi vogliono di più, di cosa tratta Things From The Flood - The Roleplaying Game? TH: Definiamo Things From The Flood un gioco sequel di Tales from the Loop. Condividono lo stesso universo, ma Things è ambientato negli anni '90 e si concentra su dei personaggi più grandi come età. I temi sono più scuri e presentano elementi più forti di orrore e stranezze. Potete persino fare "diplomare" i vostri personaggi da Tales e trasferirli su Things man mano che invecchiano. EGG: Avete collaborato con Sophisticated Games per pubblicare i giochi di ruolo basati su Middle-earth di J.R.R Tolkien. Saranno quindi le continuazioni delle linee editoriali di Avventure nella Terra di Mezzo per Dungeons & Dragons 5a Edizione e L'Unico Anello? TH: Sì, questa è l'idea! EGG: Cubicle 7 ha pubblicato questi giochi, ora stai prendendo il controllo. Come è nato questo accordo? TH: Il nostro accordo è con il titolare della licenza Sophisticated Games e Francesco Nepitello, il designer principale di L'Unico Anello. Dopo che loro e Cubicle 7 hanno seguito strade separate - qualcosa di cui ovviamente non avevamo alcuna parte - si sono avvicinati a noi. Riteniamo di avere una filosofia molto simile a quella di Francesco quando si tratta di game design e lui sembra vederla allo stesso modo. Pensiamo semplicemente che L'Unico Anello si adatti perfettamente al nostro portfolio e non vediamo l'ora di scoprire cosa potremo fare insieme. EGG: So che è presto, ma c'è qualche discussione sull'uso di questa impostazione in combinazione con lo Year Zero Engine? TH: Attualmente, il piano è di pubblicare una nuova edizione di L'Unico Anello con le regole progettate da Francesco, sviluppando ulteriormente le regole della prima edizione. Molto probabilmente non si utilizzerà il motore di gioco Year Zero Engine. Detto questo, saremo sicuramente coinvolti nel processo di design e avremo il nostro contributo sulle regole. Non vedo l'ora di avere con Francesco molte discussioni interessanti e gratificanti riguardanti il design! EGG: spostiamo l'attenzione da TFTL e Middle-earth a un altro progetto: Free League Workshop (FLW) su DriveThruRPG. Questo è il vostro programma di contenuti creati dalla community. Nel FLW, per quali sistemi e giochi i fan possono scrivere contenuti? Come è stata la reazione? TH: Attualmente, il programma è aperto a Forbidden Lands, Symbaroum, Coriolis e Mutant: Year Zero. Dovrebbe seguire a breve Tales from the Loop. La reazione è stata finora eccezionale! Sappiamo di avere una comunità molto creativa e siamo molto felici di poter offrire tale sfogo per questo. EGG: i giochi della Free League sono stati localizzati in più lingue attraverso diversi partner editoriali. Esistono versioni localizzate del Free League Workshop oppure tutte le parti che creano dei lavori originali dovrebbero passare attraverso quell'hub? TH: Al momento, i prodotti di Free League Workshop devono essere in inglese o svedese. Se possibile, lo estenderemo in futuro. EGG: Oltre Tales From The Loop e il Free League Workshop, su cosa sta lavorando la Free League? TH: Molte cose! Abbiamo molti prodotti legati ad ALIEN in lavorazione: prima c'è un nuovo Starter Set e un nuovo scenario cinematografico chiamato Destroyer of Worlds, e poi un manuale di Campagna per i Marine Coloniali. Per Forbidden Lands, lanceremo presto un nuovo enorme manuale di campagna chiamato The Bitter Reach. Stiamo anche lavorando al prossimo capitolo dell'epica campagna Mercy of the Icons per Coriolis, una conversione a 5E e altro per Symbaroum, e ovviamente l'imminente gioco di ruolo di Gothic Horror Vaesen. E molto altro ancora che non siamo ancora pronti ad annunciare! EGG: siete molto impegnati! Grazie per aver parlato con me. Dov’è che i fan possono saperne di più sulla Free League Publishing? TH: sul nostro sito Web o su Facebook. Grazie! Potete leggere la mia recensione di ALIEN RPG della Free League (qui), Coriolis (qui) e Symbaroum (qui). Lo Starter Set di Tales from the Loop RPG è disponibile per il pre-ordine (qui). Free League Workshop è disponibile tramite DriveThruRPG. La serie di Tales from the Loop viene trasmessa in streaming su Amazon Prime a partire dal 3 aprile. Egg Embry partecipa al OneBookShelf Affiliate Program ed è un associato Amazon. Questi programmi forniscono commissioni pubblicitarie collegandosi a DriveThruRPG e Amazon. Articolo originale: https://www.enworld.org/threads/tales-from-the-loop-middle-earth-and-free-league-interview-with-tomas-härenstam.671219/ Visualizza articolo completo