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Star Wars IX e trilogia sequel
Il Signore dei Sogni ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Nessuno ha ancora aperto un thread sull'argomento, so here I am. Da dove cominciare? Ci sono grossi problemi sotto tutti gli aspetti: di continuity (più del solito, diciamo), di struttura interna del film, di realizzazione tecnica dello stesso. Premessa 1: Hanno totalmente ripudiato VIII, nessuno dei temi toccati (?) dal film è stato poi ripreso nel seguito. Si può anche dire che 8 alla fine costruisce solo il rapporto tra Rey e Ren e non molto di più, quindi è anche normale. Premessa 2: Meno derivato dalla trilogia originale rispetto ai precedenti, anche se il finale ricorda molto quello di 6 (c'è stato anche qua il canonico momento in cui ho pensato: "Ma se è così simile a ep N, non facevo prima a vedere N?") Premessa 3: A me non è piaciuto 8 non perché stravolge alcuni rapporti tra i personaggi: ben venga il cambiamento, me ne faccio poco dei retrocloni. Non mi è piaciuto la psicologia dei personaggi è gestita male, tutt'altro che solida, non spiega né costruisce niente. Di seguito un po' di considerazioni, occhio agli spoilerz: Questi film impallidiscono anche in confronto a I, II (!), III. L'episodio peggiore, l'Attacco dei Cloni, finisce per essere allo stesso livello del migliore di questi (VII; giuro che qualche anno fa non lo avrei mai ritenuto possibile). La trilogia prequel avrà tanti difetti ma almeno introduceva nuove idee, soprattutto a livello di worldbuilding, alcune di queste potenzialmente interessanti, e finiva per spiegare efficacemente la transizione da Repubblica a Impero. Qui nella trilogia sequel al contrario non c'è stata una singola idea che non fosse stata ruminata in precedenza (giusto il legame tra Rey e Ren, forse). Il ritorno di Star Wars è passato (in termini cinematografici) dall’essere la novità più attesa del decennio alla peggiore delusione, almeno per me. Si è rivelata una trilogia pianificata male, gestita da due (cattivi) direttori che hanno passato il tempo più a passarsi la patata bollente che a dialogare in maniera costruttiva. Cosa poteva andare storto? Non avevano nulla da dire, e difatti non lo hanno detto. Questa è la mia opinione su SW IX e sulla trilogia sequel; voi cosa ne pensate? -
No ragazzi, qui stiamo scherzando. Cioè... giusto un'oretta fa, girando in rete un pò annoiato, sono incappato in questa... cosa, di cui ne ignoravo l'esistenza finché non ho visto la recensione di Nostalgic Critic. E poi mi sono visto parte del film intero. Piango caccole acide nel ripensarci. Come terzo appuntamento dei Film Brutti non può non mancare.... Oddio, mi sento male a ripensarci. Giuro. Tommy Wiseau ha svilupatto questo film nel 2003. Come regista, soggetto, sceneggiatura, produttore esecutivo. E protagonista principale. In origine voleva farci una rappresentazione teatrale, ma nessuno accettava il suo copione da 500 e passa pagine e così ha avuto l'idea di farci un film di 6 milioni di dollari. La trama, come si immaginava il regista: The Room è un film romantico-drammatico. Jonnhy vive a San Francisco, è felicemente fidanzato, ha un lavoro e sogna grandi progetti per il suo futuro. Tutti lo amano, ma il destino sa essere infido fino al midollo, e gli riserva un problema dopo un altro che, alla fine, lo sommergono nell'infelicità e nella disperazione arrivando al punto di suicidarsi. La trama, come lo vedo io: È UN OBBROBIO. Questo fratello perduto di Grima Vermililunguo è il peggior esemplare di Gary Sue (controparte maschile di Mary Sue) mai apparso sul grande schermo: Tommy Wiseau, che interpreta il protagonista (e il film ruota intorno ad esso) recita in maniera pigra e superficiale. Un individuo che cerca di farsi passare per amabile e dolce ma suscitando effetti opposti (ovvero ribrezzo ed incredulità), dato che tutti lo amano incondizionatamente sebbene risulti essere una sottospecie di alieno. Per buona parte del film vari estranei si imbuca nella casa del protagonista per fare sesso, quando non ci sono Jonnhy o Lisa a farlo (e farlo in posizione strane!), oppure quando Lisa non tradisce più volte Jonnhy per il suo amico Mark. Il fratello della fidanzata ha un attaccamento non poco morboso nei confronti della sorella, ci sono poi delle scene che hanno la sola funzione di allungare la pellicola di proiezione, i dialoghi che sembrano scritti con generatori casuali di testi online (alcuni non hanno praticamente senso di esistere). Vengono anche presentati dei subplot (come il cancro della madre di Lisa, o il fratello con problemi di droga) che, tuttavia, come affiorano sulla superficie subito sprofondano per non riemergere mai più per il resto del film. Questo film ha fatto al botteghino appena 2.000 $. E questi erano i soldi di quelli che non erano usciti dalla sala, durante la proiezione del film, agitando i pugni furiosi davanti alle casse accusando (a ragione) di essere stati truffati. Greg Sestero, uno degli attori del film (Mark), ha spiegato l'enormità delle spese dovute dalla errata gestione del budget del regista, come rimpiazzare attori a metà del film, un uso-abuso del green-screen, riprendere molte scene identiche di per sé ma pretendendo di farle con inquadrature diverse, l'acquisto di telecamere HD anche se poi ha voluto girare in film sia in HD che in 35 mm. E gli attori? Tranne Sestero, per tutti gli altri (Wiseau compreso) era il loro primo film, e lo si può chiaramente capire da come recitano le loro parti. Come recitano vari manualid i scrittura: mai mettere roba personale nei romanzi, altrimenti ne esce fuori una monnezza. Ebbene, Tommy Wiseau non gliene importato granché di qeusto suggerimento, e sembra che varie scene del film siano eventi realmente accaduti al regista (come la frustazione per il posto di lavoro o la fidanzata che lo tradiva). Addirittura, ad un certo punto il regista pretendeva di rendere Mark un vampiro e voleva piazzare una scena d'azione in cui la macchina di Mark saltava da un ponte e che il ragazzo riusciva comunque a sopravvivere (svelando la sua vera natura), ma avendo oramai esaurito il budget questa è stata poi scartata. Vari critici hanno dichiarato The Room come "Il Quarto Potere deil film brutti". Serimanete, non riesco a trovare altre parole per descrivere l'aberrazione che mi ha suscitato questo essere. Ecco, giusto per farvelo capire, eccovi la recensione di Nostalgic Critic che mi ha non poco depresso l'animo:
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film Brutti Film: Zombie Horror aka "Le Notti del Terrore" (Andrea Bianchi)
Ospite ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Secondo episodio di Film Brutti. Dalle indagini in puro stile napoletano arriviamo ad horror Anni 80. In Inghilterra, un professore svolge degli studi nella sua villa dato che che la sua dimora è stata edificata su delle rovine etrusche. Si addentra nelle catacombe e comincia a scavare.. risvegliando i morti e venendo allegramente sbranato. Un gruppo di persone arriva nella villa del professore, avendo ricevuto da lui un invito a cena ma ignari del triste fato che ha colpito il padrone di casa. Ed è bello notare che ci sono solo ben due domestici a gestire una villa a TRE piani. La gente si ferma quindi a dormire, ed ogni coppia trascorre la notte facendo vari giochini intimi. Sembri proprio una mignotta, frase d'esordio del lui di coppia come un complimento alla sua signora. Ora. In questo film dovrebbe esserci un bambino sessualmente confuso che è attratto da sua madre, ma per ovvi motivi il regista non ptoeva mettere un bambino vero nel cast. Quindi la parte di Michael è stata affidata a Peter Bark. Sì, prendono un nano e gli fanno fare la parte di un bambino. In un film horror. E all'epoca il giovincello aveva 26 anni. Il mattino dopo gli ospiti si fanno un giro nei giardini della villa, ma l'elettricità improvvisamente salta via distruggendo i lampadari. E gli etruschi decidono che è il momento di ridurre il cast del film in carne morta. Questi zombi sono nettamente differenti da quelli di D&D: sono in grado di scavalcare, procedere silenziosamente in fila indiana, aprire le porte, improvvisare arieti per sfondare le porte, scalare le pareti ed essere addirittura dei cecchini con dei pioli inchiodando le mani delle persone sui muri. Cioè, manco stessero giocando a freccette. Quando la gente si rende conto della situazione dapprima cercano di raggiungere le macchine, ma poi si barricano nella villa. E questo sotto atmosfere musicali che sarebbero più adatti a film con gli UFO, ma chissene. Il padre di Michael muore stupidamente (si fa accerchiare apposta) e una delle donne viene ferita da una tagliola per orsi gettata in mezzo al giardino. E gli zombie non si lasciano spaventare da un portone sbarrato, e si armano di mazze, martelli e picconi. Il domestico e la ragazza ferita si vedono arrivare dalla finestra due o tre zombie, e lui lascia la ragazza da sola. Cioè: è palesemente ovvio che la scena è stata fatta per riempire i minuti di pellicola, infatti gli zombie si muovono molto ma molto lentamente. Fortunatamente viene soccorsa dalla madre di Mchael che ha la fortuna di imbraccare una scimitarra vorpal e decapita gli zombie. Ma la gioia dura per poco: Michael si mette a limonare con sua madre, la quale subito la respinge schifata e il bambino si chiude nel bagno. Dove viene assalito e ucciso da uno zombie. E la combriccola non morta, cappeggiata dal professore zombie, riesce infine a sfondare le porte e sbranare parte dei sopravvissuti. Solo quattro persone (tra cui la madre di Michael) riescono a sfuggire all'orda e ad uscire dalla proprietà della villa. Vagono disperati per la strada finché non vedono un frate incappucciato e, lì nei pressi, una chiesa. Entrano per chiedere aiuto.. per poi scoprire che gli zombie sono anche bravi a travestirsi! Oramai in tre, i sopravvissuti vanno a rifugiarsi nel campanile e cercano di sbarrare l'uscita.. quando sbuca Michael. La madre, fregandosene delle proteste degli altri, gli apre il cancello ed offre il seno (?) al figlio, il quale prima lo guarda un pò strano e poi lo morsica per bene, strappandogli la zinna ed uccidendola così sul colpo. Il film finisce che gli zombi accerchiano gli ultimi due sopravvissuti in maniera lenta, il lui che si sta per prendere una sega circolare in faccia e lei con gli zombi che stanno per toccarle la faccia. Questo film è come un vino d'annata: più invecchia, più gli amanti del trash lo apprezzano nel corso degli anni. Vi avverto, il film non è fatto per occhi sensibili a scene (fatte male) di splatter e tizi in costume che hanno il volto pieno di vermi. Veri. Che schifo. -
film Brutti Film: l'Ispettore Lucarelli (Enzo Acri)
Ospite ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Penso di inizare una serie di discussioni e recensioni di alcuni film brutti. Ma brutti in maniera oggettiva, eh, è impossibile trovare qualcuno che possa trovare qualcosa di salvabile e positivo dalle robacce che ho visto. Ed inizio con questo: A Napoli una ragazza straniera (ucraina, romena o russa, non ricordo vabbè) che litiga con un uomo sconosciuto al telefono dicendo "per me puoi anche uccidermi" sparisce nell'albergo dove alloggiava: nel bagno vengono trovati degli asciugamani sporchi di sangue e nessuno ha visto dove sia andata o se le è successo qualcosa. Chi si occupa delle indagini è l'ispettore Lucarelli, un napoletano che più napoletano non si può vedere, che fa tanto il figo perché indossa un impermeabile quando è al lavoro e pensa che questo gli doni un tocco di carisma e rispetto da parte di tutti. Però il sottoscritto ha scoperto, a sue spese, che il modo in cui gestisce le indagini sono così tremende che non si può non chiedersi come ha fatto questo individuo a ricoprire una carica così onerosa nella Polizia di Stato: superficiale, vanesio, sputa sentenze senza uno straccio di prova o filo di logica. Dice subito che si tratta di un caso di omicidio (quando anche i polli sanno che, per parlare di omicidio, c'è bisogno di un cadavere), mentre interroga sospettati e testimoni mostra a loro una foto che non ha niente a che vedere con il caso (alla fine sbraita, lamentandosi con uno dei suoi sottoposti "Ma possibile che nessuno qui a Napoli conosca mio fratello?"), e i suoi sottoposti sono addirittura peggio di lui: uno preferisce più suonare che fare le indagini, e l'altro ha il vizio di inquinare le scene del delitto rubando prove ed effetti personali delle vittime per poi regalargli alla fidanzata. Poco prima della fine del film, l'ispettore incontra al porto un personaggio sconosciuto, sembra una cosa seria ma in realtà si sono dati appuntamento per una morra cinese. Anche il regista Enzo Acri (già "famoso" per Un Camorrista per Bene), non esagera: questo dovrebbe essere un film di 81 minuti, ma in realtà di scene effettive legate alla trama sono meno di una quindicina. Il resto sono scene che non hanno nessun nesso logico con il film, sponporizzazioni ad una stazione radio e ad un servizio di pompe funebri (!), lunghe riprese silenziose e rallentate delle scalinate dell'albergo, conversazioni di Lucarelli con gente a caso, un appostamento di polizia per seguire due pachistani (che, chissà con quale ragionamento, si pensi siano legati al presunto omicidio) per poi scoprire che stavano andando ad azzannare panini alla mortadella, e la rivelazione finale: la donna in realtà è viva e vegeta, è scivolata nel bagno sbattendo la testa e se ne è andata all'ospedale senza avvertire niente a nessuno (costringendomi però a vedere una decina di minuti di telecamera che scende lentamente le scale dell'albergo). L'unica cosa che si salva del film sono i sottotitoli in italiano. Perché siamo a Napoli, e la copertina si vanta di un bollino "Napoletani DOC" e, veramente, se non si è napoletani o non si dispone di un traduttore chi guarda il film è veramente perduto. Ah, e ci hanno fatto anche il seguito... -
No, non sto scherzando. Qualcuno ha avuto l'idea di fare un film sull'omonimo fumetto di Jack T. Chick. Il film ha ricevuto su Kickstarter oltre 20k $ ed è uscito ad agosto ed è disponibile su internet per soli 5 $. Sinceramente non so se il regista intende denunciare il GdR di pratiche sataniche o si è limitato a fare un film horror usando qualche giocatore da tavolo come le vittime sfigate dei mostri di turno.. cosa ne pensate?
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fiction Le Cronache della Spada d'Argento...
Strongerone ha inviato una discussione in Libri, fumetti e animazione
Link al topic originale nel forum vecchio: la discussione lì è chiusa, potete rispondere (o riportare la risposta che avevate dato) qui. Le Cronache della Spada d'Argento - Ridere o piangere nella terra di Ramadax? Dei tristi tentativi di autopromozione e relativi spernacchiamenti di Sorrenti se ne è parlato, del fatto che sia un possibile super-troll anche, nessuno però ha finora recensito questa “opera”, così, colto dal morbo del fantatrash ho letto l’intero romanzo che ha almeno il vantaggio di essere breve (120 pagine) e gratis. La qualità del romanzo è infima (che sorpresa eh?), la grammatica è pessima, in più Sorrenti ci diletta con una trama per nulla innovativa: il protagonista (Saaius) è un umile bardo che scoprirà di essere il predestinato dalla profezia a recuperare i frammenti della spada d’argento per sconfiggere il signore oscuro di turno. Nel mentre troverà l’amore della sua vita. Unica variante è una breve escursione di Saaius&C. nel nostro mondo, un minimo cambiamento (anche se non originale) rispetto a molte altre trame fantasy standard, peccato poi che tutto sia vanificato dal far entrare nella storia il Sorrenti stesso e la sua consorte… non so a voi ma a me fa venire una tristezza immensa. Il “punto di forza” del romanzo sono i momenti di nonsense sparsi a pioggia, cui si appoggiano magie “ad hoc” per la “trama” e altre assurdità in fatto di armi di cui abbondano molti altri fantasy. Le descrizioni sono ridotte all’osso, anzi, al midollo e forse neanche quello, ma questa, dice Sorrenti, è una scelta voluta: Io vedo il fantasy in maniera molto differente da tutti gli altri. per me il fantasy non è dare delle regole precise. Ad esempio nei libri ti danno gli aspetti precisi…capelli in un certo modo, occhi in un altro…Io invece penso che il fantasy non sia dare la pappetta bella e pronta, ma lasciare immaginare i lettore. Per esempio io ti dico un aspetto del personaggi occhi e capelli in un certo modo, ma non ti dico altro, per il semplice fatto che ti lascio immaginare o ”fantasticare” su come tu vuoi il personaggio, alla fantasia non va messa una catena, va lasciata sciolta. Si commenta da sé, comunque è stato un vantaggio, mi fossi trovato di fronte a descrizione scritte da cani bene come il resto dell’opera schifezza non sarei riuscito a leggere oltre pagina 10. La storia inizia con il buon Saaius (che viene dalle Highlands…) che si addormenta dopo aver visto i carridi artigiani e sogna che “mentre era in volo, un fulmine a forma di artiglio, colpì il suo braccio segnandolo con una cicatrice a forma di artiglio.” Si sveglia con la cicatrice impressa sul braccio, decide di incamminarsi e trova degli zingari che vorrebbero sgozzarlo, ma con la sua musica li convince invece a offrirgli cibo e riparo. Qui trova la “donna più bella del mondo” secondo Saaius e futura consorte, che viene descritta così: Prese del cibo, ma i suoi interessi gravitavano verso un paio di occhi marroni e un corpo mozzafiato che ricambiava il suo interesse. Poco dopo l’accampamento viene assalito da un mostro… A un tratto si udì un ringhio feroce sferzare l'aria come una frusta. Un paio di occhi rossi iniettati di sangue apparvero in lontananza nel bosco. Passi sonori e mortiferi presero a riecheggiare nella foresta, offrendo dolci echi di morte a chi lo avesse incontrato. Va bene il ringhio feroce che sferza l’aria, passino gli occhi rossi che appaiono in lontananza nel bosco (la bestia deve essere bella grande e avere delle lampadine nelle orbite oculari) ma che diavolo sono i passi sonori e mortiferi? E i dolci echi di morte? Successivamente: Intanto la creatura era entrata nell'accampamento. Le sue lunghe zanne e la sua sete di vite mietevano caduti ovunque. Saaius vide riversa per terra la figlia del capo. Con fare famelico, il mostro si stava avvicinando pian piano a lei ignorando tutti gli altri. Basta, del mostro in questione non si sa altro… sappiamo che ha gli occhi rossi e lunghe zanne e che miete caduti ovunque (come?). Sorrenti, sei sicuro che non sia il caso di rivedere la tua “scelta stilistica”? Più avanti Saaius e Caristel (la donna in pericolo) giungono presso la città della Rosa d’Argento, segue infodump. Le porte cittadine erano dette dai popolani, ‟delle zanne” per la loro origine antica e misteriosa. Si dice che nella notte dei tempi quando i due esseri divini Atrec e Simbal gettarono il primo seme della vita nel terreno, tutti i draghi riunendosi per celebrare l'evento della nascita della vita donarono le loro zanne più belle per costruire quella porta. Molti secoli dopo gli uomini vi avrebbero edificato la loro città. A parte che di Atrec e Simbal non si parlerà più, ma da come è messa sembra quasi che i draghi ci fossero da prima dell’inizio della vita. Per tacere del perché fare una porta nel nulla… sapevano che un giorno gli umani avrebbero costruito una città? Domanda che rimane senza risposta. Saaius fa vedere a Caristel la sua cicatrice, ecco ciò che ne segue: Per noi gitani nulla è lasciato al caso. Tutto è preordinato da sottili fili che intrecciati formano il sottile arazzo del destino, dove tutti noi siamo fili di diversi colori. Sia re che poveri devono sottostare ai suoi mutamenti.” Lui rispose:'Destino? Fili intrecciati? Ci serve un mago per fare luce su tutto ciò! Fortunatamente qui in città c'è la sede della loro gilda.'' Solo io colgo una lieve forzatura per far andare avanti la trama? Di seguito Caristel, che conosce Saaius solo da qualche ora, si innamora di lui e gliela dà. Nella torre dei maghi ovviamente sanno già tutto, la spada d’argento è stata spezzata e il re demone è libero, poi spiegano a Saaius che: “Devi partire andando a cercare tutti pezzi della spada nascosti ai confini del mondo. Devi trovarli per riforgiarla prima che sia troppo tardi e che la guerra contro i demoni sia persa.'' Originalità a mille… Saaius ci pensò su per qualche attimo soppesando i pro e i contro. Sicuro delle sue intenzioni disse:'' Accettiamo! “ Ovvio, chi non avrebbe accettato? Si presenta un nuovo personaggio, Eliseth la maga descritta come “giovane donna vestita di rosso”, poi Caristel dimostra un minimo di buonsenso Caristel prese la parola:'' Ma, dove ci dirigeremo per prima cosa? Andare alla ricerca di qualcosa senza conoscerla è veramente rischioso.” Ma questo solitario sprazzo di ragionevolezza dura solo un attimo Ragarat il mago nero, afferrò il suo bastone che usava per sostenere il peso della sua vecchiaia e si alzò dicendo:'' Se riesco io ad alzarmi con le mie ossa quasi distrutte dal peso della mia malattia accettando il rischio che possano spezzarsi in qualunque momento, voi non dovete e non potete dirmi che questa impresa potrebbe essere rischiosa.'' Tale era il fuoco nelle iridi del vecchio e infinito il potere che emanava dai suoi abiti che nessuna persona osò proferire verbo. Lineare… siccome il mago ha l’osteoporosi i protagonisti non possono neppure parlare dei rischi che corrono. Segue teletrasporto dei tre sulla strada (per dove non si sa) con provviste e cavalli. Segue patetico consiglio di guerra tra il Re, gli elfi, i nani, i minotauri e gli gnomi rosa che opta per la guerra per dare il tempo ai tre di ritrovare i frammenti della spada. I tre subiscono un agguato (gli aggressori non si vedono) per strada, Saaius viene ferito da una freccia e Eliseth (che si scopre essere un’elfa) teletrasporta tutti nella città angelica perché solo là posso curarlo (prima di sapere che la freccia è avvelenata), ovviamente la maga troverà nella biblioteca della città informazioni utili alla missione e si metterà in contatto con il decano della gilda dei maghi tramite un globo della comunicazione che tiene in tasca. Tralascio un tristissimo subplot riguardante Eliseth e le piume d’angelo per decifrare una frase di un libro “criptata” da un incantesimo angelico, con tanto di furto di un gioiello per ottenere una piuma e incontro con un gatto-sfinge di nome Telitel… venditore cinese di cellulari? Alla fine scopre i punti dove sono i frammenti della spada, in pratica se non fossero stati attaccati non l’avrebbero mai scoperto… ma prima dove stavano andando? Sedutosi vicino ai tre, li disse con superiore saggezza: “Conosco la vostra missione e so che dovete ripartire presto. Vi daremo ciò di cui avete bisogno ed in particolare avremo qualcosa di speciale per te bardo delle Highlands.” Ma se sono così ben disposti non si poteva chiedere direttamente di tradurre la frase criptata dal libro? Prima di partire dalla città angelica, i tre ottengono dei doni dagli angeli: - un asino volante… ok, strano ma può aver senso un animale da soma - diverse sacche con “Cibo e acqua per diversi mesi”… eh!? Sono tipo le borse di mary poppins? - Tre armi, una spada “leggera come una piuma” del solito metallo superfigo, un tristissimo bastone con due lame d’oro ai lati e un pugnale che rivela “ogni male celato” Poi con un bel teletrasporto gli angeli li mandano di nuovo sulla strada, ma portarli direttamente a destinazione no? Passiamo sopra alla scoperta che Caristel è incinta e giungiamo a Saaius che trova faccia a faccia con un elfo oscuro. ''Sono Artajus della stirpe dei Dokkalfàar e sono in missione diplomatica per il re del mio popolo, il saggio ed immortale Lamassitre Triel.'' E chissene no? Artajus e il suo dragone stellare si uniscono a loro, proseguono e trovano una gigantesca arena di legno eretta al centro della strada (a questo punto mi immagino il Colosseo…), segue combattimento con strani esseri e Saaius viene posseduto da un potere più grande e pericoloso che gli permette di uccidere i nemici. Entrano nell’arena dove trovano Padre Tempo che infodumpa il passato di Saaius e Caristel, entrambi nati da amori improvvisi e passionali in cui la donna la dà all’uomo appena incrociano gli sguardi. Questa disponibilità femminile sembra essere la cosa più interessante dell’ambientazione. Fuori dall’arena arriva il re demone con i suoi sgherri, Eliseth esce per combattere ma viene catturata, mentre gli altri tre escono e vengono bloccati ma lasciati vivi… intanto di Padre Tempo non si sa più nulla. Si dirigono verso l’Isola della Speranza e del Gaudio per cercare le sirene che dovrebbero avere il primo frammento, ma Artajus deve proseguire il suo viaggio e se ne va, per fortuna lascia loro il drago “in prestito” (anzi “a prestito” come scrive Sorrenti). Raggiungono l’isola e… Dall'alto videro i vascelli pirata che solcavano i mari e che con i loro motori a fuoco di drago, potevano librarsi nei cieli solamente aprendo le gigantesche ali. Mentre stavano per atterrare sull'isola, una raffica di cannonate partì contro Slade (il drago NdA). Navi volanti e cannoni (antiaerei)… non era meglio chiedere aiuto a loro contro i demoni? Mah! Saaius e Caristel si travestono da pirati e entrano nella città, subito un vecchio pirata si avvicina alla donna e le svela senza motivo di essere stato nel regno delle sirene e le dice la via per raggiungerlo. '' Non sapendo disegnare ho inciso la mappa in un pezzo di legno, ma non ve la posso dare. Potete osservarla e scolpirla nella vostra mente.” Non commento… Intanto Eliseth scopre che il re demone è suo padre (però non grida nooo!), che a suo tempo si era tramutato in elfo e aveva irretito sua madre, lui vuole convertirla al male, lei rifiuta ma poi cede causa magia. Caristel e Saaius arrivano nel paese delle sirene, un bosco (in fondo al mare?) dove però queste sembrano tutte donne umane. Saaius deve superare una prova e viene inviato in una specie di labirinto dove perde la memoria, poi deve scegliere tra due leve (rosa o osso) ''L'osso è semplicità e sostegno, ma anche simbolo di morte'', rifletté accuratamente il bardo. Saaius era sicuro che la rosa fosse ingannevole e per questo tirò giù la leva a forma di osso. Se avesse tirato giù la rosa, le sue spine si sarebbero conficcate nel suo petto e lo avrebbero ucciso. Saaius fa la scelta giusta. Perché? Perché si!!! E’ fantasy!!! Un mostro fatto di ombra apparve al centro della piazza. Saaius brandì la spada e decise che vendere cara la pelle era ciò che doveva fare, poi i ricordi sarebbero tornati. Il mostro sembrava fare esattamente ciò che faceva lui. '' Ma che cos...? Pensò lui. Saaius si fermò e così fece anche il mostro. Decise di provare a graffiare il mostro. Nello stesso punto in cui il mostro subiva una ferita, anche Saaius ne riceveva un‟identica.'' Ho capito'' disse Saaius. Lasciò la spada e andò verso il mostro a braccia aperte. L'oscurità che è in ognuno di noi abbracciò il bardo. Saaius accettando le sue parti negative ritrovò se stesso e i suoi ricordi. Saaius evidentemente ha giocato al primo Prince of Persia, vedere a 2.25 del video Superata la prova la regina delle sirene regala a Saaius il frammento della spada… rimane da chiedersi a cosa servisse davvero la prova, dato che in caso di fallimento e morte del predestinato il re demone avrebbe via libera… (continua...) -
fiction LE cronache della spada d'argento
shalafi ha inviato una discussione in Libri, fumetti e animazione
mi sono ritrovato a scrivere via mail la mia opinione sul suddetto libro. vorrei condividerla, attendendo ampliamenti o correzioni. "la mia opinione sul testo in questione è totalmente diversa: io lo ritengo un grande capolavoro. un grande capolavoro del fantatrash, ovviamente. partiamo dalla trama, o meglio dalla sua assenza; il filone principale pare la malacopia di un tentativo di plagio ai danni nella saga di shannara di terry brooks, la quale altro non era, se non un riadattamento mal riuscito del signore degli anelli. I piccoli fatti che si svolgono come contorno sono addirittura peggiori. Possiamo citare la rivelazione shock del signore dei demoni: "Eliseth, io sono tuo padre!". Il teletrasporto insensato alla città degli angeli. Termino l'elenco solo per mancanza di spazio e non di materiale. Ritengo tuttavia che la questione si aggravi notevolmente spostando lo sguardo ai personaggi. Abbiamo infatti una serie di nomi, privi di qualsivoglia diversificazione caratteriale, distinti unicamente dall'appellativo, oltre che da una descrizione fisica a dir poco scadente. I rari tentativi di dare spessore finiscono solo per peggiorare la situazione. Ricordiamo di sfuggita Saaius, che paga per l'ospitalità fornitagli dagli zingari, ma poi decide di rubare un cavallo; oppure l'elfo oscuro, che, senza alcun motivo apparente, decide di cambiare fazione. A questo punto sarebbe legittimo pensare di aver toccato il fondo. Tuttavia il sommo maestro riesce a superare sé stesso. Dobbiamo, infatti, ancora parlare dello stile. Preferirei sorvolare sulla moltitudine di errori ortografici, come una sorta di vaiolo letterario, deturpano questo testo, le quali, assieme alla massa di sviste, mancanze e di vario genere, indicano soltanto una pessima conoscenza della lingua, coadiuvata da un editing completamente assente. Trovo molto più interessante porre l'accento su questioni come la prosa, composta da "pensierini" tipici di un mediocre lavoro di uno studente delle scuole elementari; oppure sui dialoghi, i quali trasudano noia e banalità, abilmente costrette fra un paio di virgolette; e, infine, come non citare la punteggiatura: puntini di sospensione utilizzati in modo da far invidia al miglio scrittore di sms preadolescente; ma soprattutto virgole, gettate come coriandoli, posate accidentalmente nei punti peggiori rendono sincopata la lettura, lacerando regolarmente il collegamento fra soggetto e verbo, latitando, tuttavia, quando si tratta di dare respiro e fluidità al periodo. Potrei tentare di riassumere il tutto, dicendo che vorrei proporre questo testo al regista di "In the name of the king", confidando nella realizzazione di una succulenta pellicola che farebbe la gioia di tutti gli amanti del fantasy dotati di uno spiccato amore per il trash." trama: 1/10 personaggi: 0+/10 stile: 0-/10 carridità a tutti